•Vecchie pagine di diario•Peter Minus

•Caro diario•Peter Minus

Caro diario,
l'ultima volta che ti ho scritto ero palesemente troppo ubriaco e sinceramente non so nemmeno come ho fatto a ricordarmi di metterlo nel solito posto, oppure ti avrei perso o peggio, qualcuno avrebbe potuto leggere tutto questo e non sarebbe stato tanto difficile capire a chi apparteneva.
Io sto bene, ti chiederei come stai te, ma suppongo anche tu stia bene.
Sono arrivato all'ultimo anno qui ad Hogwarts e devo dire che è stato il più divertente di tutti quanti. Probabilmente, andró a lavorare per l'Ordine della Fenice, anche perchè Silente ci aveva già detto di questo gruppo segreto per sconfiggere l'Oscuro Signore. Domani si torna a casa, nella realtà, senza alcuna protezione del mago più potente del mondo, senza nessuno che ci dica cosa fare e cosa non fare. Dovrei essere indipendenti ormai, ma quando alla veneranda età di diciassette anni ti trovi in una guerra in cui dovrai partecipare in segreto, ti senti molto meno di niente. Essere dalla parte del bene è dura, molto dura. Si ha sempre la consapevolezza che probabilmente non tornerai a casa dopo un'uscita con i propri amici e, credimi, non si potrebbe stare peggio di così.
Questa vita è orrenda. Come si puó andare avanti così? Con la paura di morire che ti segue come un'ombra?
Spesso mi dico che potrei lavarmene le mani, andarmene da qui e fare finta di non essere un mago, ma poi mi passa quando penso che non potrei mai fare una cosa del genere ai miei amici, ai miei migliori amici. Anche loro hanno questa paura, ma la affrontano proprio come me.
È difficile andare avanti, ma almeno non è impossibile.
Spesso torno in dormitorio con qualche dolore per aver dato una botta troppo forte dovuto agli allenamenti che ci fa fate Silente per prepararci al meglio e il prima possibile ma ormai ci ho fatto l'abitudine a questi tipi di dolori.
Ora devo andare, devo aiutare Remus con la crema, a meno che non ci pensi Sirius.
Tuo, Peter.