Sei la mia rovina 4

Capitolo 23

Io e Jace, secondo un messaggio di mio fratello, nel vederci nella piazza centrale della nostra città.

Approfittiamo, dell'attesa nel passare ancora del tempo insieme.

"Quindi, la seconda guerra mondiale..."
Ero pronta a fargli delle domande sull'argomento di storia, della sua tesina.

Lui quasi quasi si secca, ma io lo faccio per lui, voglio che faccia il culo a tutti durante l'esame e mostri a tutti che non è il cattivo ragazzo, quanto stupido, ma dentro di se nasconde una persona di cui pochi sanno l'esistenza.

Beh, non starà ripetendo storia, ma è bravo comunque.

"Jace ho capito che non puoi resistere alle mie labbra, però gli esami si avvicinano e tu devi..."
Sbuffo interiormente.

Dovrei, ma ripeto, dovrei, farlo smettere e invece.

Lo guardo negli occhi e lo vedo sorridere, quel sorriso sbarazzino e con un velo di malizia.

È anche vero che non posso dargli torto, sono sedute sopra di lui, però.

Ma chi voglio prendere in giro!
O mi bacia, o ripete storia o facciamo l'amore, per me va bene, anzi benissimo.

"Che sei carina quando metti il broncio"
Tocca col dito le mie labbra strette, in una espressione, poco sensuale, per niente direi.

"Uffa però!
Io volevo aiutarti e tu mi distrai, non è giusto"
Mi lamento, toccandogli la maglia blu.

"In realtà è il mio fascino a distrarti"
Che scemo!
Ma un ragazzo più modesto no?

"Già, su questo non si può mentire"
Almeno lo faccio contento, però è la verità.

"Grace!"
Riconosco, anche se da tanto che non la sento, quella voce.

Scendo velocemente dalle gambe del mio ragazzo e vado ad abbracciarla.

"Stupidina, mi sei mancata tantissimo!"
Dice, con il suo viso praticamente coperto dai miei capelli.

"Anche tu, tantissimo.
Meglio se parliamo subito"
Ci stringiamo ancor di più, tramite il nostro braccetto.

"Bene, vecchi.
Andate a parlare di calcio, che le due pazze qui, devono recuperare tempo"

Gli urlo come un'isterica.

I due miei uomini, mi sorridono ed arresi si adeguano alle mie regole.

Scusate, volevo farlo più lungo il capitolo, ma domani ho un compito e voglio dare il massimo.
Quindi vedrò di farmi valere domani.

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