Prologo

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Caro diario,
sono andata da Mad oggi pomeriggio e abbiamo fatto l'amore. 

Casa sua è piccola, ci sono stata altre volte e l'ho sempre preferita alla mia, più fredda e impersonale. Ci sono le foto di famiglia sul caminetto e dalla cucina arriva sempre un buon profumo di biscotti.
Sua madre ha la passione per i fiori e il balconcino ne è pieno: ha delle orchidee stupende che sembrano chiamare me ogni volta che ci passo davanti. 

Anche camera di Mad non è molto grande e prima riusciva ad accogliere a malapena i nostri corpi. La luce era bassa e nell'aria c'era uno strano odore, più pungente di quello del fumo. 

C'eravamo solo noi, tutto era profondamente silenzioso. 

Quando mi sono tolta la felpa Mad ha sorriso vedendo la sagoma del piercing che ho sul capezzolo trasparire dalla maglietta, ma non mi sono vergognata di essere lì davati a lui senza reggiseno. 

Ci siamo baciati in piedi accanto al letto, le sue mani scure appoggiate al mio viso pallido.
Mi sono innamorata di lui per questo, per il suo essere così diverso da me. Ha impiegato molto tempo a far sciogliere il mio cuore di ghiaccio e ancora oggi, a distanza di sei mesi, mi chiedo come faccia a sopportare i miei muri di silenzio e il mio essere così stronza.

Stare con lui mi causa problemi con la mia famiglia ed essere la figlia del sindaco diventa ogni giorno più difficile. Inoltre anche Zen è contraria alla nostra relazione, ma se solo tutti si sforzassero di conoscerlo meglio capirebbero che tipo di ragazzo sia e io non sarei costretta a mentire. 

In questo periodo insieme non mi ha mai messo fretta e abbiamo fatto tutto con i miei tempi. Sono stata io, infatti, a dirgli di essere pronta per fare l'amore ed è stato bellissimo.
Mad è stato davvero attento e delicato e mi ha fatto stare bene. Le sue labbra morbide mi hanno baciata ovunque e il mio corpo ha assecondato i suoi gesti in maniera naturale. 
Era sopra di me, bruciavo da quanto lo desiderassi e non ho pensato nemmeno un secondo a rispondergli di no quando mi ha chiesto se fossi sicura. Ero pronta e volevo che mi avesse. 
Non nego di aver avuto paura del dolore o di non sapere come muovermi, ma Mad mi ha rassicurato tutto il tempo e le cose sono filate tranquille. 

Dopo averlo fatto siamo rimasti abbracciati l'uno contro l'altro con il fiato corto e il cuore che batteva all'impazzata. Mad mi ha accarezzato i capelli e poi mi ha stampato una serie di baci sul collo che mi hanno fatto venire i brividi. Ha sorriso di nuovo e credo di essermi innamorata di lui ancora un po'.

Si è alzato all'improvviso, a un certo punto, mi ha coperto con il lenzuolo, si è rimesso i jeans e si è seduto alla scrivania. Da un cassetto ha tirato fuori il tabacco, le cartine e i filtri e si è fatto una sigaretta. Gli ho chiesto tante volte di insegnarmi ma non sono mai stata capace. 
Lo guardavo affascinata finché non mi sono accorta che qualcosa non andasse. La cartina era troppo lunga e il filtro diverso da quelli che usava di solito. Non ci ho dato peso fino a quando non l'ha accesa e l'odore pungente che avevo sentito una volta entrata nella sua stanza non si è ripresentato

"Allora quello che si dice a scuola è tutto vero." ho pensato. Mi erano arrivate delle voci ma le avevo ignorate perché il mio Mad non avrebbe mai fatto una cosa del genere. 

Ho abbassato lo sguardo e lui se n'è accorto. Mi ha chiesto che cosa avessi e con un cenno della testa ho indicato quello che aveva in mano. 

"Questa? Non ti preoccupare piccola, non è niente." ha detto. 

"Smetteresti di fumare per me?" gli ho chiesto. 

"Se è quello che vuoi" ha risposto e l'ha spenta nel posacenere. "Farei di tutto per te e lo sai." 

Mi sono alzata a mia volta e gli ho dato un bacio sulla fronte.

"Grazie." gli ho detto prima di rivestirmi e andarmene. 

Dovevo averlo scritto sulla fronte quello che era successo perché Venetia mi ha fatto uno strano sorrisino quando mi ha incontrato in cucina poco fa. Per avere tredici anni mia sorella è davvero sveglia. 

Ora devo andare.
A presto, E.

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Erano passati più di due anni da quando aveva scritto della sua prima volta con Mad e ora voleva solo tornare indietro nel tempo e cancellare quel momento. Anzi, cancellare tutti momenti con lui. 

Ego strappò la pagina del suo diario con rabbia, l'accartocciò e la gettò a terra cominciando a piangere, senza sapere che altro fare. 

ThreeWhere stories live. Discover now