Capitolo XXXVI - Un Nuovo Ragazzo Ad Hogwarts (Parte II)

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La settimana di vacanza passò in fretta ed Hogwarts tornò ad essere quella popolosa e allegra di sempre. Natale e Capodanno sembravano aver alleggerito i pensieri di tutti gli studenti, che adesso sembravano quasi non pensare più alla misteriosa Camera dei Segreti e al pericolo delle pietrificazioni, anche perché, dopo Justin Finch-Fletchey, nessun altro era ancora stato aggredito e la cosa faceva sperare per il meglio.

Alexis aveva ripreso in mano la sua vita: le cose con Draco andavano per il verso giusto dalla sera di Natale (avevano raggiunto la felice pace di due settimane senza scontri di sorta!) e anche il rapporto con Harry sembrava essere tornato quello speciale di sempre. Aveva persino trovato il tempo per spedire una lettera a Sirius, nella quale gli raccontava tutte le ultime novità, parlando specialmente di quel nuovo ragazzo arrivato ad Hogwarts i cui occhi, la sera della festa, aveva scambiato per quelli di Sirius stesso. Glielo scrisse perché il ricordo la faceva sorridere e, sicuramente, anche il padrino avrebbe provato un moto di tenerezza leggendolo e lei era sicura che, ovunque si trovasse, Sirius avesse bisogno di sentire che lei gli era vicina con il cuore, sempre.

Tra la possessività esagerata di Draco (con la quale aveva imparato a convivere, cominciando persino ad apprezzarla), i pomeriggi passati con Harry e l'inizio delle lezioni, Alexis non aveva avuto praticamente alcuna occasione per poter conoscere il nuovo studente, ma la cosa non compariva di certo nella sua lista delle priorità, al momento.

Ma il destino, che se ne fregava delle sue liste mentali, li fece incontrare quel pomeriggio stesso.

La giovane Potter si stava dirigendo a passo svelto verso l'aula di incantesimi, con il libro stretto al petto. Era appena uscita, nemmeno troppo indenne, da una lezione di Pozioni nella quale, non potendo contare sull'appoggio di Diamond che si era seduta vicino ad un'altra compagna di Serpeverde, aveva combinato il solito casino, con il risultato che ora la sua borsa penzolava nella doccia, in attesa che la maleodorante miscela lasciasse almeno in parte il tessuto in jeans.

Avrebbe dovuto considerare l'idea di chiedere a Draco di darle qualche altra lezione privata di Pozioni, perché lei non era proprio capace a crearne.

Quel pensiero le riportò alla mente quella notte ormai lontana, nella quale Malfoy, con mani abili, l'aveva aiutata a recuperare un brutto voto. E poi, di ritorno dall'aula di Pozioni, l'aveva inchiodata contro la porta e poi l'aveva baciata. Per la prima volta.

Il loro primo bacio.

Era ancora bollente sulle sue labbra, mai cancellato dai numerosi contatti che avevano avuto in seguito. Il sapore di quel primo sugello sarebbe rimasto sulla sua bocca e sulla sua lingua per sempre.

Sorrise di quelle considerazioni: chissà cosa avrebbe pensato Draco di lei, se gliele avesse rivelate, era sicura che l'avrebbe presa in giro con quella dolcezza disarmante, mista ad una sensualità arrogante, che era solo sua.

Si sfiorò le labbra con le dita, mentre voltava l'angolo, la testa fra le nuvole.

Fu per questo probabilmente che si scontrò contro il petto di qualcuno che, di fretta a sua volta, questo era evidente dalla durezza dell'impatto, veniva dalla direzione opposta.

Senza che riuscisse ad impedirselo, Alexis Potter si ritrovò con il sedere sul pavimento. Aveva stretto gli occhi per il contraccolpo, ma quando li riaprì, si ritrovò a spalancarli completamente.

Davanti a lei, un po' disorientato dallo scontro imprevisto, con la camicia aperta a rivelare il petto abbronzato e la cravatta storta e allentata, c'era Luis Cabrisk.

Aveva il capo piegato e si stava massaggiando il punto in cui lei si era duramente scontrata. I capelli neri, lunghi e lisci, gli coprivano l'espressione del viso, ma quando rialzò la testa, i suoi occhi blu si spalancarono a loro volta, brillando di sorpresa.

𝐔𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐈𝐧 𝐏𝐢𝐮̀Where stories live. Discover now