Sette

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Faccia triste, mani tra i capelli di qualcuno, caviglie incrociate" Dice Dean guardandomi "è successo qualcosa"
Sussulto "non è successo niente"
"Oh hai sentito Dean? Ha detto niente" Dice John accavallando le gambe divertito "quindi sono più cose"
"Smettila John" Dico seria.
Dean mette sul tavolino tra di noi una bottiglietta di Rum, distolgo lo sguardo "ti manca Ella?" Dice Dean guardandomi "fare baldoria?"
Non rispondi guardando ovunque tranne che verso di lui.
"Ti manca essere una casinista?" Dice John guardandomi attento, incontro il suo sguardo sfidandolo "o magari l'adrenalina?"
"Di la verità Ella, questa non sei tu, questa maschera da brava ragazza non sei tu" Dice Dean sfidandomi con lo sguardo, abbasso le gambe seria.
"Illuminami ti prego" Dico guardandolo.
"Andiamo Ella questa scenetta per fare bella figura è finita" Dice John guardandomi "questo...damerino ti sta usando ma tu non lo vedi"
Alzo un sopracciglio restando zitta "geloso Donnovan?" Dico sensualmente alzandomi.
"Sai di essere mia Parker, lo sei sempre stata" Dice divertita "è sempre lo sarai sei mia sorella dopotutto"
"Sono tua ma sono libera di fare quello che mi pare" Dico divertita "riprovaci"
"Andiamo Ella stai scherzando vero?" Dice Dean alzandosi e seguendomi "Ella per favore"
Salgo le scale correndo e mi segue.
Metto il bambino in camera sua sotto le coperte.
"Dov'è finita la Ella spericolata? La cattiva ragazza? Andiamo Ella, che diavolo ti ha fatto quel damerino? Ti minaccia, devo ucciderlo?" Metto a posto i vestiti del bambino mentre mi segue cercando di catturare il mio sguardo "Guardami Ella"
Lo guardo girandomi verso di lui "Dean" Dico prendendogli il viso tra le mani "sono sempre io Dean, sono sempre Ella, ascoltami bene Dean, io non sono più quella ragazza okay?" Tengo gli occhi ben aperti sperando che lui capisca quello che voglio dirgli in realtà "è ora di mettere la testa a posto okay?"
Dal suo sguardo capisco che ha capito quello che voglio dire "lo stai usando?" Dice sottovoce.
"Non è così" Dico annuendo, mi guarda sorpreso, lo guardo sinceramente ora "ho un figlio Dean, Daniel è la cosa più bella che mi sia successa, non posso lasciarmi andare"
Cerca di capire e lo guardo dolcemente "Cosa?" Dice sorpreso.
"Mamma...." guardo il bambino che si mette seduto, lo prendo in braccio.
"Sono qui amore" guardo Dean "Vieni fuori con me okay?"
Annuisce e scendiamo di sotto, lascio il bambino si ragazzi e usciamo.
"Tu hai un piano" Dice appena siamo lontani dalla casa.
"Dean guardami bene negli occhi okay? Qual era il nostro piano?"
"Scoprire se JS era in quella villa ma non c'è" Dice confuso "l'abbiamo trovato allora che senso ha continuare con questa farsa e aiutare l'FBI?"
"Voglio scoprire chi era il mandante per il quale ho una trentina di cicatrici sulla schiena, voglio scoprire chi vuole uccidermi" Dico seria.
"E poi lascerai?" Dice guardandomi negli occhi.
"Si poi lascerò" Dico annuendo.
"Quindi non lo ami" Dice serio.
Stringo appena le labbra e apro la bocca ma la richiudo subito "vorrei poterti dire di no" Dico dolcemente "vorrei poterti dire che non lo amo ma ti mentirei"
Mi guarda attento "quindi tu...."
Sorrido appena "già..." mi guarda dolcemente "ma questo non importa ora, voglio trovare chi ha ridotto mio padre in quello stato"
"Ti aiuteremo" Dice serio "ma sta attenta Ella, Martines non è dalla tua parte stanno indagando su di te"
"Cosa stai dicendo Dean?" Dico corrugando la fronte.
"Ho trovato dei documenti" scuoto la testa sospirando.
"Dean...."
"Parlavano di te Ella, vogliono incastrarti di nuovo non fidarti"
Sospiro "Dean Smettila, è il tentativo di mettermi contro di lui più patetico che potessi fare" Gli accarezzo una guancia "non guardarmi così ti prego" Dico dolcemente.
"Così come?" Dice confuso.
"Come se vi avessi traditi" Dico spostando il peso su una gamba "sono una donna Dean, ho la mia vita e credo di essere libera di decidere cosa è meglio per me"
"Quel....damerino è il meglio per te Ella?" Dice incredulo indicando la villa "lui? Ti sta tradendo! Ti uccideranno!"
"Sai cosa intendo" Dico dolcemente.
"Evidentemente non lo so Ella dimmelo"
"Intendo dire che siamo abbastanza grandi da decidere della nostra vita" Dico arrabbiata "è ora di prenderla in mano e mettere la testa a posto Dean"
Mi guarda e indietreggia "questa non sei tu, quando capirai che lui non è chi dice di essere non tornare"
Se ne va "Dean! Dove vai?!" Dico seria seguendolo, sale sulla sua golf car e se ne va "sei un bambino Dean!" Urlo seria.
Entro arrabbiata e vado in salotto, mi siedo arrabbiata.
"Arrabbiata?" Dice John guardandomi.
Gli lancio un occhiataccia "Cosa te lo fa pensare?" Dico sarcastica.
"Cos'è successo? È raro che litighiate"
"È geloso ed è un bambino" Dico mettendo il broncio, incrocio le braccia al petto "gli ho detto che siamo grandi abbastanza da decidere cosa è bene e cosa no per noi stessi, senza doverci....consultare ogni volta"
"È preoccupato per te Ella" Dice gentilmente.
"Lo so, so che lo è ma non può decidere per me della mia vita John" Dico dolcemente.
"Mamma cos'è questo?" Guardo il bambino che ha la mia collana in mano.
Sta per premere la gemma nel metto "non premere" Dico velocemente stringendo la collana "stai attento tesoro"
"Scusa mamma" Dice confuso, sospiro e sorrido gentilmente.
"Non giocare con i gioielli della mamma okay?"
"Va bene"
"Ti va di disegnare?" Annuisce "vai a prendere i colori e i fogli allora coraggio"
Corre fuori e sospiro.
"Non l'avevi lasciata alle ragazze del carcere?" Dice John confuso.
"Ne avevo più di una" Dico sospirando "devo sistemare tutto in un posto sicuro, dove il bambino non potrà trovarlo"
"Vuoi mettere la roba a casa mia?"
Scuoto la testa "no voglio tenere sempre tutto sott'occhio"
"Senti il tacco delle scarpe eleganti si blocca a volte, può darci un'occhiata"
Vedo che le ha ai piedi "fa vedere" le toglie e sbatto il tacco e terra.
"Non si apre" Dico confusa "lasciamelo dopo lo aggiusto"
Mio padre si è svegliato, lo guardo e sorrido gentilmente.
"Papà"
Si mette seduto respirando profondamente.
"Eccomi mamma!!!!!!" Daniel corre da me e mi siedo a terra incrociando le gambe, si siede su di me e sorrido.
"Cosa disegnamo?"
"Una macchinina" Dice sorridendo felice.
"Okay allora vediamo, due ruote, poi facciamo il muso" Dico divertita.
"Che brutta!!!!!!" Dice il bambino ridendo, mi fingo offesa.
"Come come? È bellissima la mia macchinina" Dico convinta.
"Nooooo"
Mi porto una mano al petto "non apprezzano la mia arte, zio John diglielo che è bellissima"
"Te la faccio io una bellissima macchina" gli fa un disegno molto più brutto del mio e il bambino gli dice che è brutto.
"Facci vedere come si fa allora" prende la matita e fa dei cerchi impugnando la matita con tutta la mano.
"Ecco questo è bellissimo" Dice convinto.
"Leonardo Da Vinci" Dico cercando di non ridere "è bellissimo"
"Chi è Leonardo da Pinci?" Dice il bambino confuso.
"Da Vinci è uno dei più grandi artisti mai esistiti" Dico sorridendo al bambino "i suoi dipinti e i suoi quadri sono in chiese e nelle più grandi gallerie artistiche, era il pittore perfetto, la mano di un vero maestro"
"Lo conosci?" Dice curioso.
"È morto piccolo mio tanto tempo fa, ma sarebbe stato un onore immenso conoscere un così grande artista" Dico sinceramente.
Con la coda dell'occhio vedo qualcosa fuori dalla finestra.
"Daniel alzati" Dico seria, obbedisce confuso, mi metto in ginocchio davanti a lui "ascoltami bene, ti ricordi la stanza che ti ho fatto vedere ieri?" Annuisce confuso "bene vacci, vai lì e non uscire finché non vengo a prenderti hai capito?" Annuisce spaventato "Corri tesoro vengo io a prenderti vai!"
Corre fuori e fischio, Rox corre da me "proteggilo, sai già cosa fare"
Abbaia e corre dietro al bambino.
"Papà alzati" Dico seria "Hana mostragli la strada"
"Segua le luci verdi signore si sbrighi" Dice velocemente, mio padre obbedisce confuso.
Estraggo la pistola "siamo alla resa dei conti" mi siedo su una poltrona accavallando le gambe, John si rilassa.
"Era ora che tornasse, sistemeremo i conti"
Mi lecco le labbra sensualmente "Hana?"
"È al sicuro" Dice seria.
"Perfetto, bocca chiusa ora, non fare accedere nessuno che non sia io"
"Sissignora"
Guardo Kyle e gli sorrido "hai una pistola?"
Annuisce "si"
"Non estrarla, per nessuna ragione al mondo" Dico seria.
Mi guarda sorpreso "Cosa?"
La porta si apre sbattendo e io ghigno beffarda "ciao" Dico sorridendo.
"Ella Parker" l'uomo sulla porta si lecca le labbra, sorrido e mi alzo.
"Io e te abbiamo un conto in sospeso" Dico guardandolo divertita.
"Principessina sono così felice che tu sia tornata" Dice beffardo "finalmente la mia donna preferita"
Lo guardo assassina "Non credi sia azzardato venire in casa mia?" Dico alzando un sopracciglio.
Metto le mani in tasca e nascondo il mio angelo schiacciando un pulsante, si illumina e sorrido beffarda.
"Gli è bastato darti una pistola in mano e sei diventato così spavaldo Papi" Dico ghignando "vedo delle rughe sulla tua fronte, stai forse invecchiando?"
"Sta zitta santarellina" Dice serio.
"Oh ti stai scaldando papi? Sai se ricordo bene tu mi devi sessantamila dollari" Dico sensualmente avvicinandomi a lui, mi punta una pistola con la mano tremante.
"Non avvicinarti" Dice serio.
"Stai tremando" Dico beffarda "hai paura?"
"Se ti avvicini ancora ti sparo" Dice minaccioso.
Estraggo la mia pistola e lo guardo assassina "Sai Papi, sei sempre stato una palla al piede, dovevo eliminarti un anno fa, ma ho deciso di graziarti dandoti due mesi per ridarmi i miei soldi, ma ora il tempo è finito" Dico seria.
Gli afferro un polso e lo stringo, geme cercando di liberarsi e lasciando cadere la pistola, stringo il polso finché non sento crac.
