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Prima di partire, Jaebum mandò dei messaggi a Youngjae, ma di una risposta nemmeno l'ombra.

Il ragazzo iniziò a preoccuparsi, sapeva benissimo di cosa fosse in grado Youngjae e non voleva che gli succedesse qualcosa soltanto perchè lui non sapeva controllare la gelosia nei suoi confronti.

Quando parcheggiò davanti alla casa del minore, notò che tutte le luci erano spente e pensò che quindi il padre non fosse a casa, cosa che lo allarmò maggiormente, perchè in quella casa Youngjae era ferito e solo.

Iniziò a bussare ripetutamente alla porta di ingresso, tenendo costantemente sott'occhio la finestra di camera sua.

"Youngjae sono io ti prego apri" ripetè svariate volte Jaebum, rimanendo appoggiato con il braccio alla porta.

"Voglio solo parlarti per favore aprimi" continuò sentendo le lacrime iniziare a bruciare nei suoi occhi, cosa avrebbe fatto se Youngjae si fosse fatto del male per causa sua? Semplice, non se lo sarebbe mai e poi mai perdonato, lui era quello che gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato e invece si era comportato come tutti gli altri.

In quel momento, niente distingueva Jaebum da tutte quelle persone che avevano fatto del male al piccolo Youngjae.

"Vai via" una voce tremante fece alzare lo sguardo a Jaebum, il quale appoggiò entrambe le mani sulla superficie di legno di fronte a lui.

"Ti scongiuro Jae, fammi solo spiegare e se poi non vorrai più vedermi me ne andrò" i seguenti secondi furono i più silenziosi e lunghi della sua vita, le sue orecchie erano in allerta, sperando di sentire un qualsiasi rumore dall'altra parte.

"Ti do due minuti" disse Youngjae aprendo la porta e tenendo di fronte a sè due dita alzate.

Il ragazzo aveva gli occhi infiammati, era stanco di piangere ma non riusciva a fermarsi e quando vide il volto del maggiore, il suo labbro inferiore riprese a tremare.

"Non volevo fare lo stronzo, devi credermi ti prego" iniziò a dire lui, le idee nella sua testa erano incasinate, tutto il discorso che si era preparato nel tragitto era ormai un insieme di parole sconnesse.

"Perchè dovrei? Non sarebbe la prima volta che qualcuno mi prende per il culo" sussurrò Youngjae con un piccolo sorriso amaro sulle labbra.

"Io non ti ho preso per il culo, tralasciando i messaggi di prima, tutte le cose che ho detto e fatto venivano dal mio cuore, ti prego di credermi se ti dico che non ti avrei mai voluto ferire ma che l'ho fatto solo perchè ero geloso" ammise finalmente il ragazzo, dopo averlo negato per settimane, quelle parole uscirono dalla sua bocca e sentì il peso che gli incombeva sul petto volar via.

"Geloso?" chiese confuso il minore, alzando per la prima volta lo sguardo e incontrando quello affranto di Jaebum.

"Sì, del modo in cui parli di Jinyoung, del modo in cui lo guardi e di come tu sia innamorato di lui" Youngjae aprì la bocca per parlare ma Jaebum gli appoggiò un dito sulle labbra.
"Fammi parlare o non troverò mai più il coraggio, io sono geloso perché in questi mesi ho fatto di tutto per cercare di farti felice ma sembrava come se lui fosse sempre un passo più avanti di me ed ero anche geloso del rapporto che c'è tra di voi, di quella sintonia che vi lega.
Tutto questo perché mi sono reso conto che mi sto innamorando di te e il fatto che tu sia innamorato di lui mi fa incazzare, come puoi amare una persona egoista come lui? Tu sai che quando eri in terapia intensiva lui era certo che saresti morto? Sai che sembrava non importargli niente? Mentre io stavo impazzendo perchè pensavo a come mi avessi tolto le speranze di essere la tua felicitá, perchè tutto quello che voglio è vederti felice e lo sarei anche io se potessi essere la ragione del tuo bellissimo sorriso.
Non ti ho detto niente perchè non volevo intromettermi tra di voi, ma non volevo che pensassi che sono uno stronzo come tanti altri, perchè io tengo tantissimo a te e non potrei mai farti del male e-" Youngjae ebbe l'intelligenza di fermare quel discorso che non aveva nè capo nè coda, e quale miglior modo di zittirlo con le sue labbra?

Le mani di Jaebum scivolarono quasi involontariamente sui fianchi del minore, avvicinandolo il più possibile al suo corpo, Youngjae invece si reggeva alle sue spalle, sorridendo sulle labbra di Jaebum.

Quando venne a contatto con la labbra di Youngjae, Jaebum pensò di essere in un sogno, ma non tardò nemmeno mezzo secondo a ricambiare quel bacio innocente.

Youngjae prese ad accarezzare i capelli del suo hyung, che era un tremolio continuo, cercò di rassicurarlo attraverso quel bacio, voleva fargli capire che era tutto okay, che lui non era arrabbiato, nè tantomeno voleva che sparisse dalla sua vista.

"Hai finito di straparlare?" ridacchiò Youngjae staccandosi con uno schiocco e rimanendo appoggiato alla sua fronte.

"Perchè lo hai-lo hai fatto?" domandò Jaebum fissandolo negli occhi.

"Perchè mi piace Jinyoung non è ovvio?" scherzò il minore facendogli l'occhiolino.

"Hyung, sapevo fossi un po' stupido ma non pensavo fino a questo punto, davvero non hai capito che sei tu quello che mi piace?" Jaebum si staccó per poterlo guardare meglio e Youngjae gli sorrise dolcemente, spostandogli un ciuffo dagli occhi.

"Aspetta, cosa?" la mandibola del maggiore per poco non toccò a terra e Youngjae dovette trattenersi dallo strapazzargli le guance.

"Oh dio hyung sei pure sordo? Ho detto che mi piaci, non mi piace Jinyoung, lui è solo il mio migliore amico, a me piaci tu da quando mi hai mandato la prima foto, mi piace il modo in cui parliamo e che con te io mi senta incredibilmente a mio agio e anche se l'ho negato, quel bacio che mi avevi dato in quel negozio mi ha fatto impazzire ancora di più, forse è da lì che l'ho capito" Jaebum sentiva il suo stomaco formicolare ad ogni parola che usciva dalle labbra arrossate di Youngjae, e pensava che il cuore gli sarebbe uscito fuori dal petto da un momento all'altro.

"Quindi?" disse Jaebum, non rendendosi conto che quello che aveva pronunciato non avesse un senso.

"Quindi cosa hyung?" ridacchiò il minore a causa della tenerezza di Jaebum, le cui guance si erano tinte di un rosso paonazzo.

"Quindi ti va di uscire insieme non come amici? Nel senso frequentarci e quelle cose lì" gesticolò Jaebum per poi coprirsi il viso con le maniche.
"È tutto così imbarazzante" piagnucolò, scatenando in Youngjae una risata rumorosa.

"Sì hyung, mi farebbe molto piacere, ma solo se la smetti di coprirti, sei così carino quando arrossisci" spiegò il minore, spostandogli le mani dal viso e incrociando il suo sguardo imbarazzato.

"Posso baciarti?" domandò Jaebum avvicinandosi e posizionando una mano sulla guancia di Youngjae.

"Non devi nemmeno chiederlo" rispose Youngjae, azzerando la poca distanza che era rimasta tra di loro.

suicidal 》2jaeWhere stories live. Discover now