Capitolo 5

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Premessa: sarà un capitolo lungo (abbastanza leggero) perché non credo ne pubblicherò altri fino a dopo le feste.

5.1


Il margine che esiste tra le cose che non ti aspetti e quelle che desideri inconsciamente è veramente sottile. Anche se non te ne accorgi per niente.

Gli essere umani sono lame affilate e si sottovalutano tra loro. Il che chiaramente, un giorno, ti farà trovare con la punta del coltello alla gola e senza alcuna via d'uscita. Poi, rammentandoti quanto sei stato stupido a sminuire quel qualcosa che col tempo è diventato sempre più importante e distruttivo, ti accorgerai di un segno indelebile che ti ha marchiato sopra e sotto la pelle.

Non lo avresti mai detto ed è proprio quando non programmi niente che può succedere di tutto. Io non so se lo desidero senza rendermene conto, e non credo proprio che sia così, sta di fatto che mi ritrovo completamente bloccata tra le braccia di Lauren.

Sta dormendo, una sua mano stringe talmente forte la mia che a stento riesco a credere che sia così davvero. Non posso muovere un singolo arto. Tiene forte la presa mentre mi respira sulla schiena. La luce del sole già alto nel cielo entra dalla finestra e mi abbaglia completamente. "Lauren." La chiamo, non mi dispiace svegliarla. Non me ne frega veramente dato che ieri pomeriggio voleva farmi dormire su un cazzo di divano. Mi accorgo stranamente che il mio non sentire sta mutando lentamente. Già il fatto che riesco a provare fastidio è qualcosa di buono. Se così si può dire. Ad un certo punto avrei preferito starmene nella mia apatia.

"Che cavolo ci fai attaccata a me?!" Mi grida nelle orecchie all'improvviso e sobbalzo. "Levati" Aggiunge subito dopo. "Se sposti quelle mani luride dal mio corpo magari ci riesco." Grugnisco io e dopo avermi fissata per un secondo si stacca completamente. Questa ragazza è pazza, non potrò reggerla ancora per molto.

I bagni in casa sono solo due. Busso a quello più piccolo ritrovandoci dentro Louis a petto nudo che si fa la barba. Non accenna alcun saluto prima di rivoltarsi verso lo specchio. "Buongiorno" Decido di essere educata, come mio solito. Ricambia alzando le sopracciglia. "Ti manca molto? Dovrei fare pipì." Lascia scorrere mooolto lentamente la lametta sulla sua guancia prima di voltarsi verso di me e alzare le mani nell'aria. "E allora?" Sorride "falla." Aggrotto le sopracciglia. È proprio amico di Lauren, non c'è nulla da fare!

"Non mi piace niente di quel che hai, tesoro."

Spalanco la bocca ma non so che dire. Riesco solo a sentire lo stomaco brontolare. Sbuffo. "Le buone maniere mi hanno insegnato a non pisciare davanti a chiunque."

"Le buone maniere?!" Scoppia a ridere prima di aprire l'acqua. "Mi dispiace per te, sei capitata col gruppo sbagliato, allora." Vorrei rispondergli che oltre lui e Lauren gli altri sono tutte persone più che affabili ma decido di lasciar perdere. Ho già capito il soggetto. Ed ho avuto a che fare abbondantemente con quella specie di sorella gemella che si ritrova. Chiude il rubinetto e si asciuga le mani mentre io fatico a trattenere la vescica. "Se fossi arrivata due secondi prima mi avresti trovato a fare un pompino ad Harry, la prossima volta dopo aver bussato aspetta anche che chi stia dentro riesca a dirti di entrare, da persona cortese quale sei." Sparisce prima di aspettare una risposta. Risposta che non avrei saputo dargli comunque. È proprio il gemello stronzo di Lauren.

Provo a non farmi sconvolgere da questi due caratterini scontrosi e a farmi coinvolgere dall'entusiasmo che mostra Zayn mentre racconta di aver sentito che a pochi passi da qui c'è un tram collegato col centro della città e che ieri abbiamo perso un sacco di tempo per nulla.

"Facciamo così. Voi ragazze andate a fare la spesa mentre noi ci occupiamo della macchina e delle moto noleggiate." Decreta Liam che a quanto pare è colui che sa organizzare meglio le cose nel gruppo. "Scordatelo." Obbietta, ovviamente Lauren.

Attualmente sta facendo colazione con i residui di una birra che si è portata dietro ieri sera e delle noccioline. È così poco fine mentre le divora. E non mi ha neanche chiesto se ne volevo un po'! Chiaramente avrei detto di no ma sarebbe stato un gesto gentile, dato che lo ha chiesto a tutti quanti. Io non la supero questa vacanza, non con una così. "Voi con le chiappe all'aria, girando per la città con la scusa delle moto mentre vi troverete qualche tipa con cui limonare e noi a comprare delle fottute bistecche."

"Qualcuno dovrà pur farlo, non lamentarti ogni volta." Interviene Zayn tirandole via dalle mani la birra. "Siamo sicuri che Lauren sappia fare la spesa?!" Ridacchia Louis ricevendo come premio una nocciolina dritta in faccia dalla mora. "Stronza" le dice, poi. "Andiamo a fare questa benedetta spesa e basta." Dice Dinah afferrandomi per il braccio e trascinandomi nella nostra camera. "Questi biscotti mi sono avanzati dal viaggio di ieri, mangia." Sorrido ringraziandola. Lei si che è qualcuno che mi sta simpatico.

AmnesiaWhere stories live. Discover now