Capitolo 24

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Decidiamo di allontanarci, fino ad arrivare quasi alla fine del parco.

Ci guardiamo intorno, continuando a ridere dopo aver preso in giro i nostri uomini rimasti lì a fissarci come dei cani bastonati, a dover subire i nostri ordini in silenzio.

"Vedo che stai meglio"
Commenta, dopo avermi dato una veloce occhiata da capo a piede, mentre ci sediamo su una panchina di cemento.

"Adesso si"
Rispondo obbiettivamente, sorride, sicuramente felice alla notizia.

"Milly, per favore fammi liberare e poi puoi picchiarmi, prendermi in giro o non rivolgermi più la parola, lo capirò.
Anche perché, tutto questo è nato a causa mia"
Un leggero senso di colpa, ritorna in me, con l'intento di predominare su mio questo senso di coraggio.

Ma lo scaccio via con un sospiro.

"Sicuramente saprai che sono stata fidanzata, per qualche giorno con Fred.
Ti chiedo questo, di non considerarlo un mostro perché non lo è, mi ha salvata, stavo morendo dentro, iniziavo ad odiare tutto e tutti, odiavo anche vivere e poi Fred è piombato con quella sua malizia, quel suo amore per il proibito e con un modo tutto suo di vivere e di non mollare mai.
Mi ha preso con se e fatto come un miracolo"
Ne parlo quasi fossi innamorata di lui,  in realtà me lo ricorderò sempre per avermi aiutata.

Diciamo che di ricordi negativi su di lui ce ne sono abbastanza, non voglio ricordarmi anche questa.

Sennò anche quel poco di stima che si è costruito, non morirà.

"E questo sarebbe lo stesso Fred, della nostra scuola?"
Domanda stranita, da un comportamento non consono al ragazzo che tutti, credono di conoscere.

Il punto è questo, pensano davvero di conoscere una persona, quando forse sanno il dieci percento di loro.

"Si, tranquilla.
Tornando a noi, ecco, anche se a modo suo mi faceva felice, non ero quella di sempre e così ho iniziato a chiudermi in me stessa, a voler allontanare qualsiasi voglia che si poteva minimamente avvicinare alla gioia ed all'amore, perché temevo in un'altra sofferenza e non potevo permetterlo"
Spiego tutto ciò che mi ha tormentato in quel periodo, troppo buio, dove non potevo neanche capire cosa stava accadendo intorno a me e soprattutto chi stavo perdendo.

"È naturale, sai, a quel coglione di Jace gli ho fatto sputare tutto e posso comprendere le tue motivazioni.
Insomma se Luca arrivasse da me per dirmi quel genere di cose, beh, ovvio che lo picchierei e senza dubbi starei male"
Io non avrei mai trovato il coraggio di picchiarlo.

Penso alle differenze che ci sono tra me e lei, che mio fratello, almeno spero, non farà mai una cazzata di quel genere.

Ma penso anche alla gioia, nel sapere che la loro amicizia vada avanti.

"Fattelo dire, Jace è proprio un deficiente, è stato di merda per non so quanti giorni, ma voleva fare troppo il duro quindi, il signorino non si è fatto vedere per giorni.
Non che tu abbia fatto diversamente"
Ha quel senso di ironia che non mi dispiace affatto.

"E poi, insomma, il mio uomo ha deciso di riprendermi ed eccoci qui"
Concludo alzando le spalle, cosa posso farci se Jace mi ama così.

"E tu vorresti farmi credere che non sia successo niente, da quando vi siete rivisti?"
La Milly che conosco io, è tornata quella di sempre.

Iniziando a darmi spallate e con quello sguardo pieno di malizia ed una voglia di prendermi in giro.
Rispondo alla sua domanda, con un no.

"Hai visto i monellini!"

"Ma perché, vorresti dirmi che tu e Luca ancora niente?"
Vediamo se fa ancora la spiritosa.

Diventa pallida e in pochissimi secondi le sue guance si tingono di un rosso vivo.

Che persiste.

"Perché non torniamo dagli altri?"
Quindi è come penso io!

"Milly!!"


Sei la mia rovina 4Where stories live. Discover now