21 - So You Wanna Start A War

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"Non c'è veramente neanche una macchia!" Sbuffo continuando ad ispezionare il prato tenendo le mani dietro la schiena.
"Tranquillo, ce ne saranno tra poco" una voce ridacchia alle mie spalle facendomi trasalire.
Cerco di nascondere il mio panico sostituendolo con un ghigno e mi giro verso la fonte della voce.
"Megan, quanto tempo" porgo leggermente il busto verso di lei prendendogli la mano e lasciando un bacio sul dorso.
"Piacere di rivederti" sorride lei facendo una riverenza.
Alle sue spalle riconosco nella folla Maria Antonia, Ramon, Lydia -la ragazza dalle lunghe gambe favolose- e Ryan, tutti mi guardano seri, offesi, e io non posso che non esserne felice.
"Devo dire che non sei venuta da sola" annuisco con ammirazione.
"Devo dire che non hai perso l'ironia"
"È una cosa di famiglia" sento mia madre alla mia destra sorridere.
"A cosa dobbiamo questa visita?" Brandon mi affianca alla mia sinistra e Megan sorride con fare inquietante.
"Ah, che bello, i Larracuente insieme davanti a me... Ma sembra manchi qualcuno"
Da dietro la folla arrivano due persone e due bambine, con i polsi legati.
"Cosa ti hanno fatto loro?" Faccio un passo in avanti con furia e una pistola viene caricata.
"Oh, niente, è solo un'assicurazione" Megan scrolla le spalle.
Cole è a testa bassa con Claire al suo fianco, ai loro piedi terrorizzati ci sono Alexander e Lily.
Per me, Cole possono anche tenerselo, ma Claire è troppo buona per una morte come questa, e per quanto odi i bambini, ho imparato a vivere con quelle due piccole pesti.
"Un passo in più e sparo" minaccia Megan caricando la sua pistola e puntandola alla testa di Lily.
"Prova" punto la mia pistola alla sua testa.
Con la coda dell'occhio vedo il suo dito avvicinarsi al grilletto in contemporanea muovo il mio.
Due colpi rompono il silenzio, mia madre ha dato un calcio al braccio di Megan facendole cadere di mano la pistola e indirizzando il colpo ad uno dei suoi uomini.
Brandon ha deviato il proiettile della mia pistola alle spalle di Megan nella gamba di Bryan.
"Avete appena dichiarato guerra" dirigna Megan.
"Hai dichiarato guerra quando hai messo piede su questo suolo" carico la mia pistola dando le spalle ai suoi occhi azzurri ghiaccio e avvicinandomi a Ian.
"Proponi qualcosa" borbotto guardando Megan da lontano avvicinarsi al suo piccolo esercito.
"Sono tanti -Ian si morde il labbro inferiore- ma noi siamo di più" ghigna caricando la sua pistola.
"Qualcuno si occupi dei due bambini e di Claire, Cole si arrangi -prendo un coltello dalla manica e mi giro lanciandolo senza prendere mira e beccando uno dei uomini di Megan nel collo-Nessuno di noi morirà"

Brandon e mia mamma stanno lottando uno alle spalle dell'altro difendendosi a vicenda, lui la alza facendo si che lei possa tirare un calcio in faccia ad uno dei Teschi.
Sembra che facciano questo da tanto.
"Giù!" Ian mi tira alle sue spalle colpendo con un shuriken un uomo e io evito che qualcuno ci venga addosso.
Sparo al braccio di una ragazza che si stava avvicinando a Cameron con l'espressione giusto un po' arrabbiata e Candice la finisce spezzandole il collo.
Vedendo tutti lottare per un momento mi sento in colpa, siamo assassini, uccidiamo gente, ma cerco di togliere questo pensiero dalla mia testa. Dopo aver sparato a Charlotte mi sembra di avere solo rabbia in corpo.
Non sembrano più finire, e non riesco più a vedere Megan.
"Dov'è Megan?"
"La sta seguendo Dylan" Ian fa un cenno con il capo verso i boschi dove vedo la chioma troppo cresciuta di Dylan addentrarsi tra i cespugli. Oltre che ai capelli dovrebbe tagliarsi anche la barba.
Subito corro dietro a lui nel tentativo di tirarlo fuori da lì il prima possibile.
Sarò io ad affrontare Megan.
Lo fermo giusto in tempo mettendo una mano sulla sua spalla, non ho bisogno di parole che lui mi guarda facendomi capire di stare attento.
Gli annuisco solo continuando la mia lenta camminata verso Megan accasciata poco più in là.
"Si nasconde dalla propria famiglia per non farsi vedere vulnerabile?" Mi appoggio al tronco di una quercia osservandola davanti a me tener la mano sul busto grondante di sangue.
"Ah che peccato, avrei voluto che quel proiettile fosse uscito dalla mia pistola" sospiro.
Non risponde distogliendo lo sguardo.
"Dimmi, perché questo odio verso di me? -Poggio la mia pistola vicino ai suoi piedi- Non sono stato io a cominciare"
"Hai tradito la nostra famiglia, meriti la morte -mi guarda in cagnesco- così come Larracuente ha ucciso Barbara"
"Veramente io non ho tradito nessuno -scrollo le spalle- forse stai parlando di Theo"
"Sei così infantile" fa una smorfia roteando gli occhi al cielo.
"Non credo, io mi ritengo astuto -io non sono Theo, quindi non è contro di me che fa la guerra, la fa contro una persona che non esiste- Cosa diranno i tuoi genitori quando scopriranno cosa hai architettato?"
Mi abbasso alla sua altezza spostandole i capelli dal viso ma lei si ritrae al mio tocco: "Figlio di puttana" sussurra stringendo i denti.
"Passiamo agli insulti perché sai che ho ragione? Papino ti toglierà il posto dal comando?"
Si alza cercando di aggrapparsi ad un ramo per allontanarsi da me, e glielo concedo. So già che tra poco mi ritroverò con una pistola puntata alla testa, ma non l'avrà vinta.
"È stato bello conoscerti, Theo" ghina lei appoggiandosi ad un albero.
"Anche per me, Hayley Williams"
Non ho il tempo di realizzare cosa stia succedendo quando sento qualcuno urlare il mio nome, uno sparo e poi il silenzio più assoluto.

Alle mie spalle c'è uno degli uomini di Megan con la pistola puntata verso di me fumante e una donna ai miei piedi.
Non ci penso due volte a tirare fuori un shuriken e piantarlo nella testa dell'uomo, poi uno dei coltelli preferiti di Ian che arriva dritto nel petto di Megan.

Bene, devo dire che è morta un po' di gente. Giusto un po'.

Vabbè
Amen.

Lily&Guns - The KingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora