Quattro

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Entriamo nello studio di Kyle e mi tolgo la giacca per poi buttarmi sulla sua poltrona.
Mi guarda attento "adesso mi dici cos'hai?" Dico guardandolo.
"Niente"
"Sai che non puoi mentirmi" dico sospirando "vieni qui"
Si avvicina e mi alzo, lo faccio sedere e mi appoggio alla scrivania davanti a lui.
"Lo vedo quando mi nascondi le cose"
"Non eri obbligata ad accettare la richiesta di mia madre" dice guardandomi negli occhi, gli sorrido sinceramente.
"Lo so"
"Allora perché hai accettato?"
"Perché tua madre ha capito il vero significato della mia musica" dico appoggiando le mani ai braccioli della sua poltrona "ha capito che non è solo semplice e noiosa musica ma è molto di più, è qualcosa che ti ristora l'anima e che è capace di ridarti la vita"
Mi guarda attento, avvicina il viso al mio e a pochi millimetri dalle mie labbra mi tira sulle sue gambe baciandomi.
Appoggio una mano sul suo petto per poi passarla sul suo collo e sulla sua guancia.
Ci stacchiamo senza fiato e lo guardo negli occhi per poi guardare la mia mano che scivola sul suo petto con un dolce sorriso "l'ho fatto anche per te, perché voglio che chiudo gli occhi e ascolti la mia musica" dico per poi incontrare piano il suo sguardo.
Mi bacia ancora e sorrido "sei qualcosa di meraviglioso Ella" dice sorridendo sinceramente.
Gli sorrido "non sono così meravigliosa come pensi" dico abbassando lo sguardo.
"Lo sei invece solo che non lo vedi, ma se guardassi dai miei occhi, rimarresti senza fiato" dice sorridendo, lo bacio.
"Nessuno mi aveva mai detto qualcosa di così bello" dico sorpresa analizzando il suo viso.
"Non sto mentendo" dice divertito "non cercare di trovare quello che non c'è"
Sorrido "sei tremendamente dolce" dico sospirando "cosa devo fare Kyle?"
"Baciami" dice semplicemente, lo faccio obbedendo.
Mi stringe a se e ci baciamo con passione, qualcuno bussa e ci stacchiamo.
"Chi è?" Dice Kyle sorridendo e guardando la porta, sorrido divertita cercando di non ridere.
"Parker signore" la voce di mio padre mi fa irrigidire, ci guardiamo e mi alzo andando alla finestra, mi sistemo i capelli divertita.
"Vieni Parker" la porta si apre e io fingo di guardare fuori.
Lo guardo e gli sorrido gentilmente "ciao papà"
"Ella" dice sorpreso "ma cosa....sta succedendo?"
"In che senso?" Dice Kyle fingendosi confuso.
"Voi due...state insieme spesso"
"Per lavoro" dico annuendo.
"Solo per lavoro?" Dice alzando un sopracciglio.
"Lavoro" dice Kyle annuendo.
"Fingerò di credervi" dice sospirando.
Sorrido divertita "crederci è il primo passo verso la verità" dico divertita.
Kyle mi guarda divertito e mi ripeto di nuovo la frase.
"Condizionamento mentale" mormoro pensando.
"Ella?" Mio padre mi guarda preoccupato.
"E se in realtà Jones non avesse saputo che l'uomo che stava per uccidere era Claude?" Dico guardandoli "se lui avesse creduto che la persona davanti a lui era in realtà un'altra?" Mi guardano sorpresi "riflettiamo, il capo è l'unico uomo che lo soddisfa sessualmente giusto?" Annuiscono "quindi se lui gli avesse detto qualcosa eccitandolo o promettendogli qualcosa lui si sarebbe concentrato sulla promessa credendo alla sua bugia"
"Ma Jones provava rancore verso Claude"
"No Jones provava rancore contro se stesso" dico sorridendo "Jones aveva bisogno di soldi e Claude glieli ha prestati ma quando non è riuscito a ridarglieli e Claude ne aveva bisogno hanno litigato, non si sono parlati per qualche anno, ho guardato i video di quando lo avete accusato e mostra sincera sorpresa, lui non sapeva che l'uomo che stava per uccidere era Claude, e quando l'ha scoperto si è arrabbiato con se stesso ammettendo la sua debolezza"
Mi guardano sorpresi "devo parlare con lui"
Esco velocemente "aspetta Ella"
Non mi fermo e vado alla cella, entro seria e chiudo a chiave.
"Jones vieni" dico seria, mi guarda confuso e si siede.
"Ho già detto tutto" gli chiudo le manette e mi siedo, gli metto le manette e lo guardo attenta in silenzio.
"Cosa c'è?" Dice serio.
"Cosa c'era tra te e Claude?" Dico seria.
Sussulta "eravamo amici una volta" dice guardandomi negli occhi.
"E poi?"
Esita e distoglie lo sguardo dal mio "cos'altro vuoi da me Ella?" Dice guardandomi disperato.
"Tu non sapevi che l'uomo che stavi per uccidere era Claude vero?" Dico fredda, una lacrima gli riga il viso e si prende la testa tra le mani scuotendo la testa.
"No, no non lo sapevo" dice piangendo "non volevo ucciderlo, se avessi saputo che era lui non lo avrei ucciso"
Mi guarda negli occhi e vedo che è sincero.
"Cosa ti aveva promesso Jones?" Dico ancora.
"Mi aveva promesso soldi" dice arrendendosi frustato.
"È tutto?" Lo vedo vacillare "Jones se tu mi dici la verità posso proteggerti lo capisci? Ci sono milioni di uomini lì fuori, credi davvero che lui sia l'unico? Un uomo che ti inganna facendoti uccidere una amico non ti ama"
"E cosa dovrei fare?" Dice disperato.
"Dimmi chi è, mi assicurerò che finisca in prigione per quello che ha fatto e mi prenderò cura di tua figlia se vorrai, purtroppo non posso evitarti il carcere Jones, hai pur sempre ucciso un uomo" dico gentilmente.
"Si chiama Logan" dice spiazzandomi "Logan Tyson"
Spalanco piano gli occhi accasciandomi sulla sedia.
"D'accordo abbiamo finito" dico scioccata, mi alzo ed esco barcollando.
"Ella?" Mio padre cerca di toccarmi ma lo schivo senza ascoltarlo, sento un vuoto profondo dentro.
Esco dalla base e mi appoggio al muro per poi prendermi la testa tra le mani.
"Ella" mio padre si ferma davanti a me mentre il mio respiro è irregolare "Ella che ti succede?"
"Andiamo alla scogliera" dico in un sussurro.
"Okay vieni"
Saliamo in macchina e parte velocemente, scendo appena parcheggia.
Respiro profondamente e raggiungo il bordo, prendo un sasso e lo lancio urlando.
Guardo il mare respirando profondamente, prendo un altro sasso con rabbia.
"Come ho potuto fidarmi di te!!!!!!" Urlo a squarcia gola.
Faccio dei passi indietro con le mani tra i capelli, lacrime calde mi rigano il viso, mio padre mi guarda stando appoggiato alla macchina.
Tiro altri sassi sfogandomi ma non mi basta.
"Ho bisogno di correre" dico dolcemente, vado al faro e mi metto una tuta da ginnastica.
Scendo di nuovo e mio padre mi guarda sorpreso.
"Devo correre" dico toccandogli un braccio, comincio a correre senza pensare a niente, mi rilasso senza fermarmi.
Verso le nove di sera torno a casa distrutta.
Vado in camera e mi faccio una doccia, appena faccio scivolare a terra l'accappatoio rimanendo in intimo la porta si apre di scatto.
"Ella" guardo la porta spalancando gli occhi e vedo Martines sulla porta.
"Ma cosa...?" Dico sorpresa.
Le ragazze mi guardano sorprese alle sue spalle.
"Martines" dico fulminandolo con lo sguardo "girati! Pervertito!"
"Oh si scusa" mi da le spalle e metto un leggins e una felpa larga di John.
"Che diavolo vuoi?" Dico guardandolo male "ti sembra il modo di entrare in camera mia?"
"Dov'eri finita? E perché sei scappata?" Dice serio avvicinandosi a me.
Lo guardo seria mentre mi blocca al muro "ero con mio padre sulla scogliera e poi sono andata a correre" dico seria.
"E perché sei scappata in quel modo?" Dice corrugando la fronte.
"Non posso dirti il motivo" dico distogliendo lo sguardo.
"Invece si che puoi" dice serio.
"Logan, quel Logan è il ragazzo che stavo cercando" dico con le lacrime agli occhi appena mi alza il viso.
Mi guarda spalancando piano gli occhi "lui era...il tuo ragazzo" dice esitante, una lacrima mi riga il viso.
"Ha mandato lui gli uomini ad uccidermi" dico in un sussurro.
"Non piangere" mi stringe a se e le ragazze se ne vanno, crollo in ginocchio e mi tiene tra le braccia, piango sul suo petto.
Resta con me finché non mi calmo smettendo, mi guarda dolcemente e mi bacia facendomi rilassare, ricambio stando seduta sulle sue gambe.
"Ci sono io ora al tuo fianco" sussurra a pochi millimetri dalle mie labbra "mi prenderò io cura di te"
"Me lo prometti?" Sussurro accarezzandogli le labbra con il pollice.
"Si te lo prometto" appoggia le labbra sulla mia fronte e chiudo gli occhi respirando profondamente.
"Mi dispiace essere così debole di solito non sono così" dico dolcemente.
"Lo so" dice dolcemente "sta tranquilla okay?"
Mi stacco e lo guardo dolcemente "perché tieni tanto a me?" Dico dolcemente.
"Non lo so" Dice sinceramente "so solo che dal primo momento che ti ho vista ho pensato che sei la donna più bella che io abbia mai visto e che sei l'unica donna che mi piace sfidare e non mi stanca mai"
Lo guardo dolcemente e appoggio la fronte alla sua "e mi desideri?" Dico sbottonandogli piano la camicia.
"Si" Dice guardando le mie mani che armeggiano con i suoi bottoni.
I nostri sguardi si incontrano e sorridiamo "fammi tu allora" mi bacia e ci spogliamo per poi fare sesso, tratteniamo i gemiti bloccandoli con dolci baci.
Mi bacia il collo appena veniamo e sorrido con una mano tra i suoi capelli, si sdraia al mio fianco e mi sorride,
Lo guardo negli occhi "ti amo Ella Parker" Dice sorridendo.
Sorrido a mia volta e il mio cuore batte a mille "ti amo anch'io" Dico baciandolo.
Appena ci stacchiamo prendo la coperta e la tiro fin sopra le nostre teste.
"Vieni qui" mi tira a se baciandomi ancora e ridacchio divertita, ci addormentiamo tranquillo e sorridenti.

Sono tornata BabyWhere stories live. Discover now