Ghigno divertita "Ops" Dico al suo orecchio "resta a terra da bravo" lo spingo a terra e prendo la sua pistola, le punto entrambe Agli uomini che erano con lui e sorrido "vorrei un colloquio con il vostro capo per favore" Dico ghignando.
"Tu vuoi venire con noi?" Dice sorpreso.
"Perspicace wow" Dico sorridendo divertita.
"Vieni" li seguo a sparo ad una gamba di papi.
"Tu non vieni caro?" Dico beffarda.
"Maledetta!" Si tiene la gamba gemendo e seguo gli uomini che lo prendono.
"Oh una domanda" si fermano tutti "il vostro collega, non viene?" Dico indicando Kyle.
"Di cosa parli?" Dice uno di loro confuso, un'altro sussulta guardandomi male.
"Ohhh capisco errore mio"
Quello che mi ha guardato male lancia un'occhiata a Kyle che mi guarda scioccato, sorrido beffarda.
"Io lo prenderei per andare sul sicuro sai" Dico sottovoce al capo.
Esco mentre tutto mi guardano sorpresi "non toccarmi" Dico seria a Kyle appena lo buttano in macchina accanto a me, mi lecco le labbra guardando davanti a me.
John mi guarda dalla finestra e alzo un dito, annuisce e sorride.
Gli mando un bacio, partiamo e guardo davanti a me annoiata, accanto a me c'è Kyle e dall'altra parte l'uomo che gli ha lanciano un'occhiata prima.
Mi schiarisco la voce "posso chiedervi una cosa?" Dico sporgendomi in avanti.
"Parla"
"Andiamo sempre nello stesso posto?" Dico confusa.
"Lo conosci bene" Dice quello al volante "per farti stare a tuo agio"
"Molto gentili grazie, mi era mancato quel posto" Dico divertita.
"È vero che sei masochista?" Dice quello nel posto accanto al posto di guida.
"Chi ti ha detto questo?" Dico alzando un sopracciglio.
"Una persona" Dice vago.
"Owen?" Dico divertita, annuisce e scoppio a ridere "il caro Owen...mi ha rapita così tante volte che non ricordo più neanche il numero, era sempre la solita prassi, lo facevo eccitare, lui mi ammanettava, mi chiudeva in una stanza, ci prendevamo in giro, faceva lo stronzo e poi mi frustava, non che io mi ribellassi sinceramente però a differenza sua io non mi eccitavo anche se gli ho proposto diverse volte di scopare con me" Dico pensandoci "era sexy ma non abbastanza per....avete capito"
"Allora non siete mai andati a letto assieme" Dice confuso.
"No, perché voleva? Cazzo dovevo aspettare ad ucciderlo" mormoro mordendomi l'unghia del pollice "ci sono anche passata sopra con la macchina...."
"Che cattiva" Dice quello alla guida.
"Mi hanno chiuso in carcere un anno per colpa sua, ha deciso di farsi uccidere mentre due agenti dell'FBI erano nella mia macchina" faccio una smorfia "le sue solite manie protagonismo"
"Vi conoscevate bene?"
"Abbastanza da sapere che il suo gusto preferito è il pistacchio, che non si era mai drogato e che sua moglie lo aveva lasciato per un'altro, abbastanza da sapere che il suo libro preferito era Paolo e Francesca e abbastanza da avere la sua fotografia nel portafoglio"
Mi guardano tutti sorpresi "voi eravate.....?"
Li guardo confusa.
"Fidanzati?" Dice quello alla guida.
Scoppio a ridere "oh mio Dio no! Era solo sesso" Mi guardano sorpresi "ci siamo conosciuti da ragazzini, andavamo alle superiori insieme, una sera eravamo ubriachi, abbiamo fatto sesso e siamo diventati amanti, sua moglie non l'ha mai scoperto, poi mi rapì la prima volta e tutto finì, passò al nemico per così dire, così...." gonfio le guance per poi buttare fuori l'aria in uno sbuffo "ci stuzzicavamo e ci torturavamo a vicenda, ci amavamo e ci odiavamo, è sempre stato così tra noi, finché non mi pregò di ucciderlo e fui costretta a farlo, piansi per giorni e...poi mi rinchiusero in prigione perciò...i ricordi mi assalirono e diventai fredda e aggressiva, ho una schiera di ragazze che se solo chiedessi combatterebbero al mio fianco ammazzando chiunque io voglia"
Il mio cellulare squilla e rispondo.
"Qui Ella Parker"
'Ella!'
"Zoe?" Dico seria
'Le amiche della Barbie sono morte ma non sono stata io' Dice agitata.
"Okay Zoe ti credo, calmati, respira okay?" Dico seria.
'C'è un assassina qui dentro, abbiamo paura Ella'
"Paura? Paura di cosa? Di una puttana che ha ucciso le due barbie? Andiamo sorella che cazzo ti ho insegnato in un anno niente?"
'Ella....' Dice piangendo.
"Zoe ascoltami bene, se lì dentro c'è un assassina lo scoprirai, guarda i suoi occhi ti ho insegnato a vedere chi ha un istinto omicida" Dico seria "osserva bene durante il pranzo, chi le ha uccise avrà un'aria spavalda ma allo stesso tempo cercherà di essere invisibile, hai capito bene?"
'S...si va bene' Dice dolcemente.
"Andiamo puttanella non vorrai farti mettere i piedi in testa da un inutile troietta" Dico divertita "mostrale chi sei, tira fuori le palle, sei donna Nessuno può schiacciarti"
'Va bene capo' Dice convinta.
Sorrido fiera "alza la testa soldato e tira fuori quelle unghie dire che hai, è ora di fare fuori qualcuno"
'Si capo'
"Cinque minuti terminati baby"
'I migliori che potessi spendere' sorrido.
"Verrò da te presto resisti" Dico sorridendo.
'Ti aspetto'
La chiamata salta e rimetto il cellulare in tasca.
"È morto qualcuno?"
"Due ragazze in prigione"
"Le conoscevi?"
"Io ero il capo conoscevo tutti"
"Chi erano?"
"Seguivano il capo che c'era prima di me e che è morto misteriosamente, hanno provato a riprendere il potere ma a quanto pare sono state uccise da qualcuno"
"Uccidere in prigione a cosa serve?" Dice confuso.
"Istinto di sopravvivenza, ti conviene acquistare la simpatia di tutti o vieni ucciso non è facile sopravvivere lì dentro, soprattutto se siete tutte donne"
Guardo avanti e arriviamo alla villa, scendiamo ed entriamo.
Mi stiracchio guardandomi intorno.
"Di sopra o sotto?" Dico guardando gli uomini.
"Sai la strada" Dice quello che era alla guida.
"Una domanda, c'è ancora Isak?" Dico confusa.
"Si" Dice sorpreso.
"Oh è ancora vivo allora, mi ha aiutata a scappare l'ultima volta sai?" Dico sorridendo divertita "carino"
Scendo di sotto lasciandoli scioccati "portali nella stanza"
L'uomo che ha scambiato un'occhiata con Kyle ci fa strada.
"Qui dentro" Dice aprendo una porta.
Entriamo e mi stiracchio di nuovo, mi siedo a terra tranquilla ed estraggo una pallina rimbalzina, la faccio rimbalzare sul muro opposto e poi sulla telecamera.
"Ma guarda che sbadata di nuovo" Dico divertita.
"Ella?" Kyle mi guarda serio, alzo un sopracciglio e guardo vetro.
"Questa stanza...è la stessa in cui rinchiusero me e Sophia" Dico guardando lo specchio "una dolce ragazza al di là di quel vetro mi disse che ero un angelo seppure la mia anima fosse macchiata di nero, Owen la terrorizzò, quando mi frustò lei era lì davanti era terrorizzata mala sua paura lo fece smettere, sembrava soffrire capendo i sentimenti di quella dolce ragazza, era così bella...i capelli erano biondi e il viso era dolce e gentile, la feci riposare mentre la mia schiena sanguinava"
Mi guarda dolcemente "Dov'è lei?"
