Capitolo 44

253 12 3
                                    

Mi dissi che era solo un sogno, anzi no un incubo non poteva essere vero, fu ciò che mi dicevo nella mente, ma purtroppo era vero non era un sogno, o un incubo, era la realtà.
Manuel mi stava veramente puntando una pistola contro.
Lo guardavo con occhi increduli, mentre Thomas, era spaventato glielo leggevo negli occhi, invece, gli occhi di Manuel risplendevano di rabbia e odio.
Mi ripetevo che non dovevo avere paura, non dovevo, ma in quel momento non potevo farne a meno, diamine mi stava puntando una pistola sul cuore.
Avevo sì paura, però in quel momento ne avevo di più per Thomas, avevo paura che da un momento all'altro spostasse la pistola verso Thomas <<Manuel ti prego abbassa la pistola>> tentai di farlo ragionare (per quanto possibile, dato che era fatto come Dio voleva) <<E perché dovrei è?!
Tu sei spartita mi hai lasciato nuovamente solo perché eh?!
Perché?!
Per correre da uno stupido americano!>> urlò fuori di se <<Manuel io ti ho lasciato perché non ti amavo più!
Cosa diamine ci vuole a capirlo!>> urlai a mia volta, Thomas mi guardava spaventato come me, solo che io lo ero per lui più che per me <<No, no, no tu mi ami ancora!>> urlò di nuovo b******o <<Manuel sei stato il mio primo amore, e lo sarai sempre, ma non ti amo più, con te ho passato momenti bellissimi che non dimenticherò mai, ma devi andare avanti, rifatti una vita, ti prego butta la pistola>> tentai ovviamente invano di farlo ragionare <<No! La mia vita sei tu, io non posso vivere sapendo che sei di un altro, no non posso vivere così>> disse disperato <<No, ragiona Manuel ti prego>> dissi con le lacrime agli occhi <<Se non puoi essere mia allora non sarai di nessun altro>> disse per poi premere il grilletto.
Sentii solo un ronzio nelle orecchie nel momento in cui il grilletto venne a contatto con il mio corpo, poi sentii un urlo straziato da parte di Thomas, misi una mano sul cuore e quando la ritrassi era piena di sangue caddi a terra in ginocchio e poco prima di toccare terra sentii due mani forti prendermi per la vita, in quel momento non ero molto cosciente, ma riconobbi da subito che era Thomas <<Thomas…>> iniziai, ma mi bloccò subito <<Shh non parlare devi risparmiare energie, non devi chiudere gli occhi>> disse piangendo <<Thomas sono stanca ti prego lasciami dormire un po' eh>> dissi e prima di chiudere del tutto gli occhi le ultime parole che sentii furono quelle di Manuel che recitavano testuali parole 'Ci vediamo all'inferno Ambra' per poi sentire uno sparo, e da lì non sentii più niente. 

Ciao gente, quarantaquattresimo capitolo, che ve ne pare?
Manuel a sparato ad Ambra dopo aver avuto un breve dialogo, e in seguito c'è stato un altro sparo, ma Ambra ce la farà, e se sì, cosa succederà a lei e a Thomas?
Nei prossimi capitoli vedremo il punto di vista di Thomas.
Votate e commentate.
Alla prossima gente✨✌
~Noe~

Si può dimenticare il passato? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora