Sei

766 18 0
                                    

Sono passati tre mesi, mio padre è partito ed è andato a New York per non so quale motivo, non risponde alle chiamate e sembra essere scomparso nel nulla.
La causa di Jones si è rivelata più complicata e ancora non si trova il suo capo, Logan era tornato a casa con la protezione dell'FBI ma Tyler continua a vivere con me.
Martines è sempre al mio fianco ed è davvero fantastico stare con lui.
I fiori sono cresciuti e Daniel è felicissimo, anche se Rox ha già scavato delle buche provocando l'ira dei giardinieri.
È cresciuto tantissimo e ha già imparato i comandi fondamentali, lo sto allenando per difendere Daniel se mai fosse opportuno, alimentando il suo istinto di protezione, si è affezionato a me e mi segue ovunque.
"Rox" Dico guardandolo correre nello spazio dedicato ai cani, corre da me e si siede impettito, gli accarezzo la testa e gli do un croccantino "bravo, vai! Veloce veloce!"
Corre velocemente facendo un percorso e appena torna da me sorrido dandogli un'altro croccantino.
"Ottimo lavoro cucciolo"
"Ella?" Mi irrigidisco e mi giro, guardo Dean e John che si avvicinando, apro una mano e il cane si siede scodinzolando.
"Cosa fai?" Dice Dean confuso.
"Niente" Dico sorridendo.
"Bugiarda si vede che stai nascondendo qualcosa" Dice John divertito.
"E va bene guardate" Dico mentre mi affiancano, fischio e il cane corre facendo il percorso ad una velocità impressionante, abbatte un manichino e corre da me, gli do un croccantino "bravissimo"
"Ottimo lavoro piccoletto" Dice Dean sorridendo.
"Stai scherzando?! Se quello fosse stato un uomo l'avrebbe...." Dice John scioccato.
Sorrido divertita guardandolo "è questo l'obbiettivo" Dico divertita "questo cucciolotto proteggerà il bambino"
"Lo stai allenando per attaccare quindi?" Dice confuso, annuisco.
"Per proteggere" Dico sorridendo.
Torniamo alle ville e sento i ragazzi fare confusione urlando e ridendo nella loro 'piccola fortezza'
"Sento profumo di Ella!!!!!" Noha mi guarda dalla porta, gli sorrido divertita e tocco l'acqua gelida della piscina.
"Quasi quasi vado in quella sotterranea..." mormoro alzandomi, vedo Noha e due ragazzi correre da me con la coda dell'occhio, voglio buttarmi in acqua ma mi sposto facendoli cadere.
Scoppio a ridere divertita piegandomi in due dalle risate.
"È congelata" escono velocemente rabbrividendo.
Li guardo divertita "hai riso?" Dice Noha avvicinandosi a me minaccioso, indietreggio divertita.
"Noha ricordati chi ti da la paghetta" Dico divertita.
"Oh me lo ricordo infatti ti abbraccio vieni vieni" apre le braccia avvicinandosi, finisco con le schiena contro il muro e mi abbraccia, scoppio a ridere.
"Sei ghiacciato no!!!!!!" Dico divertita.
I ragazzi ridono "ma sì vieni vieni" sfrega i capelli sul mio viso mentre io protesto lamentandomi e urlando.
"Ella?" La dove di Dean mi fa sperare.
"Aiutami Dean mi sta bagnando ed è ghiacciato aiutoooo" Dico divertita.
"Buona doccia" Dice divertito.
"Traditore! Dai Noha basta sto congelando" Dico lamentandomi.
Sorride divertito e poi mi guarda staccando la testa, tremo dal freddo "stai congelando per davvero" Dice sorpreso.
"È una donna molto freddolosa non lo sapevi?" Dice Dean divertito, si toglie la maglia e me la da, me la metto sopra.
"C'è freddissimo" Dico battendo i denti "datemi una coperta"
"Vieni" entriamo nella dependance e mi danno una coperta, mi rannicchio tremando.
"È fu così  che scoprimmo il punto debole della bella Ella Parker" Dice Noha divertito.
"Io ho punti deboli solo che non li mostro è tutta una tattica" Dean si siede accanto a me e mi tira a se scaldandomi "anche Dean è uno dei miei punti deboli" Dico sorridendo e mettendomi sulle sue gambe per poi rannicchiarmi.
Apre le braccia divertito "ritorno alle origini" Dice divertito.
Sorrido e metto il viso sulla sua spalla e gli soffio sul collo.
"Ella" ride piegando il viso per il solletico, ridacchio.
"Ti voglio bene Dean"
"Anch'io piccola" Dice dolcemente avvolgendomi con le braccia.
"È io che pensavo stessi con Martines" Dice Noha divertito sedendosi vicino ai miei piedi.
"Io sto con Martines infatti"
"Ma voi due...." Dice un'altro ragazzo, guardo Dean e sorridiamo.
"Eterni amanti" diciamo insieme.
"Io e Dean ci amiamo ma non come persone che si amano e si sposano" Dico sorridendo.
"È qualcosa di più forte di due persone che si amano per la vita, è difficile da spiegare" Dice sorridendo.
"Quindi vi amate ma non volete stare insieme" Dice Noha confuso.
Scoppio a ridere "no, noi ci amiamo così tanto che non possiamo stare insieme" Dico divertita, mi guardano e si siedono a terra confusi "siamo gelosi"
"Protettivi"
"Esclusivi"
"Testardi"
"È siamo tremendamente simili" Dico divertita "non staremo mai bene insieme anche se ci amiamo Incredibilmente, vero Dean?"
"Assolutamente" Dice annuendo.
"Siete strani" Dice un ragazzo con una smorfia.
Lo guardo divertita e alzo gli occhi al cielo.
Il mio cellulare comincia a squillare, lo prendo confusa.
"Pronto?"
'Ella...'
"Papà, finalmente sei impazzito? Ho provato a chiamarti milioni di volte dove sei?" Dico arrabbiata.
'A casa tua' Dice dolcemente, spalanco gli occhi.
"Arrivo vieni sul retro" Dico alzandomi.
Esco dalla depandance e vedo mio padre con un borsone in mano.
"Papà" spalanco gli occhi vedendolo, gli è cresciuta la barba ed è completamente trascurato.
Corro da lui preoccupata e lo guardo dolcemente prendendogli il viso tra le mani "guarda come sei ridotto che ti è successo?"
Mi abbraccia "mi dispiace piccola mia, ti ho lasciata sola per molto tempo" Dice dolcemente "sono stato un pessimo padre, è un pessimo marito , vi ho abbandonate...."
Mi stacco e lo guardo piangere "dove sei stato papà" Dico dolcemente.
"Non lo so..." Dice scuotendo la testa "non lo so...."
Sembra terrorizzato "papà" indietreggia e allungo una mano verso di lui, alza le sue tenendomi lontana e indietreggiando spaventato.
"Gessetto?" Noha mi affianca confuso e allungo un braccio davanti a lui bloccandolo.
"È terrorizzato da qualcosa" Dico dolcemente.
"L'hanno rapito magari" Dice Dean serio.
"Papà, papà guardami, sono Ella, mi sto avvicinando okay?" Dico gentilmente, trema rannicchiandosi con le spalle contro il muro della villa "papà, papà va tutto bene"
"Ho paura..." Sussurra tremando.
"Shhh ehi ehi è tutto okay, piano guardami guardami, sono io papà sono Ella, sono Ella"
"Ella..." mormora calmandosi, sorrido avvicinandomi ancora piano.
"Sono Ella, sono tua figlia, sono qui, sei al sicuro e sei a casa papà" Dico gentilmente, mi abbasso e gli accarezzo una guancia "sei al sicuro, ti porto al sicuro, vieni forza, andiamo a riposare okay?"
Annuisce tremando e lo aiuto ad alzarsi, lo portiamo in una camera e mi siedo accanto a lui aspettando che si addormenti.
Esco piano senza far rumore.
"L'ho chiamato" Dice Dean sottovoce, andiamo in salotto.
"Potrebbe aver semplicemente visto qualcosa che lo ha scioccato" Dice Dean pensando mentre io cammino avanti e indietro.
"Era terrorizzato Dean" i ragazzi mi guardano confusi "qualcuno deve averlo preso, rinchiuso da qualche parte e torturato"
"È allora perché lasciarlo libero?" Dice serio.
"Forse non serviva loro" Dico pensando "o forse.... volevano arrivare a noi"
Mi guarda attento "o spaventarci e distrarci dal caso di Claude"
"Un escamotage per fare altre vittime" Dico guardandolo.
"La figlia di Adam" diciamo insieme spalancando gli occhi.
Chiamo Kyle e il suo cellulare squilla fuori dal salotto, entra con il telefono in mano.
"Sono qui" Dice serio, si avvicina e mi bacia.
"Mio padre è tornato" Dico seria, mi guarda sorpreso.
"Dov'è?"
"È in camera sta dormendo ma gli è successo qualcosa" lo guardo negli occhi "mi ha parlato e poi all'improvviso ha cominciato a tremare, era terrorizzato da qualcosa"
"Pensiamo sia stato rapito" Dice Dean, lo guardo mentre spiega la nostra tesi, tengo d'occhio i ragazzi e vedo uno di loro abbassare lo sguardo e si tocca la fronte.
"E voi credete che sia collegato giusto?" Dice Martines serio.
"Esatto, ma anche se non lo fosse troverò chi l'ha rapito e tutti i suoi alleati e lo ucciderò io stessa" gli indico con gli occhi il ragazzino che cerca di non deglutire e sfrega le mani tra loro per scaldarle, paura.
I ragazzi vanno via "quel ragazzino sa qualcosa" Dice Martines serio.
"Chi?" Dice Noha buttandosi sul divano confuso.
"Capelli biondi, occhi neri, come si chiama?" Dico seria indicando Noha.
"Lucas?" Dice confuso.
"Lucas, Lucas mostra segni rivelatori di sa ma nasconde, è stato l'unico a non dire niente e questa tecnica si usa quando non si vuole essere notati, mimetizzazione" Dico muovendo la mano in senso circolare spiegando.
Ci pensa e si stringe nelle spalle "okay"
"Lo arrestiamo quindi"
"No lui ci porterà sulla pista giusta" Dico pensando "domani invita i tuoi amici a pranzo"
"Agli ordini capo" Dice divertito.
Sorrido e guardo Martines seria "vieni" andiamo nel mio studio.
Cominciamo a discutere su ciò che è successo.
"Magari tuo padre non è stato rapito per distrarci da qualcosa" Dice serio.
"O forse si" Dico seria "e noi stiamo perdendo tempo qui a litigare"
"Nessuno le farebbe del male, lei è completamente al di fuori di questa storia l'hai detto tu"
"Hanno minacciato di farle del male" Dico seria.
"Il novantanove percento delle volte le minacce non vengono attuate" Dice corrugando la fronte.
"È un assassino che ha fatto uccidere un uomo innocente" Dico furiosa.
"Non puoi saperlo!" Dice serio sbattendo le mani sulla mia scrivania "perché lo difendi tanto Ella? Dimmelo Maledizione"
"Perché è venuto da me prima di essere ucciso" Dico con le lacrime agli occhi "perché lui sapeva di essere in pericolo, io sapevo che lo avrebbero ucciso e non ho fatto niente, non avrei potuto fare niente"
Mi guarda spalancando gli occhi "perché non me lo hai detto?"
"Perché il senso di colpa mi blocca, Perché avrei potuto chiamare Dean per proteggerlo o John e invece non ho fatto niente" Dico piangendo "perché l'unica cosa che ho potuto fare per lui è stato suonare un'ultima volta, sarei uscita dopo pochi giorni e avrei potuto proteggerlo, l'avrei protetto"
Crollo in ginocchio piangendo e stringendo l'anello che mi aveva regalato.
Kyle si avvicina e mi stringe forte "l'avrei protetto..." sussurro piangendo sul suo petto.
"So che l'avresti fatto" Dice dolcemente.
Il suo cellulare squilla e risponde.
"Jake" Dice serio "Cosa?.....va bene arriviamo"
Chiude la chiamata e mi asciugo i capelli guardandolo, stringe le labbra.
"La figlia di Jones è stata portata in ospedale"
"Cosa?" Dico spalancando piano gli occhi.
Mi alzo di scatto "dobbiamo andare"
Corriamo fuori e andiamo all'ospedale.
Entriamo nella stanza.
"Signorina Parker" Dice debolmente.
Una lacrima mi riga il viso "mi dispiace piccola, cos'è successo?" Dico dolcemente.
"Un uomo....è entrato in casa e mi ha ferita" Dice stringendomi una mano "ha ucciso....Oliver"
Respira profondamente.
"Oliver? Chi è Oliver?" Dico confusa.
"Il mio ex ragazzo" Sussurra debolmente "gli ha sparato davanti a me...."
"D'accordo, è abbastanza tesoro, basta così, riposa, sarò qui quando ti sveglierai"
"Grazie....Ella" Dice debolmente.
Sorrido appena accarezzandole una guancia, si addormenta "sei ancora convinto che non la vogliano uccidere?" Dico dolcemente.
"Manderemo due agenti qualificati a proteggerla" Dice serio, esce e fa delle chiamate, mi siedo accanto alla ragazza.
"Papà...." mormora nel sonno "papà...."
La guardo dolcemente e le accarezzo i capelli "fa tutto bene piccola" sussurro dolcemente "sono qui"
"Papà...."
Mi alzo ed esco senza farmi vedere, prendo la macchina e vado alla base dell'FBI.
Mi fermo davanti alla cella di sicurezza di Jones ed entro.
Mi guarda alzando lo sguardo lentamente, guardo fuori e vedo che non c'è nessuno.
"Vieni qui" Dico seria.
Mi guarda confuso e si avvicina, lo ammanetto "lo faccio solo per tua figlia" Dico al suo orecchio, lo spingo fuori e lo porto in macchina, mi guardo attorno mentre lo spingo dentro, salgo velocemente e mi accendo una sigaretta.
"Maledizione" sussurro seria e innervosita.
"Cosa vuoi fare?" Dice serio.
"Ti porto da lei" guardo dallo specchietto e mi guardo attorno "è stata quasi uccisa, l'hanno aggredita"
"Hai detto che l'avresti protetta" Dice serio.
"Se tu mi avessi detto tutta la verità e chi è il tuo capo non sarebbe successo" Dico seria "tua figlia d'ora in poi sarà sotto la nostra protezione ma tu devi essere sincero al cento per cento"
"Va bene, grazie Ella" Dice serio.
"Potrebbero buttarmi dentro di nuovo per questo" Dico seria.
Parcheggio davanti all'ospedale e lo tiro fuori dalla macchina, lo porto davanti alla camera di sua figlia.
"Ella che diavolo ti salta in mente?" Dice Kyle serio.
"Guardala" Dico seria a Jones "quella è tua figlia, è attaccata ad un respiratore per colpa tua, perché sei un codardo"
"Ella" Martines mi guarda sorpreso, Jones evita di guardare sua figlia e gli prendo il viso obbligandolo.
"La vedi quella povera creatura innocente, lei era l'unica che poteva salvarti" Dico seria "l'unica tua possibilità di redenzione, sarebbe potuta morire, lo capisci?"
"Si ho capito" Dice con rabbia.
"Quell'uomo ha fatto questo a tua figlia" Dico al suo orecchio "stava per ucciderla, l'ha picchiata, ferita, le ha sparato"
Stringe le mani in pugno e il suo sguardo diventa assassino "quel maledetto" ringhia furiosa.
"Bravo così, lo sentì quell'odio che cresce dentro di te?" Dico seria  "questo ti spingerà a fare la cosa giusta per proteggere chi ami"
"Ch giorno è oggi?" Dice serio.
"Lunedì 18 novembre" Dico seria.
"Il 20 prenderà un aereo per Chicago, alle 20:30, dal Greenair" Dice serio, è sincero, guardo Martines e annuisco, corre fuori.
"Bene vieni" Dico liberandolo dalle manette, lo porto dentro la stanza e si avvicina a sua figlia, le accarezza una guancia per poi piangere.
"Papà...." lei si sveglia e si abbracciando, la aiuta a mettersi seduta.
"Ella....grazie" Dice lei sorridendo gentilmente, le stringo una mano e appoggio la fronte alla sua.
"Tuo padre ti ama piccola, sta facendo tanto per proteggerti, tienitelo stretto" Dico gentilmente, le do un bacio sulla fronte "vi lascio soli, vado a prendere un caffè, due nostri agenti saranno qui fuori"
Annuisce sorridendo dolcemente, esco e incarico i due agenti, vado a prendere un caffè e sospiro bevendolo.
Torno alla stanza e li vedo ridere insieme, sorrido gentilmente guardandoli.
"Ella" Martines si avvicina a me e guarda i due dentro  "è stato avventato ma hai fatto una bella cosa"
"Sembrano felici, entrambi, si vede che hanno un bel rapporto" Dico gentilmente.
"Ehi" mi accarezza una guancia e mi bacia dolcemente, appoggio la fronte alla sua.
"Ho sempre trattato mio padre con freddezza, alla fin fine se avessi avuto bisogno di lui ci sarebbe stato e nonostante tutto ha sempre continuato a fare il possibile per aiutarmi" Dico dolcemente "l'ho sempre trattato male"
Sorride dolcemente "un padre è sempre un padre"
"Già..." Dico in un sussurro "un padre è sempre un padre"
Il mio cellulare squilla, lo prendo staccandomi da Kyle ma rimanendo tra le sue braccia.
"Noha" Dico confusa.
'Gessetto si è svegliato, è terrorizzato' Dice dolcemente.
"Arrivo tra cinque minuti tesoro" Dico gentilmente, chiudo la chiamata e guardo i due dentro, stringo le labbra.
"Lo riporto io dentro" Dice dolcemente, guardo Kyle girando il viso sorpresa.
"Stai attento okay?" Dico dolcemente.
"Promesso" lo bacio dolcemente accarezzandogli una guancia "vengo da te dopo"
"Ti aspetto, ti amo"
"Anch'io a dopo"
Vado a casa dopo aver salutato Jones e sua figlia.
"Ella!" Eleanor corre da me e mi abbraccia.
"Dov'è?"
"In camera, è terrorizzato, appena ha visto Sophia ha cominciato a urlare e tremare" Dice dolcemente.
"Va bene" vado in camera e vedo mio padre piangere e tremare, Sophia lo guarda preoccupata.
"Papà" Dico gentilmente "Papà sono Ella"
"Ella....Ella" Dice piangendo, mi avvicino a lui e mi abbasso, gli accarezzo una guancia.
"Vieni papà va tutto bene" lo faccio alzare e lo porto su una sedia, mi abbasso "papà guardami okay? sta tranquillo va tutto bene, respira piano"
Obbedisce calmandosi, annuisco "Sophia esci per favore"
"Sono sua moglie"
"Ho detto esci!" Dico seria.
"Va bene" Dice dopo qualche secondo.
Chiude la porta e guardo mio padre "ci diamo una bella sistemata okay? Vieni"
Lo porto in bagno e lo faccio sedere, gli taglio la barba "fatto" Dico sorridendo, gli accarezzo una guancia ora liscia "ecco il mio uomo, ora sì che sembri molto più giovane"
Sorride appena "sono giovane io..." Dice dolcemente.
"Non tanto ormai, stai invecchiando papà" Dico sorridendo "ma sei bello lo stesso sta tranquillo, tagliamo i capelli? Che ne dici?"
Annuisce e gli taglio i capelli, mi guarda dallo specchio.
"Ecco qui, ora sì che ti riconosco, come ti senti?"
"Debole e vulnerabile" Dice abbassando lo sguardo.
"Ehi" gli alzo il viso "è tutto okay, ne usciremo okay?"
"Okay..."
"Mi devi raccontare quello che è successo, poco alla volta okay?" Dico dolcemente.
"Okay..." Sussurra annuendo.
Mi guarda dolcemente e gli sorrido "c'è la fai a farti una doccia?"
Annuisce "vuoi che chiami Sophia ad aiutarti?" Scuote la testa.
"C'è la faccio"
"Sicuro?"
"Si"
"Okay" gli do gli asciugamani e si fa una doccia, gli do i vestiti e si lava per poi vestirsi, guardo fuori dalla finestra e sospiro.
Appena esce lo guardo e sorrido gentilmente, gli sistemo la camicia "che uomo di classe" Dico divertita, sorride e lo guardo negli occhi, stringo appena le labbra "mi dispiace papà, se ti ho trattato male e sono stata fredda e cattiva"
"È a me che dispiace per averti trascurata" Dice dolcemente, sorrido inclinando la testa di lato.
Ci abbracciamo e gli accarezzo la schiena "Mi sei mancato, mangiamo qualcosa okay?"
Annuisce e scendiamo lentamente, mangiamo tutti insieme e mio padre sta a sguardo basso, Sophia lo guarda preoccupata.
Le mani di mio padre tremano, metto la mia sulla sua preoccupata.
"È tutto okay, sta tranquillo, se non ce la fai andiamo in camera okay?" Dico gentilmente, annuisce piano.
"Sto bene c'è la faccio" Dice dolcemente, mangia calmandosi o almeno provandoci.
I ragazzi cominciano a parlare smorzando la tensione.
"Lo Sapete di cosa ho voglia ora?" Dico corrugando la fronte, mi guardano tutti "di una cheescake" Dico convinta.
Scoppiano a ridere, sospiro "mamma" guardo Daniel che si allunga verso di me, lo prendo e gli sorrido dandogli un bacio, si rannicchia e mi sorride, gli accarezzo i capelli e si addormenta lentamente.
Rox gli lecca un piede e sorrido divertita "seduto" obbedisce e gli accarezzo la testa facendogli l'occhiolino.
Finiamo di mangiare e porto il bambino a letto, vado in giardino, annaffio i fiori sorridendo, Rox corre felice e mi guarda di tanto in tanto.
Mi siedo ad un tavolino.
"Tu sei un agente dell'FBI! Non puoi tirarti indietro" sento Sophia urlare furiosa, mi alzo seria ed entro velocemente, le urla vengono dal salotto.
"No non voglio non ce la faccio" la voce di mio padre è terrorizzata.
"Dov'è finito l'uomo che ho sposato! Tu sei solo un bambino!" Urla furiosa, entro innervosita.
"Sophia!" Dico seria "posso parlarti in privato?"
"Siamo impegnati"
"Non è una richiesta" la trascino fuori e la sbatto al muro.
"Come ti permetti?" Dice seria.
"Mio padre è terrorizzato, ha subito un trauma dovuto a qualcosa, scopriremo cosa ma tu devi lasciarlo stare hai capito? Deve ricominciare a fidarsi di noi, ora è terrorizzato, e tu non fai altro che agitarlo, che diavolo di moglie sei?" Dico arrabbiata.
"Non puoi permetterti di giudicarmi come moglie dal momento che tu non riesci a mantenere una relazione stabile per più di un mese" Dice acida, la do uno schiaffo e ci mette una mano restando a sguardo basso.
"Io ti rovino Sophia attenta a quello che dici" Dico assassina "passo sopra tutto quello che mi hai fatto per mio padre, ma questa Me la paghi" le do un pugno nello stomaco e cade a terra gemendo "se farai del male a mio padre ti ucciderò"
Si mette seduta tenendo una mano sullo stomaco.
Entro in salotto e guardo mio padre che trema in un angolo, mi abbasso e lo faccio alzare calmandolo "coraggio Superman, rilassati" sospira "non avercela con Sophia okay? È solo preoccupata per te, sa che stai male ma vuole solo aiutarti"
Mi guarda dolcemente e poi abbassa lo sguardo "ero in casa da solo e....cinque uomini sono entrati e mi hanno...bloccato e fatto svenire" Dice dolcemente "mi sono risvegliato in una stanza dalla luce soffusa, e...c'era un bambino"
"Un bambino?" Dico corrugando la fronte.
Annuisce "un bambino e...e... mi sono avvicinato e...e...lui era...era..." la sua voce trema, si sta agitando.
"Basta così, basta così sta tranquillo calmati papà va tutto bene" Dico abbracciandolo dolcemente, scoppia a piangere tremando.
Lo faccio calmare e poi sdraiare, si addormenta e lo copro guardandolo dolcemente.
Qualcuno bussa "avanti" Dico sospirando.