"Non lo so...mi avete chiusa in prigione, non ho idea di dove sia ora, ma spero con tutto il cuore che stia bene" Dico gentilmente "spero che nessuno le abbia fatto del male"
Sento un colpo sul vetro unidirezionale.
Mi alzo sorpresa e mi avvicino, mi metto in modo da poter guardare attraverso e sorrido "sei qui" Dico gentilmente, metto una mano sul vetro e lei la mette sulla mia.
Sento dei passi fuori dalla stanza, la porta si apre di scatto "Parker?" Guardo l'uomo sulla porta.
"Isak!" Dico sorpresa, sorrido e gli stringo la mano "che bello vederti wow"
"Sei uno schiaffo Parker davvero" Dice sorridendo.
"Togliti Isak" un uomo dietro di lui lo fa sussultare, si sposta e vedo l'uomo davanti a me.
"Lei deve essere il capo" Dico divertita.
"Perspicace Signorina Parker spero che i miei uomini siano stati gentili con lei" Dice finendosi amichevole.
"Un accoglienza un po' fredda in realtà" Dico divertita "mi aspettavo tè caldo e pasticcini"
"Mi dispiace mi assicurerò che la prossima volta le venga riservato un trattamento migliore"
"Se ci sarà una prossima volta, so che hai fatto uccidere un mio caro amico, Claude Villain"
"Si beh era inutile" Dice stringendosi nelle spalle.
"Era anziano" Dico alzando un sopracciglio "Dov'è finito il codice d'onore?"
"È sparito tempo fa" Dice serio, metto la mano in tasca e mi guarda attento mostrando la pistola sotto la giacca.
"È una minaccia quella?" Dico divertita.
"Puoi prenderla come tale" Kyle si avvicina a me e allungo un braccio fermandolo.
"Tyler caro non preoccuparti" Dico inventandomi un nome a caso.
"Ella?" Dice confuso.
"È il nostro testa a testa finale" Dico sorridendo divertita.
"So che sei stata i prigione" Dice l'uomo davanti a me.
"Le notizie corrono in fretta, ho imparato tante cose lì dentro" Dico divertita.
"Immagino" Dice sorridendo.
"Ci sono tante assassine lì dentro, ho imparato qualche trucchetto" Dico facendo saltare in una mano una pallina dura.
"Quindi credi di potermi uccidere" Dice divertito.
"Io non credo, io so che ti ucciderò, potresti essere già morto senza accorgertene"
"Questo è ridicolo" Dice serio.
"Guarda dietro di te allora" si gira e gli sparo alla testa, cade a terra e faccio scrocchiare il collo "andiamo dal capo"
Saliamo di sopra "non era lui il capo?" Dice Kyle confuso.
"Mi sembra ovvio che non sia lui" Isak sorride divertito.
"Come hai capito che non facevo parte di questo gruppo" Dice divertito.
"Così come ho capito che lui non ne faceva parte" Dico indicando l'altro "ce l'avete scritto sulla faccia"
"Legge i volti" spiega Kyle serio.
"E tu stavi per farci scoprire" Dice l'altro.
Mi giro confusa guardandolo "affatto era un test, devo capire quando dicono la verità e quando mentono, non conoscevano Kyle, erano sinceri, per questo motivo ho capito come sono quando dicono la verità"
"Tu sei strana" Dice Isak.
"E tu un bastardo" Dico alzando un sopracciglio "Andiamo"
Faccio saltare la pallina nella mano destra, tengo l'altra mano in tasca e metto un auricolare nell'orecchio.
"Star" Dico sensualmente.
'Ciao baby'
"Sei in posizione?"
