Capitolo quattordici.

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Toccami ancora, si, guarda, si guardami, con quel tuo sguardo gelato, intonato con le lenzuola fredde di questo enorme letto.
Così, accarezzami, sorridimi, vivimi e amami.
No dai, non fare così, non scendere giù, lo sai che mi fai impazzire quando mi tocchi i fianchi, con quei polpastrelli massicci ma delicati.
No dai, non stringere, lo sai l'effetto che mi fai, pazzia assoluta, euforia.
Sei mio vero ? Ma si, non ho più insicurezze ormai, sono tua moglie adesso no ? Sei il mio tutto, ora, non è vero ?
Mhh, non mi guardare così, con quel labbro che tu mordicchi, poi ti lamenti quando lo faccio io, dici che ti provoco in un modo che non ho idea, ma invece ce l'ho, sennò non lo farei, non credi ?
Oh sì...mi son mancati i tuoi baci, non so bene perché, eppure me li dai sempre, sei sempre con me, perché mi mancano ? Forse ti amo troppo.
Ehi...ma che fai ? Perché la stretta sui miei fianchi non è più travolgente, ma mi stai facendo male.
Lu, i tuoi occhi sono rossi, ma tutti rossi, perché mi stringi forte, mi fai male; Lu, fermo, così mi uccidi. I canini, toglili dai, che hai sul collo ? Sono delle strisce, hai qualcosa Lu ?
Mi fai male...ma, aspetta, fermo, non guardare la, se mordi in quel punto rischi di uccidermi, Lu, fermo, fermo...no !

Scatto immediatamente; ho il fiatone e sono tutta sudata, specialmente la fronte, non parliamo dei capelli.
Che ore sono ?! Le 05.00 ?! Oddio, ma è prestissimo.

Mi tocca alzarmi e farmi subito una doccia, o un bagno, può essere che mi rilasso e mi addormento in vasca.

La riempio e vado giù.

Che sogno bizzarro, bello quanto brutto; mi sentivo come se...non fosse mai successo niente, sembrava strano che sentissi tutta quella mancanza di lui.
Già, eppure è questa la realtà.

Purtroppo proprio per via di questa suddetta realtà, anche il mio inconscio mi manda segnali di instabilità, dopo questa nuova meravigliosa notizia, usando tutto il sarcasmo di cui dispongo, anche i miei sogni vanno in tilt.

Ieri ho sognato mia madre in quello stato che sculacciava mio fratello, con una strana mise da bebè dei cartoni animati, con tanto di cuffietta.
Il problema avviene quando poi lo cucina in un brodo speciale, a detta sua.

Non posso far a meno di massaggiarmi le tempie.

Gli inferi sono ufficialmente in quarantena, tutti i nobili abitanti nel Castello sono accorsi al di fuori, sulla Terra, dove hanno proprietà in cui sostare.

Le porte sono ufficialmente chiuse, i gironi in pausa, ogni demone deve essere tenuto sotto controllo, perciò le anime avranno qualche tempo di riposo, meglio per loro no ?

Questo è l'unico allarme rosso per il quale le anime umane possono smettere di soffrire e meditare sui loro peccati da vivi, menomale Lucifero insieme alle sue numerosissime conoscenze esoteriche, aveva già creato un sigillo che, pronunciando delle semplici parole inventate da lui, come se un codice, questo si attivasse e frizzasse tutte le anime, che nel mentre dovrebbero pregare e invocare aiuto.

-...perché mi avete chiamata ?-

-Non si sveglia, ed è completamente nuda nella vasca, ho provato a bussare, ma proprio non vuole saperne e non posso guardare.- Sento Belial, lontano.

-E dov'è quello scansafatiche del padre ?!-

-Impegnato...-

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora