Quindici

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1 settimana.

7 giorni.

168 ore.

10.080 minuti.

604.800 secondi.

Ne possono succedere di cose in tutto questo lasso di tempo, ed effettivamente qualcosa era successo.

Le giornate di Draco erano diventate abitudinarie: sveglia presto la mattina, lezioni in università e pomeriggi con Oliver.

Il ragazzo era rimasto fedele alla parola data, e da quel primo giorno presero ad incontrarsi nelle aule dedicate allo studio ogni pomeriggio. Non erano mai molto affollate,così ogni tanto si concedevano qualche chiacchierata.

Dopo un iniziale imbarazzo da parte di Draco, Oliver iniziò a raccontargli della sua famiglia e della sua vita in generale: era figlio unico, padre e madre entrambi architetti che non vedevano l'ora del diploma del figlio per avere un arredatore di interni nell'impresa di famiglia.

Aveva intuito che Oliver fosse gay, e la conferma la ricevette quando con estrema naturalezza confessò che tutta la sua famiglia sapeva delle sue scelte e lo appoggiavano in tutti modi.

Ovviamente il discorso si espanse anche a lui, e Draco si stupì di come, dopo tanto tempo, fu in grado di aprirsi con una persona che stava ancora imparando a conoscere.

Gli raccontò di come aveva deciso di dare un taglio netto alla sua vita andando via di casa, di come il padre non gli rivolgeva la parola da mesi dopo aver confessato il suo orientamento sessuale e che a stento gli pagava le rette per farlo studiare. Sua madre non era di meno, anche se dopo il primo momento di astio cercò di accettare la cosa, ma il rapporto si era comunque freddato.

Draco pensò molto a quel momento di condivisione avuto con Oliver, perché era convinto che Oliver lo capisse.

Fu naturale per lui chiedersi come mai Harry non gli avesse mai posto nessuna domanda sulla sua vita privatane tanto meno avesse parlato della sua.

Com'era possibile per un trentenne non domandarsi come mai un diciassettenne se ne fosse andato via di casa?

Non erano amici certo, forse Draco si aspettava decisamente troppo da uno come Harry.





La scelta di invitare Oliver a casa fu la cosa più semplice che potesse pensare: Harry nel pomeriggio dormiva e loro non avrebbero dato fastidio studiando in salotto.

"Sicuro non sia un problema?"chiese Oliver titubante sul ciglio della porta.

"Hey questa é anche casa mia ora, e poi dobbiamo solo studiare!"

Oliver parve tranquillizzarsi ed entrò posando lo zaino per terra.

"Carino questo posto..."

"Gia..." rispose Draco "Detto da un futuro arredatore di interni suona come un complimento! Faccio un the ti va?"

Oliver annuì seguendo il biondo in cucina senza smettere di guardarsi intorno.

"Luminoso, essenziale...sì mi piace!" confermò il ragazzo aiutando Draco col bollitore.

"Parli di me o dell'arredamento?"chiese ammiccando leggermente.

"Ma quanto puoi essere stupido?!"

Oliver lo spinse e Draco si rovesciò l'acqua sulla maglietta.

"Ma...Se volevi vendicarti per il caffé potevi dirlo!"

Cherry lipsحيث تعيش القصص. اكتشف الآن