CAPITOLO 37 (seconda parte)

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... Continuai a tagliare la pizza trattenendomi dall'aggiungere altro. Sentivo i suoi occhi addosso, ma evitai di alzare il viso su di lui.

Chissà chi era comunque, mi chiesi. Non me ne ero mai accorta...

Non me lo spiegavo, ma avvertivo una sorta di malessere addosso. Certo non era paragonabile al dolore che avevo provato e provavo ancora per Saverio. Ma lo stesso mi disturbava. Mi infastidiva in qualche modo.

Fu Lorenzo inaspettatamente a continuare...

"Sai?... Penso a lei continuamente" sospirò malinconico. Girò il boccale tra le dita, tenendo lo sguardo su di me.

Mandai giù il boccone spalancando gli occhi. Voleva parlarne eccome invece! Era il mio momento di starlo ad ascoltare...

"Accidenti. L'hai presa brutta allora" la sua espressione triste me lo ribadì.

"Scusa, ma non capisco..." feci incontrollabilmente, "Come hai fatto a costruire una relazione con Alice se avevi per la testa un'altra donna?"

"Con Alice non era una cosa seria" storse il naso, "Lo sapevamo entrambi fin dall'inizio"

"Beh... quattro anni non sono tanto insignificanti" considerai.

"I giorni sono diventati anni senza che ce ne rendessimo conto. Ci siamo messi insieme per gioco all'inizio... non ricordo nemmeno esattamente il motivo che ci ha spinto a farlo... era uno strano periodo per me quello. Erano successe tante cose... credo di non averci nemmeno meditato più di tanto... L'abbiamo fatto e basta"

Lo studiai sconcertata. Non avrei mai pensato una cosa simile.

"Comunque ci volevamo bene" aggiunse, "... ma... niente di più. È questa la verità"

Rimasi perplessa.

"Perchè non hai provato con lei... insomma con questa ragazza se era quella che volevi?" non ce l'avevo fatta a trattenermi dal chiederglielo.

Lui si strinse nelle spalle ed evitò di nuovo il mio sguardo.

"Non so... lei si era messa con un altro... non mi sembrava giusto mettermi di mezzo insomma... non era me che voleva"

"Beh... avresti dovuto invece. Ogni lasciata è persa..." citai saccente.

"Già..." commentò pensieroso.

"Ci sta ancora... intendo dire..." mandai giù un altro boccone, "... con quell'altro?"

Lorenzo sorrise, "No... al momento non sta con nessuno"

"Buttati allora" lo esortai, "Che aspetti?"

"No... Non sono fortunato in amore purtroppo... probabilmente non mi avrebbe voluto lo stesso..."

"E tu che ne sai!"

"È scritto nel mio destino... è così... me lo sento"

Nel mio destino... anche nel mio era scritto che dovessi rinunciare all'amore...

Respirai a fondo. Incupita. Avevo perfettamente inteso cosa voleva dire. Lorenzo era come me...

"Sai cosa? Credo di aver capito quello che stai cercando di dirmi"

"Davvero?" prese il boccale di birra e se lo portò alla bocca sorridendo, quasi impacciato.

Annuii consapevole facendomi seria.

"Tu stai parlando di me e di te. Avrei dovuto saperlo da sempre. Insomma... pensaci... tu ed io... Simili da una vita. Vicini e insieme continuamente. A condividere ogni attimo. C'era un motivo se in qualche modo ci cercavamo perennemente..." catturai i suoi occhi senza mollarli.

"Un giorno... qualunque"Where stories live. Discover now