M - pronto?
C - ciao, sono Concetta
M - ah ciao
C - come va?
M - tutto bene
C - ti volevo chiedere se ti va di passare di qua a prendere qualcosa
M - ehm... quando?
C - anche domani se vuoi
M - c'è anche lei
C - ma certo, apposta ti chiamo. Me l'ha detto che vi siete incontrati l'altro giorno
M - sì, che coincidenza
C - dai allora ti aspettiamo
M - non so, vengo verso le 4?
C - va benissimoSi salutarono e il giorno dopo, puntuale, Marco arrivò davanti a casa sua. Salì le scale e a momenti cadeva per quanto era agitato. Arrivò alla porta che si aprì subito
C - ciao Marco, come stai?
M - eh, fa uno strano effetto, erano anni che non passavo di qui
C - già, prima che arrivi Virginia... Ti devo confessare una cosa: ho tenuto il tuo numero in rubrica perché speravo che prima o poi questo sarebbe successo, non puoi capire quanto sono feliceMarco sorrise
C - ti va un the freddo?
M - sì grazieDopo qualche minuto tornò a casa Virginia. Quando vide Marco restò per un attimo immobile
M - ciao
V - ciao... Che ci fai qui?
C - l'ho incrociato qui nei paraggi che stava tornando a casa così l'ho invitato a bere qualcosa
M - ma? Oh, sì sì vado via subito
C - no tranquillo stai tutto il tempo che vuoi, anzi ora vi lascio soli che devo andare a fare delle commissioni, a dopoLa madre di Virginia uscì.
Rimasero soli, in silenzio, nessuno dei due aveva il coraggio di rompere il ghiaccio e iniziare il discorso. In effetti c'era un po' di gelo, non si parlavano da anni e non avevano ancora ufficialmente fatto pace, c'era quindi una certa diffidenza.
Di fatto ognuno di loro aveva di fronte un'altra persona, molto diversa da quella che aveva conosciuto. Si erano detti addio ancora neanche adolescenti mentre adesso erano ormai già adulti.M - e tua sorella?
V - non c'è
M - ... E come sta?
V - bene, é felice ora che ha trovato l'amore, é andata a convivere
M - ah, di giàEra seriosa, sembrava spazientita, fu evidente quando si avvicinò per prendere un bicchiere d'acqua
M - guarda che se vuoi me ne vado, non c'è nessun problema. Tanto so che è tua madre che ha organizzato tutto, quando torna gli dirai che è andato tutto bene e finisce lì
V - ma va, ormai che sei quiSi alzò e andò in camera
V - vieni?
Marco la raggiunse
M - ... quanto tempo quanti ricordi, ho pure sognato di tornare in questa stanza
V - cosa?
M - niente
V - sì qui ci siamo tanto divertiti quando eravamo piccoli
M - che si giocava ad allenarci, ad avere i poteri, ma poi siamo cresciuti e abbiamo iniziato a parlare di altre cose, a riflettere, a filosofare, a parlare di cose da grandi
V - e sono iniziati i problemi
M - già... E tutti quei poster?
V - via, ero piccola
M - aaaahhh allora non erano granché quei tipi
V - sono cose che passanoSi sedettero alla scrivania
M - e quante volte ci siamo seduti qui
V - sei molto legato ai ricordi
M - sì
V - troppo
M - no perché?
V - vivi il presente, se pensi troppo a tutte queste cose non vai avanti
M - ...e infatti hai ragione. Ma sono state cose indimenticabili, forse perché erano le prime volte... Ma toglimi una curiosità: quei testi che scrivevi...
V - oddio ma ce li hai ancora?
M - sì e li ho anche riletti recentemente
V - ma no dai, io li ho buttati
M - no perché? E comunque a chi erano rivolti?
V - in che senso?
M - erano chiaramente dedicati ad un ragazzo
V - chi pensi che sia?
M - di certo non io, un mio amico pensa sia un tizio che incontravi in vacanza
V - ah perché li hai pure fatti leggere ad altri?
M - ma solo a lui, che ne sa di ste cose
V - chi sarebbe Rodolfo?
M - sì
V - e si sbagliava
M - come?
V - non erano dedicati a nessuno, erano inventati
M - completamente inventati?
V - certo, immaginavo delle storie molto semplicemente
M - ma pensa te, erano molto realistiche
V - eh sì
M - io non sarei mai capace di inventare storie dal nulla, tutto quello che scrivo é almeno in parte esperienza vissuta... Quindi insomma mi ero ingelosito per nulla
V - ingelosito?
M - sì, lo sai bene
V - cos'altro hai conservato, vecchio uomo?
M - praticamente tutto, anche l'ultima conversazione che abbiamo avuto, mentre invece mi sono reso conto che non abbiamo neanche una foto insieme
V - eh all'epoca non si usava molto fare i selfie
M - sì ma dico, una, una foto per ricordo, per fare un confronto prima e dopo. Se ci pensi io potrei anche rimuoverti completamente dalla mia memoria e non avrei niente che mi ricordi di tutto quello che abbiamo fatto... Che mi ricordi di te
V - e allora é stato un bene
M - perché? Ah... ma io non rinnego il passato
V - e l'hai riletta?
M - cosa?
V - la nostra ultima conversazione
M - sì, molte volte
V - reagiresti ancora in quel modo?
M - no
V - hai appena rinnegato
M - e tu? Risponderesti sempre così?
V - sì
M - sei sempre la stessa vero? Così mi dissi anche allora
V - sí, io non cambio
M - male, ma non ci credo altrimenti non mi avresti neanche parlato
V - perché non ho rimosso, sono sempre quella e mi ricordo di tutto. Ho rimpianto a lungo quell'ultima volta
M - aspetta, mi stai dicendo che un po' ti dispiaceva?
V - certo che mi dispiaceva
M - ma perché allora non ne hai più voluto parlare?
V - perché soffrivo solo, l'unico modo per liberarmi era evitarti. C'erano troppe incomprensioni, avremmo finito col litigare sempre e questo non lo volevo
M - ma non é vero, come puoi dirlo?
V - come puoi dire il contrario? E poi come ti dissi potevi chiamarmi e chiarivamo
M - e no! Quel messaggio non mi é mai arrivato. Ma al di là di questo, venni a chiederti quasi in ginocchio di parlarne faccia a faccia, eravamo a scuola, ti ricordi?
V - si, ed ero d'accordo, ma poi sei riuscito a litigare anche per messaggio perché non avevo risposto subito
M - ma se ti avevo chiamato un sacco di volte! Quello per me era un no evidente
V - se ti fosse importato davvero non ti saresti arreso al primo no
M - e la questione Sabino, ne vogliamo parlare? Questo successe dopo. Ti chiesi i compiti da parte sua, dovevamo vederci alla fine delle lezioni e non ti presentasti. Quella fu effettivamente l'ultima volta che io e te ci parlammo
V - vuoi sapere quanto me ne fregava di quel pirla?
M - ma perché, che ti ha fatto?
V - mi sta sulle balle da quando lo conosco, é stupido, sfotte, prendeva in giro anche te, non te ne accorgevi?
M - senti, non ne parliamo più. Dato che siamo in tema di ricordi, ti va di distrarci e andare al parco come ai vecchi tempi?
V - ... ma sì, va bene
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AL DI LÀ DEL CUORE (una storia vera, la mia)
RomanceCosa fareste se, inaspettatamente, una parte della vostra vita ormai passata tornasse prepotentemente nel vostro presente? Sareste pronti a dimenticare il passato in nome di qualcosa di più importante? Tratto da una storia vera. 33 capitoli come i...