"Ehi piccola" sorrido a Kyle, si avvicina e mi bacia dolcemente, ricambio e lo guardo dolcemente.
"Gli hanno fatto qualcosa che lo ha terrorizzato" Dico dolcemente.
Lo guarda "ha detto qualcosa?"
"Lo hanno rapito mentre era in casa e poi si è risvegliato in una stanza con un bambino" Dico dolcemente "il bambino aveva qualcosa ma non so cosa, si è agitato"
"Okay" Dice dolcemente "Sophia?"
"Lo agita, ogni volta che si vedono, lei vuole spronarlo a essere coraggioso ma lo fa urlando e aggredendolo e lui si spaventa e si fa prendere dal panico, l'ho mandata a casa"
"L'ho vista uscire, si teneva la pancia" Dice alzando un sopracciglio.
"Non so niente" mento guardando fuori.
"Ella" mi gira il viso e lo guardo negli occhi.
"Gli sta facendo del male, e mi ha dato della poco di buono, mi sono arrabbiata e mi è scappato un pugno, non è stato volontario, cioè si ma, non era poi così forte" Dico guardando in alto.
"Ella" mi guarda dolcemente.
"Stava facendo del male a mio padre, anche se non siamo in buoni rapporti lui è mio padre Kyle, mi dispiace vederlo così e non voglio che lei lo faccia soffrire ancora di più" Dico dolcemente.
"Lo so, ma forse Sophia può fare la sua parte no?" Dice dolcemente.
"Hana per favore fagli sentire quello che gli ha detto" Dico guardando in alto.
"Si Ella"
'Che diavolo ti prende?! Perché tremi?! Sono tua moglie hai capito?! Mi capisci quando parlo?!' Urla Sophia furiosa.
'T...t...ti capisco' Dice lui tremando.
'Che diavolo è successo?! Dove sei sparito?! Pensavo te ne fossi andato per colpa mia! Alzati da lì!'
La voce di mio padre mormora qualcosa terrorizzata 'basta mormorare! Sei un agente dell'FBI non puoi tirarti indietro!'
'Non voglio, non c'è la faccio....'
'Tu non sei l'uomo che ho sposato! Sei solo un bambino!' Dice urlando.
'Sophia! Posso parlarti in privato?' Dice la mia voce seria.
"Basta così grazie Hana" Dico gentilmente, guardo Kyle e alzo un sopracciglio.
"Registri tutte le conversazioni?"
"Si ma nessuno può ascoltarle tranne me"
"Ah si? Hana mi faresti sentire quello che Ella ha detto a Sophia?" Dice guardando in alto.
"Chiedo il permesso ad Ella mio caro, sei davvero un bel ragazzo wow"
"Hana non provarci con lui" Dico lanciando un'occhiata al sensore sul soffitto.
"Scusa Ella" ridacchia divertita.
"Hai il permesso" Dico seria.
'Mio padre è terrorizzato, ha subito un trauma dovuto a qualcosa, scopriremo cosa ma tu devi lasciarlo stare hai capito? Deve ricominciare a fidarsi di noi, ora è terrorizzato, e tu non fai altro che agitarlo, che diavolo di moglie sei?' Dico arrabbiata.
'Non puoi permetterti di giudicarmi come moglie dal momento che tu non riesci a mantenere una relazione stabile per più di un mese' Dice acida, sentiamo lo schiocco di uno schiaffo.
'Io ti rovino Sophia attenta a quello che dici, passo sopra tutto quello che mi hai fatto per mio padre, ma questa Me la paghi' sentiamo un gemito 'se farai del male a mio padre ti ucciderò'
Kyle mi guarda male "solo un pugno? Questa è una minaccia Ella"
"Almeno non farà soffrire mio padre, sai che non lo farò, te l'ho promesso" Dico alzando gli occhi al cielo.
"Lo spero Ella" Dice sospirando, metto il broncio.
"Non ti fidi" Dico come una bimba.
"Mi fido di te" Dice dolcemente "ma devi avere pazienza piccola"
Lo guardo dolcemente e lo bacio a stampo "ho paura...non voglio che mio padre stia male anche se non siamo mai andati esattamente d'accordo"
Sorride guardandomi e mi bacia dolcemente, ci sediamo cominciando a chiacchierare.
