Prologo

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Apro l'armadio stracolmo e lo osservo per la centesima volta sbuffando <<Ma è possibile che non abbia mai niente da mettermi?>>

Oggi è il primo giorno dell'ultimo anno che passerò al liceo, quindi devo essere impeccabile. Quelle inutili delle mie "amiche" sicuramente saranno già di sotto ad aspettarmi.

Quanto le odio.

Decido di indossare dei jeans neri attillati abbinati agli stivaletti col tacco dello stesso colore, una canottiera bianca e una giacca di pelle di Gucci.

Arrivo al piano di sotto, prendo la borsa rossa con dentro giusto un quaderno per gli appunti e mi dirigo verso le ragazze.

<<B. ma quella è la nuova Mark Jacobs? Mio Dio è favolosa!>>
<<E tu sei un incanto, chissà quanto saranno invidiose le sfigate che abbiamo in classe.>>

<<Ragazze>> saluto indifferente.

Mi danno ai nervi le loro voci squillanti di prima mattina. Chelsea e Savanna sono due stupide fissate con la moda: le uso solo per atteggiarmi a scuola e alle feste, sennò col cavolo che le sopporterei.

Prendo le chiavi e vado verso il garage senza dire niente, sapendo che mi stanno seguendo a ruota.
Amo il suono della mia Jaguar bianca che si mette in moto.

In meno di dieci minuti arriviamo a scuola, pronte per il nostro ingresso.

Ovviamente si girano tutti a guardarci e la cosa non mi dispiace neanche un po'.
Manca solo la canzone Confident di Demi Lovato e la slow motion per la nostra sfilata.

Il primo giorno è sempre stato quello più importante. È come il primo voto che prendi ad una materia: tutto si baserà su quello. Potrai andare benissimo o terribilmente male, ma se il tuo voto è una B, allora sarai una B per sempre.

Per quanto mi riguarda, sono una D standard. Non che sia stupida come pensa la maggior parte della gente qua dentro, ma perché non ho alcuna voglia di impegnarmi e in questo modo mi vengono assegnati dei tutor che fanno il lavoro al posto mio.

Arrivo in classe e mi siedo in ultima fila come mio solito fare.

<<Ciao Brenda, passato una bella estate?>> si rivolge a me Jenny con un sorriso speranzoso.

Lei si che riesce a mettermi a dura prova. Jenny era la mia migliore amica ed è la ragazza più buona che abbia mai conosciuto. Dall'inizio del liceo abbiamo iniziato ad uscire in giri diversi e ci siamo perse.
Okay, magari l'ho scaricata io, ma comunque non eravamo più fatte per essere amiche.
Fatto sta che mi dispiace un po' per lei e mi resta difficile ignorarla come faccio con tutti gli altri.

<<Jenny, ma che... bello vederti. Le mie vacanze in Italia sono state da urlo, come sempre>> .

Sembra capire che non ho voglia di parlare con lei. Si lascia sfuggire un sorriso triste e si dirige verso i primi banchi.

Perché dopo 5 anni è ancora così difficile?

Sbuffo e ritorno a parlare delle solite frivolezze con le ragazze.
D'un tratto entra il professore, con al suo seguito un ragazzo che non avevo mai visto.

<<Ragazze chi è questo? È un figo da paura!>> squittisce Chelsea nella mia direzione.

<<Chels taci>>.

Lo fisso compiaciuta mentre fa il suo ingresso.
È alto e muscoloso, con i capelli e gli occhi scuri.

Davvero niente male.

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