CAPITOLO 10

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Che dire? Sarebbbe bello raccontare l'inizio dell'impresa in modo eroico, omerico.

Un branco di semidei coraggiosi che parte per salvare la patria, facendo tremare il mondo interno.

Invece non andò proprio così.

Chiamarono un taxi a sette posti, che potesse traportarli tutti quanti.

Mentre aspettavano, sul ciglio della strada, immersi nel nulla, arrivarono i primi compagni di viaggio inaspettati.

Tre dracene li attaccarono.

Certo le superavano numericamente e non trovarono troppa difficoltà a farle fuori.

Tuttavia questo li fece ragionare.

Se dopo aver percorso qualche metro dal campo erano stati fiutati, cosa li poteva accadere nelle terre antiche?

Tuttavia quell'attacco non significava niente, quelle tre erano mostri solitari che avevano fiutato dei bocconcini semidivini. Non erano state mandate dal misterioso nemico che dovevano affrontare.

Quando il taxista arrivò, l'autista valutò se accettare o meno di portali. Un branco di adolescenti armati fino al midollo, carichi di zaini e altri inquietanti oggetti, non era certo all'ordine del giorno.

"Per Babylon, grazie" Narses si sedette vicino al conduttore, il quale non gradì particolarmente il gesto.

Così partirono, lasciandosi piano piano la baia di Long Island alle spalle.

Alyssa non seppe come sentirsi, quella era la sua prima impresa.

Fiera di poter avere gloria?Carica di adrenalina?

Lei non si sentì particolarmente eroica, soltanto spaventata

Ripensò a tutti i racconti della madre, delle feroci battaglie che aveva dovuto affrontare. Aveva perso così tanti amici e quelle imprese l'avevano marchiata a vita, specialmente la gita al Tartaro.

Non capiva perchè tutti credevano che fossero eccitanti.

Si era seduta tra Adriana Valdez e Mister Ombra.

La prima giocherellava con il fil di ferro e delle lastre di bronzo, divertendosi ad intrecciarli per creare chissà cosa. Quell ragazza non riusciva mai a tenere le mani fermi, aveva il bisogno costante di fare qualcosa. Alyssa si chiese se avesse preso qualcosa dalla madre, la maga Calipso, dato che Adriana era tale e quale al padre. Tuttavia era impossibile che non avesse ereditato qualcosa dal lato titanico della famiglia.

Metà dea e metà titana.

Un mix illegale e ultra potente.

Alyssa non sapeva quali fossero le doti ereditate dalla madre, ma era certa che ci fossero. Adriana tentava di tenerlo nascosto, ma prima o poi sarebbe venuto fuori.

La figlia di Percy Jackson sapeva che poteva trovarsi vicino alla semidea più potente che la storia avesse mai generato.

Per quanto riguarda Lee Di Angelo, si limitava ad irritare Alyssa.

La guardava con superiorità, così come al padiglione della mensa.

Era così strano, verlo dopo tanto tempo, spuntato all'improvviso come un fungo.

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