「2」

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Dopo aver controllato comunque un paio di volte sia la porta del bagno sia quella d'ingresso più la sveglia, Yoongi si abbandonò alla cura di... "Sè stesso".
Con cautela abbassò i boxer neri, che tanto facevano contrasto con la pelle sempre più chiara. Contemplò per qualche istante il luogo ove la maggior parte del proprio sangue stava affluendo e quasi esitante, iniziò a fare ciò che necessitava di essere fatto, ciò verso cui il suo corpo tutto si tendeva. Sapeva che il morso sul labbro inferiore, necessario per evitare rumori ambigui, avrebbe destato sospetti, vista la profondità di quei segni rossi, ma non gli importava.
Gli altri membri non avevano tabù su questi argomenti: non era raro che qualcuno si presentasse all'allenamento o alla colazione con i pantaloni più tesi del dovuto, insomma.
Ma a lui quel tipo di cose causavano davvero non poco imbarazzo, come si vergognasse dei bisogni rudimentali e profondi del proprio corpo, per cui finiva sempre per far tutto da solo e di nascosto, in particolari momenti studiati. Ciò gli aveva fatto guadagnare una certa fama all'interno del gruppo, che un po' lo ammirava, un po' lo prendeva in giro per la sua presunta mancanza di istinti.
Ma il punto è che anche lui, come tutti, aveva bisogno di quel tipo di cose: in un mondo dove le relazioni non sono consentite, quello degli idol, doveva occuparsi da solo del proprio benessere sessuale.
L'ho scelto io, in fondo, pensò fra gli ansiti.
Ma qualcosa, quella mattina, si ruppe: un filo invisibile di perfezione che lo aveva seguito, assicurando la sua privacy in un covo di nodi. Ormai teso da tempo, forse per destino, si spezzò, nel momento esatto in cui  Jimin aprì la porta del bagno, un asciugamano legato in vita e uno sui capelli, che stava usando per frizionarli delicatamente tramite movimenti delle mani.
Yoongi non riuscì a fermarsi in tempo (nonostante fosse palese il suo stato e sarebbe stato ancora più ridicolo tentare di nasconderlo) e si limitò ad interrompere l'atto e, con lentezza, coprirsi.
Il suo compagno, intanto, aveva perso l'espressione di stupore del primo sguardo e accennando un sorriso gentile di scuse, mormorò «Ops. Scusa, non...» . Si vedeva che non se lo aspettava: nessuno aveva mai colto sul fatto Min Yoongi.
Suga fu molto veloce, ancor più rapido della voce del minore « Non c'è problema. Vado in bagno.».
E così fece, racchiudendosi in bagno a raccogliere i pezzi del suo orgoglio e lavarsi sotto l'acqua ghiacciata.
Un solo pensiero fisso nella sua mente.
Che figura di merda.
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HO AGGIORNATO, YIPPIEDUPPIEDOO~.
A volte userò i nomi dei membri del gruppo come celebrità (V al posto di Taehyung, J-HOPE al posto di Hoseok etc.) per evitare ripetizioni!
Al prossimo capitolo.
xoxo

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