Capitolo 57

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<<Mi scusi>> dissi attirando l'attenzione di un'infermiera che si trovava dietro un bancone <<Dovrei firmare dei fogli per essere dimessa>> le spiegai, e lei con aria notevolmente scocciata mi diede due fogli e una penna <<Nome, cognome, data di nascita, provenienza, eccetera.
Scrivi in stampatello e muoviti che ho altro da fare>> disse la tipa che mi stava già sul c***o quindi compilai i fogli e glieli detti, velocemente li ricontrollò e mi lasciò andare via.
Mi diressi verso l'entrata per uscire da questo posto, e quando trovai l'entrata vidi venirmi incontro i miei amici <<Hey ti hanno già dimessa?>> domandò Jake <<Si>> risposi <<E ora dove stavi
andando?>> domandò Aaron <<A casa mia>> risposi <<Ti accompagna Thomas>> disse subito Denise <<Vero Thomas?>> domandò voltandosi verso di lui <<Certo>> rispose subito sorridendo, andammo al parcheggio, e mentre gli altri parlavano, io me ne stavo dietro di loro a pensare a come fare per uscire definitivamente dalla vita di Thomas, per me quelli erano brutti pensieri, ma dovevo farlo per non farlo soffrire ancora, immersa fino al collo dai miei pensieri non mi accorsi che Thomas si era messo accanto a me <<Hey a che pensi?>> domandò con quel sorriso che riusciva a uccidermi in tre fottutissimi secondi <<Niente>> dissi abbassando subito la testa <<Sei sicura?>> domandò fermandomi prendendomi per un braccio <<Sì>> dissi guardandolo negli occhi e sorridendogli, ricominciammo a camminare e Thomas ad un tratto mi prese la mano, a me non dispiacque affatto come cosa, però sapevo anche che dovevo dimenticarlo, che casino che sto combinando, ma devo farlo per Thomas quindi non posso fare altro.
Quando arrivammo alle macchine avevo ancora la mano unità con quella di Thomas e quando i ragazzi se ne accorsero tolsi la mia mano dalla sua, vidi una smorfia comparire su volto di Thomas il che mi dispiacque molto, ma forse era meglio così <<Allora voi andate a casa, mentre noi organizzeremo la festa, quindi fatevi belli che per le 21:00 vi voglio a casa mia>> disse Denise mentre tutti salivano nell'auto di Jake <<Ma…>> iniziai per protestare contro questa follia, ma lei mi interruppe subito <<Niente ma! Tu stasera vieni anche se dovessi venire io stessa a prenderti di peso>> detto ciò salì in auto e  partirono, mi girai verso Thomas che si stava fumando una sigaretta appoggiato alla portiera dell'auto in tutto il suo splendore, rimasi lì a fissarlo per qualche secondo, poi lui alzò la testa <<Vuoi?>> domandò riferendosi alla sigaretta,  annuii e mi avvicinai a lui che mi diede la sigaretta e me l'accese poggiai anch'io la schiena sulla portiera e restammo lì per non so quanto.
Quando finii la sigaretta la buttai a terra e la schiacciai, mi girai verso Thomas e lui se ne stava zitto con la testa bassa, così, spinta da non so quale forza oscura, mi avvicinai a lui gli misi una mano sulla spalla e lui alzò la testa e, sempre spinta da questa benedetta forza oscura, lo baciai, lui come primo impatto non se l'aspettava ma ricambiò quasi subito il bacio mettendomi le mani sui fianchi e tirandomi di più a se, sentii dentro quella sensazione di piacere che mi invadeva tutto il corpo facendomi venire dei brividi sulla schiena, che ovviamente a lui non furono indifferenti perché sentii un sorriso nascergli sul volto, quando ci staccammo per riprendere fiato mi rimisi con la schiena sullo sportello e poggiai la testa sulla spalla di Thomas guardando il vuoto davanti a me, sentivo il suo sguardo su di me e il che non mi dispiaceva, poi sentii la sua mano prendere la mia, ed io intrecciai le nostre dita e gliela strinsi leggermente <<Forse dovremmo andare>> sussurrò dopo un po' <<Forse>> dissi continuando a guardare davanti a me, finché non decisi di voltarmi con la testa verso di lui, che continuava a guardarmi, lo baciai velocemente e tolsi la mia mano dalla sua e con l'altra mano gli presi le chiavi dell'auto e mi staccai aprii la macchina e gli rilanciai le chiavi che lui prese prontamente, mi diressi dall'altra parte della macchina aprii lo sportello e salii, subito dopo salì Thomas che mi guardò sorridendomi per poi inserire le chiavi nel buco e accendere la macchina, e partimmo verso casa mia.
Per tutto il viaggio non feci altro che guardare fuori dal finestrino come se tutto quello che vedessi per me fosse nuovo, avevo sfiorato la morte e l'idea di non rivedere questo mondo mi spaventava un po'.
Arrivammo dopo poco sotto il mio grattacielo che non vedevo da un pezzo, quando Thomas parcheggiò scesi dall'auto e insieme a lui mi diressi verso l'entrata, appena entrai sentii una voce familiare <<Ambra!>> era Josh che mi venne incontro appena mi vide <<Che bello vederti, ma dove eri sparita stavo iniziando a preoccuparmi, vedevo ogni giorno quel ragazzo che faceva avanti e indietro con una bottiglia di birra sempre in mano>> disse abbracciandomi <<Beh ho avuto qualche problema e non preoccuparti quel ragazzo non tornerà più>> dissi rassicurandolo <<Beh ora se non ti spiace io e Thomas andremo>> dissi pretendendolo per mano <<Oh certo vai pure cara>> disse tornando a spazzare il pavimento.
Arrivati sul pianerottolo di casa misi la chiave nella serratura e quando aprii la porta ciò che vidi mi fece spipare gli occhi…

Ciao gente, cinquantasettesimo capitolo, che ve ne pare?
Comunque, sto pensando di chiudere la storia, perché non sta andando molto bene, quindi dato dato che in pochi la leggono, che senso ha tenerla aperta?
Se c'è qualcuno che vuole che continui la storia me lo dica o in privato o nel capitolo, in tal caso la finisco, però se a nessuno interessa la chiudo e basta.
~Noe~

Si può dimenticare il passato? Where stories live. Discover now