LE BIONDE SONO FALSE?

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In men che non si dica quindi era già arrivato al terzo anno. Cominciava a sentire il peso degli anni che passano, più che altro perché ormai aveva già superato i 20 senza ancora aver combinato nulla. Dopo un mese dall'inizio delle lezioni accadde però qualcosa di magico quasi.
Era un giorno come tanti altri, ma quella mattina il treno era in ritardo di parecchi minuti. Quando arrivò allo scambio per il tram si accorse che c'era molta gente che ancora aspettava e iniziò a sospettare ci fossero dei problemi. Sentiva persone intorno a lui dire che molto probabilmente la linea era deviata.

Marco in quel momento non pensò subito al fatto che sarebbe arrivato molto in ritardo, quanto piuttosto al dover a tutti i costi sfruttare quell'occasione. Infatti aveva ora la scusa per chiedere informazioni alla ragazza più bella che avesse trovato. Scelse attentamente e con cura, si guardò intorno ma non vide gran ché, cercava qualcosa di più.
Finché vide proprio al fondo della fermata dei biondi capelli. Si avvicinò pian piano e gradualmente mise a fuoco l'obiettivo.
Alla fine arrivò ad un passo da lei e le chiese se sapesse qualcosa sulla situazione. Con sua grandissima sorpresa la ragazza rispose cominciando a raccontargli tutta la sua avventurosa mattinata per arrivare fin lì. E gli chiese dove stesse andando, al ché Marco rispose nominando il nome della facoltà, alla quale, combinazione, anche lei si stava recando.

Non gli sembrava vero: stava parlando con una classica bionda occhi azzurri senza troppi problemi e lei stessa stimolava la continuazione della conversazione. Fecero poi il tragitto insieme parlando della scuola, delle materie, delle proprie ambizioni future. Per fortuna dovettero fare metà strada a piedi cosí ci fu piú tempo per parlare. Quando entrarono si salutarono molto semplicemente.

Era andata alla grande quella chiacchierata, ma non si erano neanche presentati e Marco non sapeva nulla di lei, né che orari facesse esattamente e si chiedeva se l'avrebbe mai rivista.
In quel periodo Marco aveva iniziato un tirocinio all'interno della facoltà e finiva spesso verso le sei del pomeriggio. Quel giorno incredibilmente quando uscì la vide, ma di sfuggita da lontano. Aveva però capito che anche lei usciva tardi il venerdì.

Passò una settimana in cui non fece altro che pensare a lei ma non la vide più. Rassegnato continuò la sua vita come prima.
Il venerdì seguente, due settimane dopo, per via di alcune faccende che doveva sbrigare per il tirocinio, uscí con mezz'ora di ritardo. Mentre percorreva la strada per andare al cancello si accorse che alla sua sinistra si era affiancata una ragazza. Subito gli sembrò molto bella, poi la guardò meglio una seconda volta e si accorse che era proprio lei, quella della fermata. Lei gli diede un'occhiata rapida, poi si fermò al cancello. Marco per temporeggiare chiamò sua madre. Durante la telefonata pensava a cosa avrebbe dovuto fare, in un certo senso si stava caricando, finché ad un certo punto prese coraggio, chiuse la chiamata e le andò in contro.
Lei lo vide arrivare e lo salutò già a qualche metro di distanza. La prima cosa che le disse fu

M - Ciao, ti ricordi? Ci siamo visti alla fermata... ma non ci siamo ancora presentati, Marco
L - Piacere, Laura

Sí, ci era riuscito. Per lui le presentazioni erano sempre state problematiche, ma era tutta la settimana che si preparava a raggiungere questo piccolo obiettivo appena l'avesse rivista.

Poi però non sapeva più come continuare, ma lei per fortuna aveva qualche idea e così cominciarono a parlare con quella stessa scioltezza che li aveva fatti conoscere. Parlarono della scuola, ma non solo. Se i corsi che frequentavano e i relativi orari erano molto diversi, ciò che li accomunava era qualcosa di molto più importante: la passione per la musica. Per Laura poi non era un semplice hobby, infatti frequentava sia l'università che il conservatorio. Erano giusto un po' in disaccordo sul genere preferito, ma lei aveva veramente qualcosa in più

M - come sarebbe, hai l'orecchio assoluto?
L - esatto, mi é stato riconosciuto fin da bambina
M - quindi io faccio una nota e te la indovini?
L - proprio così! Però talvolta é anche un problema, senti note in ogni dove

AL DI LÀ DEL CUORE (una storia vera, la mia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora