Scusa ma la miglior difesa per me è l'attacco di panico

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"Raf!"
Aveva emesso uno sbuffo nel buio della stanza e con la mano aveva vagamente allontanato qualcosa che continuava a colpirgli la spalla. Dopo qualche secondo di recupero, la voce maschile aveva ricominciato a sussurrare e la stretta sulla spalla era diventata più salda. A quel punto, Raffaello aveva aperto gli occhi e si era voltato verso la fonte del rumore. I suoi occhi ci avevano messo qualche secondo ad abituarsi alla vista notturna, ma poi era riuscito ad inquadrare con precisione il viso di Luca. Aveva sbuffato più forte.
"Si può sapere cosa mi svegli a fare a quest'ora?"
"Pensavo fossi già sveglio" – aveva sussurrato quello squadrando il suo volto con preoccupazione – "borbottavi delle cose. Credo stessi avendo un incubo".
Raffaello si era messo a sedere sul materasso, poi aveva passato una mano sugli occhi. Aveva un vago ricordo di quello che stava sognando. Era così abituato agli incubi che ormai la sua psiche aveva anche smesso di farci caso.
"Sì,può essere. Sto bene"
Luca si era mosso ancora un po' fra le lenzuola e poi Raffaello se lo era trovato di nuovo ad un palmo di naso. "E' come quando eri appena arrivato" aveva sussurrato guardandosi attorno. Raffaello aveva emesso un suono strozzato.
"No,non è la stessa cosa"
Il più giovane non aveva fatto in tempo a rispondere che l'altro era schizzato fuori dalla camera,diretto in maniera fin troppo risoluta verso il giardino. Aveva afferrato una sigaretta e l'aveva accesa nella speranza che Luca non lo raggiungesse. Non voleva che si preoccupasse troppo della sua psiche ormai marcia. La sua vicinanza aveva curato tante ferite, ma non aveva potuto rimarginarle tutte e probabilmente non lo avrebbe fatto mai. Presto se ne sarebbe accorto e Raffaello onestamente non aveva idea di cosa sarebbe successo a quel punto. Nella migliore delle ipotesi avrebbero avuto qualche problema. Nella peggiore Luca lasciava la loro futura casa sbattendo la porta. Magari non sarebbero riusciti neppure ad arrivare alla convivenza. Lo divertiva abbastanza l'idea che avevano iniziato a convivere prima ancora di innamorarsi.

"Raf!"
Luca aveva avuto bisogno soltanto di qualche secondo di recupero prima di raggiungerlo in giardino, ovvio. Avrebbe dovuto saperlo. Aveva istintivamente alzato gli occhi al cielo e il più giovane gli aveva sorriso. "Sto bene, davvero. Capita"
"Lo so che capita. E' che questa cosa non mi lascia addosso una bella sensazione"
"Scusase ti ho spaventato" aveva detto a quel punto con un po' più di astio nella voce di quello che avrebbe voluto.

"Non mi hai spaventato. Cioè, sì,ma non nel senso che dici tu. Mi agita vederti impaurito da cose che non posso vedere"
"Non ci faccio neanche più caso"
"Non devi scappare per evitare di parlare con me, Raf"
"Lo so, lo so"
Luca gli aveva stretto le mani e dopo qualche secondo di immobilità totale, aveva iniziato a trascinare Raffaello verso di sè. "Torniamo a letto" aveva ripetuto a bassa voce, come se qualcuno potesse sentirli. Quello aveva opposto resistenza solo per i primi due secondi, poi si era lasciato trascinare attraverso le stanze fino a tornare sotto le coperte. Luca lo aveva abbracciato forte, poi gli aveva lasciato un bacio sulla testa.
"Smettila"
"Perché? Ti do fastidio?"
"Perché sei in una casa piena di telecamere"
"Lo so, cerco di non dimenticarmelo mai"
Raffaello aveva emesso uno sbuffo divertito, poi Luca gli aveva aggiustato il cuscino sotto la testa. "Su cos'era il sogno?"
"Te l'ho detto, sono così abituato che neppure lo so"
"Fuffy - "
"Okay, okay, riguardava mio padre. Ricordo questo"
"Mh"
I due avevano taciuto per qualche secondo, poi Luca aveva iniziato ad accarezzargli i capelli, come faceva tutte le volte che gli faceva compagnia mentre mangiava o quando voleva calmarlo. "Non devi incontrarlo se non vuoi. Non sei più un ragazzino, Fuffy"
"Dovrebbero dire la stessa cosa anche a te"
"Spiritoso. Dico sul serio"
"Anche io!"
"Con te non si può parlare seriamente"
"Dormi e basta, Nani, mh?"
Luca aveva sospirato spingendo via il cuscino che avrebbe dovuto mettere sotto la testa. Da quando dormivano insieme (sempre più o meno in incognito), Raffaello aveva scoperto che l'altro pretendeva due cuscini da usare per tutto tranne che per poggiarci la testa. Loaveva trovato estremamente strano ma, ancora, non c'era nulla di quel ragazzo che non fosse assurdo, dalla bellezza fino all'estrema immaturità e capacità di essere molesto.
"Vieni qui Fuffy,abbracciami, così dormi sicuro"
"Non ti abbraccerò davanti – beh sì, non qui"
"E dai!"
"Dormi una buona volta!"
Neanche aveva fatto in tempo a rilassarsi sotto le coperte che si era sentito stringere la mano da un'altra completamente gelida. Luca gli si era sensibilmente avvicinato.
"Così va bene?"
"Io- sì, va bene"

Con l'altra mano, Luca gli aveva accarezzato nuovamente il ciuffo disordinato di capelli.
"Lo hai letto quello che ti ho scritto sul mattone?"
"Sì che l'ho letto"
"Lo sai che lo penso?"
"Sì,lo so. Lo penso anche io. Tranne quando mi tocchi con quelle mani cadaveriche, là penso di odiarti e ti lancerei volentieri in un forno a legna"
"Buona notte anche a te, Fuffy"

Angolo autrice: ahm, saaalve. Dunque, non volevo arrivare A QUESTO ma Luca e Fuffy mi hanno costretta. Li shippo, che devo fare? E penso ci siano anche un sacco di prove schiaccianti a giustificare la mia ship quindi beccateve questa. C'è una seconda (e credo ultima) parte della fic che pubblicherò fra venerdí e sabato. Nel frattempo spero che vi piaccia e che non scateni reazioni del tipo "ommiodddio noo!!!" perché, sappiatelo, continuo a shipparli. Se le critiche sono sulla fic, beh sono accette sempre
Baci
Gab

Questo mi fa stare bene solo con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora