CAPITOLO 8

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-Sicura che viene?

-Giulia, non cominciare!!

Le sono già partite le paranoie e fra un po' le farà venire anche a me...

-Scusa, ma non mi sembra vero! Insomma è un sogno che si realizza... non devo cantare vittoria troppo presto... sai che macchina ha?

Merda! Non ne ho idea, non mi era venuta in mente la domanda.

-No...

-Perfetto, non verrà mai.

Giulia si siede sconsolata sulla panchina e io non so cosa pensare. Forse mi sono immaginata tutto, la mente di solito fa così: filmini mentali in abbondanza. Prendo il telefono per controllare che la mia mente non mi abbia giocato brutti scherzi. La sua chat è lì, i messaggi sono lì.
Il suono di un clacson mi ridesta da i miei pensieri. Alzo la testa dallo schermo e vedo una Mercedes bianca parcheggiare di fronte alla panchina dove si è accasciata Giulia. Non appena il motore della macchina si spegne capisco che è Filippo.
Lo sapevo, non poteva abbandonarmi così.
Scende dalla macchina e viene a salutarmi baciandomi le guance.

-Filippo, questa è Giulia. Giulia, Filippo.

Presento i due abbastanza imbarazzata

-La mia grande fan.

Dice Filippo e scoppia a ridere.

-Siii

Giulia si esalta e  lo abbraccia lasciando il pallavolista di stucco ed imbarazzato.

-Ehm... scusami

Dice Giulia imbarazzata staccandosi perché si è resa conto di aver creato imbarazzo.

-Tranquilla, mi capita anche di peggio. Almeno tu sai chi sono...

Dice Filippo ridendo e guardandomi con la coda dell'occhio. Mi farà pagare per tutta la vita il fatto che non avevo idea di chi fosse?? Chiedo perdono, ma non posso seguire mica ogni cosa.

-Carissima Giulia, se non ti dispiace, foto, autografi e tutto quello che vuoi lo rimanderei a dopo, quando saremo in spiaggia.

Giulia ha gli occhi a cuoricino da quando Lanza è arrivato e non glieli stacca di dosso, come se fosse un'apparizione divina. Come non capirla? È il suo idolo.

-Certo, non c'è problema. Facciamo tutto quando vuoi.

Filippo scoppia a ridere e Giulia ci rimane male.

-La tua frase era un pochino interpretabile.

Sussurro a Giulia nell'orecchio e lei sembra tranquillizzarsi. Ci giriamo entrambe per prendere le nostre borse e poi partire. Sto per raccogliere il mio zaino quando sento delle dita sfiorare la mia mano destra. Mi giro e trovo gli occhi di Pippo intenti a fissarmi e un sorriso enorme compare anche sul mio viso.

-Mi lasci fare il galantuomo?

-Certo, fai pure.

Rispondo senza levare il sorriso dalla mia faccia. Sono felice. Dopo tanto tempo oggi mi sento felice e leggera. Filippo prende il mio zaino e apre il bagagliaio.

-Allora ragazze, che spiaggia preferite?

-Caorle

Urla ovviamente Giulia. È follemente innamorata di quella spiaggia.

-E Caorle sia.

Giulia apre la portiera della macchina e sale.

-Tu davanti affianco a me.

-Se proprio ci tieni

-Non voglio sentirmi un tassista.

-Ti faccio compagnia con piacere.

Filippo mi accompagna fino alla porta della macchina e me la apre come un galantuomo vero e proprio. Io rimango a fissarlo incantata, è strano avere tutte queste attenzioni da un ragazzo soprattutto. Nessuno era mai stato così dolce con me.

-Ale, sali?

Filippo mi risveglia dai miei pensieri e da questo incanto. Lui sorride, non si spegne mai la felicità sul suo viso. Salgo in macchina e lui chiude la portiera. Mi sento sottosopra, tutta stravolta e non capisco perché. Filippo sale in macchina e partiamo. Io estraggo il telefono dalla tasca e mando un messaggio a Giulia perché non voglio che Filippo senta quello che voglio dire.

-Per favore non fare la bambina e non farmi fare brutta figura. Lo so che sei felice, ma contieniti grazie.

Invio il messaggio e resto in attesa. Poco dopo il telefono di Giulia squilla e io mi giro verso di lei. Appena alza lo sguardo verso di me mimo con le labbra un "Scusa".

-Allora come sta il tuo fratellino?

Mi siedo di nuovo normalmente e mi metto a parlare con Filippo con il cuore leggero.

[...]

-Come sto andando? Mi so trattenere?

-Certo Giulia... scusami ancora per il messaggio...

-No, hai ragione... devo saper trattenermi

Mi rimetto gli occhiali da sole e mi distendo di nuovo sull'asciugamano. Abbiamo passato tutto il viaggio a ridere e scherzare, mi sta davvero simpatico questo Filippo. Giulia si è data una calmata e non ha esagerato nei modi, Filippo le ha autografato la maglia, si sono fatti delle foto assieme e un sacco di altre cose carine. È davvero dolce come ragazzo... sì dolce e vecchio... perché sto facendo tutti questi pensieri? E perché mi sto facendo tutti questi problemi? È troppo grande per me, non scatterà mai la scintilla, però è un ragazzo davvero d'oro. Appena siamo arrivati è sceso e mi ha aperto la porta, mi ha portato le borse in spiaggia e mi ha coccolata facendo lo schiavetto. Siamo stati fermati relativamente poche volte da fan in subbuglio che volevano foto e autografi, ora è con una di loro. Poverine, a loro solo un autografo e a me le vacanze con lui. Ma che ragionamento sto facendo?? Sento due braccia pendermi le gambe e la schiena e in un attimo mi ritrovo sollevata da terra. Mi levo gli occhiali da sole e guardo storta Filippo. Lui sorride e comincia a correre con me in braccio.

-Cosa?!? Mollami! Mettimi giù!!!!!!

-Non se ne parla! Ora ci facciamo tutti e due un bagnetto.

Lui continua a correre fino a quando non sento degli schizzi d'acqua gelida colpirmi il corpo. Lui comincia a camminare lentamente e io mi dimeno per scendere e non entrare in contatto del tutto con quell'acqua freddissima dato che ho il corpo accaldato.

-Stai calma, non agitarti che mi scivoli

Facile dirlo per lui. Cammina sempre più lentamente perché l'acqua aumenta e con il pollice della mano destra comincia ad accarezzarmi lentamente la coscia. Questo nuovo contatto mi elettrizza, mi manda una scossa in tutto il corpo. Mi metto ad osservare il suo viso che continua a guardare dritto avanti a se, non dando importanza a quel piccolo gesto che mi sta facendo impazzire. Acqua gelida, fredda. Senza accorgermene sono sott'acqua e chiudo gli occhi perché il sale me li irrita. Prendo di nuovo coscienza di me stessa e risalgo in superficie.

-Ci voleva proprio, non è vero?

Dice lui e scende immediatamente sott'acqua.

-Con un impatto un po' meno brusco sarebbe stato meglio.

-Lamentina.

Torna sott'acqua e sento qualcosa spingermi le gambe che non resistono più e mi ritrovo anche io sott'acqua. Risalgo abbastanza scocciata e Filippo comincia schizzarmi.

-Basta!!!

Urlo

-Dai divertiti è estate.

Risponde lui e comincia a inseguirmi, che mi ero spostata per non ricevere più acqua in faccia. Passiamo tutto il tempo a giocare in acqua come due bambini e a me non scompare mai il sorriso dalla faccia. Mi sento libera e felice e ad ogni contatto fra le nostre pelli, quando mi prende il polso per fermami perché sto correndo troppo veloce, quando mi spinge per farmi cadere e quando mi accarezza senza neanche rendersene conto, io fremo. Mi sento bene, sto bene. Non so se sia merito suo o dell'ambiente, ma di sicuro non mi sto pentendo di questa giornata.

Cosa ce ne facciamo dei numeri?  || Filippo Lanza||Место, где живут истории. Откройте их для себя