Capitolo trentatré

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'CAMILA' Aveva urlato Lauren, cercando di correre verso l'ingresso, quando le braccia di Laura, si chiusero prontamente attorno a lei, impedendole di muoversi e di fare una cazzata.
Alla fine, in quella casa da cui poco prima era fuoriuscito il rumore di uno sparo, c'era anche la fidanzata di quest'ultima e probabilmente lei sapeva meglio di Lauren cosa bisognava fare, perciò la nera decise di non protestare, ma non riuscì ad impedire alle lacrime di fuoriuscire dai suoi occhi, per la millesima volta ormai in quei due giorni.
La squadra B, inutile dirlo, era subito entrata in aiuto di quella A, ma adesso era tutto così silenzioso che non si poteva sentire niente; l'unico rumore leggero era quello dell'acqua che scorreva in un ruscello lì accanto. Lauren iniziò a tremare e a camminare avanti e indietro, lanciando ogni tre per due un'occhiata a quella porta, con la speranza, che si affievoliva sempre di più, di vedere quella ragazza uscire e correre tra le sue braccia.
Si era ripromessa, che, se Camila ne fosse uscita ferita, avrebbe ucciso quelle stronze con le sue stesse mani, anche a costo di finire in una lurida prigione.
Dopo circa dieci minuti di disperazione alcune agenti uscirono assieme a Lena, che si avvicinò immediatamente a loro

'Mi dica che sta bene, mi dica che Camila sta bene, la prego' pregò la nera, che ancora non aveva smesso di piangere e di pensare al peggio.
Lena, dal canto suo, appoggiò una mano sulla spalla di Lauren, regalandole un sorriso incoraggiante, per poi aprire finalmente bocca:

'In realtà è ferita: quando siamo entrate, le abbiamo trovate in un sotterraneo e loro l'hanno subita presa puntandole addosso una pistola e dicendo che noi avessimo fatto anche un solo passo, loro l'avrebbero uccisa.
Abbiamo cercato di contrattare una soluzione, ma erano troppo restii e siamo dovute intervenire.
Loro però fecero partire un colpo di pistola, che finì nel fianco della ragazza.
Abbiamo chiamato l'ambulanza, che dovrebbe arrivare a momenti, ma la situazione di Camila non è grave, visto che il suo fianco è stato controllato da un paramedico che viene sempre con noi, in caso di emergenze come questa.'

Ancora una volta, Lauren aveva seguito tutto il discorso del capitano e non potè far altro che ringraziare tutte quelle dei pregati poco prima: la sua Camila stava bene ed ora anche lei poteva permettersi di respirare. Ma in quel momento, solo una domanda riuscì ad uscire dalla sua bocca rosea, bagnata dalle lacrime di poco prima:

'Posso vederla?'

il capitano sorrise: come poteva dirle di no?
Sapeva anche lei che, da due mesi a questa parte, Lauren non desiderava altro che mostrarsi a quella ragazza e , anche se la situazione non era una delle migliori, adesso poteva finalmente farlo:

'Entra pure' le disse Lena per poi andare ad abbracciare la sua Laura, che comunque era rimasta un po' scossa da tutta quella vicenda in cui, anche il capitano stessa, poteva rimanere ferita.

La nera non se lo fece ripetere due volte e iniziò a correre, molto più velocemente di quando correva dietro a quel pallone, perchè la destinazione sarebbe stata migliore di uno stupido goal.

CONTINUA....

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