Sei la mia rovina 4

Capitolo 45

Sbuffo, ignorando la sua presenza, completamente inutile per me.

Poso le chiavi sul tavolino.

"Fred evapora.
Tu non dovresti neanche essere qui"
Dico, esaminando la sua postura seria e quelle sue braccia incrociate.

"Grace alla fine ha scelto te"
Sussurra.

Ma non percepisco alcuna nota di dispiacere, rabbia o rancore.

Strano.

Non me lo sarei mai aspettato.

"Veramente?
Sai tra il trasloco a casa sua, il nostro viaggio in Australia e tutto il resto non me ne ero accorto"
Adoro fargli salire la gelosia fin sopra il cervello.

Immaginarsi tutte quelle cose che poteva fare con lei, ma farà solamente con me!
Perché lei ama me!

Di queste piccole cose, posso goderne a pieno.

"Io sto parlando seriamente.
Voglio sapere se con lei sei serio"
Ok, non sto capendo nulla.

Il vecchio Fred non avrebbe perso neanche un secondo per rovinarmi la giornata.

Questa persona, anche gli assomiglia molto, non è lui.

Non è il Fred che io e tutti conoscono.

Corrugo lo sguardo, mi avvicino a lui.

"Avanti parla"
Lo incinto, non solo perché voglio arrivare al punto, ma anche per capire cosa sta pensando.

Quale può essere la sua prossima mossa e svolta.

Non mi piace e mai lo sarà.

"Ho fatto una promessa a Grace, di restare bene anche se, fosse successo qualcosa tra di noi"
Deglutisce più volte, quindi, magari è un argomento che non vorrebbe esporre oppure è un concetto che non riesce ad accettare.

Inoltre, gira sempre un braccialetto intorno al polso.
Non riesce a distogliere l'attenzione da quel coso.

Mi chiedo ancora, cosa mi attiri così tanto nel suo discorso.
Da non buttarlo fuori o bloccargli la crescita con le mani e con le parole.

"Sono serio, non riesco ancora a capire che sentimenti provo per lei"
Questo è troppo.

Forse non ha ben chiaro che io sono il suo fidanzato e determinate cose, non dovrebbe neanche pensarle.

Già è tanto il mio, quasi permesso, nel fargli pensare come rovinare la mia relazione.

"Frena con le parole!
Ricordarti chi sono io per Grace!"
Ribadisco con tono fermo.

"Me ne frego e lo sai.
Dicevo, nonostante tutto.
Io voglio mantenere la parola data"

Dove vuole a parare?

"Fred tu sei solo pazzo"
Commento, senza muovermi.

"Sicuramente.
Ma ancora non ho finito.
Voglio avere la certezza di non lasciarla nelle mani sbagliate.
Deve essere felice!"
Dice infine.

Rido, è completamente fuori di testa.

Insomma sta parlando la stessa persona che l'ha fatta piangere innumerevoli volte, è riuscito a farla trasferire e l'ha trascinata in un oblio incredibile.

Anche io ho fatto i miei errori, ma non li farò più.

"Credimi, se piange, anche solo per errore.
Ti do il permesso di farmi fuori"
Mi avvicino.

Alziamo le nostre mani e batterle in un sonoro batti cinque.

GRACE'S POV.

'Quindi se sarà maschio lo volete chiamare Davide, se è femmina Cheryl'
Chiedo, mentre vedo attraverso lo schermo del pc, Nicole fra le braccia di Michael.

'No!
Se è femminuccia, come dice il papà si chiamerà Stella'
Non riescono mai a mettersi d'accordo.

Trenta minuti di video chiamata, e non riescono a decidere quale nome scegliere.

'Allora se è maschio lo chiamiamo Angelo!
Mentre si sentono le loro voci che litigano.

Mi allontano per prendere un bicchiere d'acqua.

Entrata in cucina, sul tavolo c'è: il computer di Luca, tre agende enormi e le loro giacche.

Dico al plurale perché con mio fratello c'è anche Marco.

Sono entrati in casa, hanno salutato, mangiato qualcosa al volo e da allora parlano di numeri, conti.

Io non ce la farei, dopo un'oretta, ma neanche.
Avrei un esaurimento nervoso!

Loro invece non si fermano un attimo.

Sono delle macchine da combattimento.

"Grace ma che cos'è tutto questo chiasso?"
Luca dopo tanto tempo apre bocca.

"Nicole e Michael che litigano per il nome del bambino.
Scusate chiudo la porta, così non vi disturbo più.
Buon lavoro!"

Mi avvicino ad entrambi e bacio la guancia dell'uno e poi dell'altro.

"Grazie"
Ridacchia Marco.

Torno in camera e come sospettavo, nessuno dei due si è accorto della mia assenza.

Però son carini.

Chissà che cosa poteva succedere tra me e Jace.

Lasciamo perdere.

"Ragazzi!
Ma se lo decidiamo insieme?
O anche solo voi due, basta che vi ascoltate.
Per favore"