'Si lo vedo, è al secondo piano' Dice divertita.
"Brava bambolina dopo ti faccio un bel regalo"
'Non vedo l'ora'
Saliamo al secondo piano uccidendo cinque uomini, mi fermo davanti alla porta dello studio e do un calcio entrando.
"Ehilà grande capo" Dico divertita.
La ragazza è seduta su un divano e mi guarda sorpresa, un uomo si alza di scatto dalla scrivania.
"Sono tornata baby" Dico beffarda "e stavolta sarà l'ultima"
Gli punto una pistola mentre lui la punta verso di me.
Sorrido divertita "Ella Parker" Dice serio.
"Edward Feel" Dico con lo stesso tono.
"Sei una bastarda"
"E tu un maledetto assassino, hai quasi ucciso una ragazza per i tuoi sporchi giochetti" Dico seria.
"La figlia di Jones era solo una ragazzina inutile, gli ho fatto un favore eliminandola" Dice serio.
Sento l'istinto omicida assalirmi "sei disgustoso come puoi parlare in questo modo?" Dico schifata.
"Jones sapeva che le sarebbe accaduto qualcosa se avesse parlato"
"Lui non ha parlato" ringhio furiosa sparando alla sua mano, gli cade la pistola mentre si stringe la mano al petto, la ragazza si porta le mani alla bocca "sei solo un codardo che sta dentro la sua gabbia dorata, mandando fuori altro per fare quello che hai paura di fare tu stesso, la morte è una sorte troppo benevola con te, sei incriminato a vita, ti dichiaro in arresto, per tentato omicidio, incoraggiamento all'omicidio, stupro e violenze sessuali" Dico seria "hai il diritto di rimanere in silenzio, hai diritto ad un avvocato"
Kyle e Isak lo ammanettano, lo guardo freddamente e gli sparo alle gambe, urla di dolore cadendo a terra "questo è per Claude"
Guardo la ragazza e metto via la pistola, corro da lei.
"Stai bene?" Dico dolcemente prendendole il viso tra le mani.
"S...si" Dice spaventata "Mi dispiace"
Mi punta una pistola, mi accorgo che gli altri sono usciti tutti, alzo le mani indietreggiando "vacci piano piccola, abbassa la pistola" Dico dolcemente "so che hai paura ma abbassala"
"Hai ucciso Owen" Dice tremando.
"Tu sai cosa mi ha fatto l'hai visto" Dico guardandola negli occhi.
"Noi ci amavamo" Dice piangendo.
"Ti sbagli lui non sapeva amare"
"No! No non è vero, lui mi amava e tu l'hai ucciso" Dice alzandosi piano.
"Lui mi ha chiesto di farlo, ascoltami, lui era stanco di tutto questo"
"Bugiarda!!!!" Urla sparando con gli occhi chiusi, mi becca un braccio e ci metto una mano appoggiandomi al muro.
"Metti giù la pistola tesoro, non ti sto mentendo, stai commettendo un errore, ti stai facendo solo del male" Dico allungando la mano pulita verso di lei ignorando il dolore al braccio "so che hai paura, ma abbassala e ti garantirò una vita fuori di qui, ma abbassa la pistola"
"Ella!" Guardo Kyle sulla porta, la ragazza passa la pistola da me a lui e viceversa.
"Resta li Kyle, resta lì! Angelica guardami" Dico dolcemente, mi punta la pistola stringendo le labbra "tu non sei un assassina, non macchiarti le mani di sangue, non farlo, sei ancora in tempo Piccola, fallo per Owen, non sparare"
"Tu non sai niente di me!" Dice urlando seria.
"Una cosa la so" Dico dolcemente "ed è che sei l'unica che mi ha dato la speranza di poter essere chi non sono, sei l'unica qui dentro che guardandomi ha letto dentro di me"
"Cosa?"
