Capitolo 72

894 85 21
                                    

Louis scartava con dita delicate le palline di natale una ad una e poi, dopo averle controllate almeno una decina di volte per assicurarsi che non avessero alcun problema, le porgeva a Harry in modo che lui potesse metterle dove preferiva.

<<Quando ti concentri arricci la bocca in un modo strano.>>disse il riccio a un certo punto, mentre aspettava una pallina di colore rosso che Louis stava accuratamente esaminando. Il castano distolse lo sguardo e regalò a Harry un occhiata interrogativa, accompagnata con tanto di sopracciglio alzato.
<<In modo strano?>> chiese, sbattendo le lunghe ciglia.
<<Sì, fai così.>> rispose Harry, cercando di imitarlo. Louis vide l'imitazione di sé stesso e alzò il sopracciglio ancora di più, leggermente sconvolto. L'espressione di Harry era molto buffa, e lui, immaginandosi con quella faccia, pensò che davvero era nato per essere tutto, tranne che sexy.
<<Oh mio dio. Sono orribile.>> constatò, dando finalmente all'altro la decorazione. Il riccio gli sorrise dolcemente.
<<Non è vero. Sei adorabile.>> lo corresse, sporgendosi un po' per rubargli un piccolo bacio sulle labbra, che Louis aveva tenuto leggermente schiuse. Sistemò la pallina sulla parte bassa dell'albero, in un punto in cui credeva che le luci l'avrebbero valorizzata particolarmente. Si spostò leggermente indietro per osservare il risultato, rimanendone soddisfatto.
<<Non faccio un albero di Natale praticamente da una vita.>> ammise Harry mordendosi il labbro e facendosi piccolo piccolo nelle sue stesse braccia. Louis, che lo osservava dal basso, seduto a gambe incrociate sul pavimento con la scatole delle decorazioni davanti, non potè fare a meno di guardarlo e pensare che fosse così pieno di tenerezza, in quel momento, tutto da stringere e rassicurare. Perchè Harry avrebbe meritato di fare tutti gli alberi di Natale del mondo, di sprigionare gioia dagli occhi una volta che lo avrebbe visto funzionare da lontano, ogni volta che lo guardava e pensava di averlo fatto.

<<Posso capirlo.>> sussurrò, sorridendogli appena e porgendogli un piccolo angelo di pezza. Harry lo sistemò in una parte alta dell'albero.
<<Praticamente da quando...non abito più coi miei genitori.>> continuò il riccio in un mormorio appena udibile, chiudendo poi gli occhi e facendo un bel respiro. Louis durante le ultime settimane aveva notato quanti sforzi avesse fatto Harry per parlare più spesso della sua vita passata, cercando di apparire forte per dimostrare a lui che davvero voleva che sapesse tutto, che facesse parte di ogni piccola sfumatura – bella o brutta – della sua vita. Ma i suoi genitori erano un argomento ancora troppo difficile, e rispettava la paura di Harry. Non lo avrebbe mai costretto a dire nulla che non voleva dire. Lo avrebbe aspettato, perché in cuor suo sapeva che prima o poi l'altro gli avrebbe detto tutto – solo, doveva aspettare che fosse pronto.

<<Io e gli altri del branco abbiamo passato davvero pochissimi Natali insieme. Quasi tutti gli anni non riuscivamo nemmeno ad arrivare alla metà di dicembre.>> confessò Harry con una vena di tristezza nella voce. Louis allungò una mano e prese una di quelle dell'altro, lasciate sul fianco, tra le sue, e la strinse un pochino. Harry posò gli occhi su di lui e gli sorrise.
<<E' per questo che quando tuo padre ha dato a noi il permesso di fare l'albero ho quasi dato di matto. Voglio dire...è fantastico!>> trillò, gli occhi che finalmente ricominciarono a brillare. Louis ridacchiò nel vederlo così felice.

Era così grato a Mark per aver accettato il suo riccio così in fretta. Quelle poche volte che tornava a casa e li trovava insieme, cercava sempre di stare insieme a loro il più possibile per conoscere Harry più che poteva e far capire a Louis che ci teneva davvero ad instaurare con lui un buon rapporto. Non era mai troppo invadente e non diceva mai cose fuori luogo. Mark era dolce e impacciato, e Harry cominciava a volergli davvero tanto, tanto bene. Era esattamente il tipo di padre di cui avrebbe avuto bisogno.

Alcune sere si sedeva addirittura con loro a guardare qualche film – Harry avrebbe potuto giurare di averlo visto piangere per il finale di Titanic, una volta – e qualche volta riusciva anche a cenare insieme a loro.
Naturalmente le cose sarebbero state molto diverse se Mark avesse saputo che Harry, invece di lasciare la loro casa ogni sera all'ora del coprifuoco, sgattaiolava segretamente dentro la camera del figlio - non appena Mark si era addormentato - e si metteva a dormire nel letto del suo ragazzo, stringendolo possessivamente a sé. O se avesse saputo che praticamente passavano ogni minuto di ogni giorno che era loro concesso insieme, esclusi quelli in cui Louis era a scuola o occupato in altre attività – ma non poteva nemmeno sapere che avevano troppo poco tempo, e che a breve Harry non ci sarebbe stato più.

Louis comunque era stato più che felice di accettare quando Mark una mattina gli aveva proposto di fare l'albero insieme a Harry – totalmente ignaro del fatto che il ragazzo, nel frattempo, stesse dormendo nel letto di Louis.

<<Credo che tu gli piaccia, Haz.>> buttò lì Louis, prendendo dalla scatola delle decorazioni un fagottino di stoffa che pesava un pochino, contenente con buone probabilità altre palline e luci decorative.
<<Lo spero, perché anche lui piace molto a me.>> disse il ragazzo con naturalezza. <<E' il padre migliore dell'intera storia, Lou. Lascia che ci facciamo le coccole sul divano senza dire niente, e ogni volta che torna a casa ci porta il gelato alla nocciola.>>

Louis abbassò lo sguardo e arrossì leggermente per il complimento. A volte era talmente orgoglioso di suo padre da sentire male a livello fisico, proprio come in quel momento.
A un certo punto trovò una decorazione che per lui era molto speciale. Rimase a fissarla per un po', il cuore che batteva veloce e i ricordi che riaffioravano, frenetici.

<<Lou, c'è...qualcosa che non va?>>

Il problema è che Lulu interrompe sempre i capitoli nel momento sbagliato. Uccidiamola!

Questo sicuro è quel che avrete pensato! u.u

Wherever You Will GoWhere stories live. Discover now