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CharactersOutloud è un progetto che punta a promuovere le storie con personaggi che vadano oltre le convinzioni sociali e trovino il coraggio di essere loro s...
Trama: Ogni 365 anni, il Dio Sole sceglie una donna mortale da sposare e la indica ai suoi fedeli tramite il suo stemma. Compito dell'Ordine e di ogni cittadino sarà scovarla prima che ella compia trent'anni: verrà istruita alle pratiche del culto e, infine, condotta presso l'altare ove convolerà a nozze con il Dio, per onorare l'antico patto e scongiurare l'ira di quest'ultimo.
Eppure, nonostante il tempo sia giunto, la ventiquattresima Sposa non è stata ancora trovata e il tempo stringe. Così, messi con le spalle al muro, la Corona e l'Ordine sono in agitazione: ne faranno le spese tutti col
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oro accusati di eresia e di voler sabotare il Viaggio di Nozze.
E se fosse la Sposa a non voler essere trovata?
Stato: conclusa
Rating: giallo
Personaggio fuori dagli schemi: Sebastian Barth è nato per caso. Inizialmente non viene nemmeno citato, successivamente diventa così preponderante che si è ritagliato uno spazio tutto suo.
Astuto, cinico e sagace. Sebastian è un mercenario senza scrupoli, efficiente e professionale.
Ha alle spalle un passato altalenante, con due padri adottivi che si sono succeduti nella sua crescita, e un grande rimpianto giovanile.
Sebastian è conosciuto come la Serpe Nera, in virtù dei suoi capelli e della sua natura velenosa.
La sua particolarità però è che soffre di PTSD cioè di disturbi da stress post traumatici; nella fattispecie, vede lo spettro della sua prima vittima perseguitarlo.
Ma perché? Questo lo scoprirete leggendo :)
Cosa ne pensiamo noi:
La trama è scorrevole, forse con qualche intoppo nei primi due capitoli, nei quali la narrazione prosegue lentamente fungendo da introduzione. Sin dal terzo capitolo la storia inizia a essere movimentata. L'evoluzione dei diversi personaggi e le digressioni storiche (ovviamente fantastiche), che rammentano lo stile di Manzoni, aiutano il lettore a capire meglio la trama e la successione degli eventi. Lo stile fluido, accostato alle descrizioni minuziose e vivide, riesce a coinvolgere il lettore facendolo sentire partecipe della storia. Le diverse storie dei personaggi che s'intersecano a volte sembrano familiari, poiché ispirate alla letteratura antica, medievale, moderna e contemporanea, ma sono però delineate dallo stile dello scrittore che le rende nuove. La grammatica e la sintassi sono quasi perfette; gli errori sono, a parer mio, solo di distrazione.
Il profilo psicologico di ogni personaggio è chiaro e comprensibile fin dai primi accenni della presenza di un nuovo partecipante della narrazione. I vocaboli usati sono vari.
Arriviamo dunque alla parte più importante! Parliamo del personaggio fuori dagli schemi: Sebastian. Sebastian è un mercenario senza scrupoli, freddo e apparentemente non umano. Non è presente subito dal primo capitolo, anzi, fa la sua comparsa mentre la storia è già iniziata. Il primo incontro che ha il lettore con questo personaggio enigmatico non è piacevole. Viene descritto come un uomo senza cuore, come una serpe, o meglio dire, come viene chiamato dai compagni e dai nemici, come una Serpe Nera! Il ragazzo ha l'infanzia segnata dalla perdita del primo padre adottivo, seguita poi dal più terribile degli errori della sua vita: l'assassinio, compiuto da lui stesso, del suo migliore amico e la perdita completa del suo amore, Mithra. Nonostante questo sembri un personaggio vuoto, senza anima, solo dopo il lettore scopre che La Serpe Nera, l'assassino a sangue freddo, non è altro che un essere umano. Non è il classico eroe da strapazzo che tutti conosciamo e nemmeno il super cattivo che odiamo. Sebastian include in sé l'essenza dell'uno e dell'altro, facendo riflettere il lettore sulla debolezza dell'uomo che in realtà è forza. Quella parte di ognuno di noi che rimane coperta, che sembra solo un intralcio, in realtà è quello che tutti dovremo imparare ad essere... Semplicemente esseri umani. Ed è per questo che ritengo Sebastian un personaggio nuovo, fresco e per niente un cliché, quindi originale.