"A quindici anni sono stata abbandonata da mio padre mentre mia madre si è suicidata, io e Owen eravamo a scuola insieme, io lo amavo proprio come lo ami tu ora" Dico dolcemente "qualche giorno dopo che fui scappata da qui lui mi portò una lettera, mi chiese di ucciderlo e mi rifiutai, non potevo farlo, non avrei mai potuto ucciderlo, glielo dissi ma lui si mise davanti alla mia macchina e mi puntò una pistola, mi obbligò a sparargli"
"Bugiarda" Sussurra piangendo "sei una Bugiarda!" Urla sparando ancora, il proiettile mi colpisce la spalla, urlo piegandomi in avanti.
"Basta sparare! Cristo che dolore!" Ringhio appoggiando la testa al muro, guardo in alto per poi chiudere gli occhi cercando di respirare piano.
"Jack...." mormoro dolcemente, guardo la Ragazzi senza abbassare il viso "se mi spari ora, lo rimpiangerai per sempre"
"Lo vendicherò"
"Ti sbagli" Dico debolmente "lui non ha mai voluto uccidere, si vergognerà di aver avuto un assassina al suo fianco, proprio come si sarebbe vergognato di me"
"Non è vero, lui ha ucciso tante persone per sopravvivere"
"Questa è una bugia" Dico debolmente, scivolo a sedere stringendo la mano sulla spalla per fermare il sangue che ormai cola a terra "lui non ha mai ucciso e questo lo rendeva incredibilmente attraente"
"Ha quasi ucciso te"
"Ma non l'ha mai fatto anche se avesse potuto" Dico gemendo ancora.
"Ella ti servono delle cure" Dice Kyle facendo un passo verso di me.
Lei gli punta la pistola e Isak lo trascina indietro.
"Angelica cosa fai?" Dice serio.
"Sei un traditore anche tu"
"Mi ricordi me" Dico debolmente "avevo paura, mi sentivo tradita, e sola, uccisi un uomo perché pensavo che chi mi voleva bene non mi avrebbe mai tradita quindi trovavo tutti bugiardi, quella notte il viso di quell'uomo mi tornò alla mente e per giorni non riuscì a dormire, non fare il mio stesso errore Angelica, se ora lo uccidi te ne pentirai per il resto della vita"
"Ella" Kyle mi guarda preoccupato.
Chiudo gli occhi mentre Angelica sposta l'arma da Isak a me "vuoi uccidermi Angelica? Allora fallo, coraggio, premi quel maledetto grilletto, poi però vivrai con il mio sangue con le mani e con la consapevolezza che Owen sarebbe deluso da te" Dico senza aprire gli occhi.
Sta piangendo e lo percepisco dal suo singhiozzare.
"Devo vendicarlo" Dice piangendo.
"No...non devi Angelica, lui voleva morire" Dice Isak debolmente "ero il suo migliore amico no? Ha parlato con me Angelica, non sta mentendo"
"Angelica per favore" Dice Kyle preoccupato "sta perdendo troppo sangue"
La guardo lentamente "Angelica" mormoro dolcemente, mi alzo piano e mi mi avvicino a lei.
"Non avvicinarti" Dice spaventata, la ignoro e mi avvicino a lei ancora "ho detto Non avvicinarti"
Spara colpendomi l'altra spalla, trattengo il dolore, spara ancora ma ha finito le munizioni, la tiro a me abbracciandola "non sei sola" sussurro al suo orecchio "non sei sola"
Piange sul mio petto stringendomi forte, la tengo stretta nonostante mi giro la testa per il troppo sangue perso.
"Mi dispiace non volevo sparare scusami" Dice piangendo, sorrido appena mettendo l'altra mano tra i suoi capelli.
"Va tutto bene Angelica non piangere" Dico dolcemente "vai con loro okay?"
Annuisce e Isak corre da lei stringendola tra le braccia, barcollo "Ella" Kyle mi sostiene e svengo tra le sue braccia.

Sono tornata BabyWhere stories live. Discover now