"Mamma!!!" Guardo la porta e vedo Will entrare con il bambino, corre da me e sorrido prendendolo in braccio.
"Chiamo amore mio" gli do un bacio sulla guancia e mi abbraccia, tengo le gambe su quelle di Kyle sorridendo mentre il bambino mi racconta che cosa hanno fatto.
"È ti sei comportato bene?" Dico mettendogli dietro l'orecchio i capelli.
"Sono stato braaaaavissimo" Dice annuendo.
"Bravo sono fiera di te piccolo mio" Dico sorridendo e facendogli il solletico, ride divertito e lo abbraccio sorridendo "meriti un gelato allora?"
Si illumina "sono stato bravissimo" Dice convinto e annuendo.
Ridacchio.
"È vero zio Will?"
"Mhhh ci devo pensare" Dice divertito.
"Non è vero mamma sono stato brasavo io" Dice girandomi il viso verso di lui "lo zio Dice le bugie"
"Va bene tesoro ti credo" Dico vedendo che sta per piangere, mi abbraccia "Ehi che c'è? Stavamo scherzando piccolo mio sta tranquillo"
"Cavolo io devo andare, ci vediamo" Will se ne va e guardo il bambino.
"San tesoro guardami" Dico dolcemente, obbedisce e gli asciugo le lacrime "è successo qualcosa con lo zio?"
Mi guarda spaventato e scuote la testa, lo guardo negli occhi stringendo le labbra "ne sei sicuro, alla mamma puoi dirlo non succederà niente" Dico dolcemente accarezzandogli una guancia.
"Non posso dirlo" Dice spaventato.
"Okay, okay sta tranquillo vieni qui" lo tiro al mio petto e mi abbraccia, metto una mano tra i suoi capelli e gli do un bacio dolcemente.
Respiro profondamente tenendo appoggiate le labbra.
"Lo zio Will ti ha fatto del male vero?" Dico dolcemente "ti ha lasciato solo e tu hai avuto paura"
Piange e mi stringe più forte "lo prendo come un si, sei a casa con la mamma ora no? Va tutto bene piccolo"
"Mamma" piange fino ad addormentarsi sul mio petto.
Mantengo la calma "Hana Chopin per favore" Dico quasi ringhiando.
Comincia una dolce melodia e chiudo gli occhi, mi rilasso respirando profondamente.
Canticchio muoventi un piede mentre Kyle mi guarda attento.
Lo guardo e con un dito fingo di dirigere un orchestra, sorride piano per poi trattenere una risata.
"Che sciocca"
"Amo la musica classica" Dico sorridendo "grazie Hana"
Blocca la musica e sorrido "sai? Quando ero piccola mia madre suonava il pianoforte" appoggio il gomito al poggia schiena del divano e la tempia al pugno chiuso, sorrido appena "era bravissima, quando suonava io mi rannicchiavo sotto il pianoforte e...mi mettevo sopra una coperta verde che mio padre mi aveva regalato, profumava di lui, poi chiudevo gli occhi e...e mi sembrava di essere in un bellissimo giardino, dove correvo e ridevo mentre i miei genitori mangiavano dei panini da un cesto, seduti insieme sopra una coperta, immaginavo John e Dean riposare sotto un albero mentre la mia migliore amica mi correva in contro per poi abbracciarmi, poi...salivamo su un altalena e ridevamo spensierate"
Sposto lo sguardo dal soffitto a Kyle e sorrido "poi...mia madre morì e suonai ogni giorno con insistenza, la musica era tutto ciò che poteva calmarmi, la sua musica mi è rimasta nel cuore, era meraviglioso, penso che se Ora fosse viva...sarebbe delusa da me..."
"Perché lo credi?"
"Perché è stupida" John entra con una mano in tasca e Dean lo segue sorridendo divertito.
Alzo un sopracciglio "siete spariti"
"Tu ci hai mandati a fare quella cosa" Dice Dean alzando un sopracciglio.
"Ad una donna non si disobbedisce mai, soprattutto Se quella donna sei tu" Dice John dandomi un bacio sulla guancia.
"Sì certo" Dico stringendo appena le labbra.

Sono tornata BabyTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang