Capitolo 81

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Quando finalmente uscimmo da quel carcere avevo una voglia matta di rompere a forza di sassate l'auto del profe d'inglese, questa volta mi aveva fatto incazzare, giuro gli avrei volentieri sfasciato quella BMW che si ritrovava quel pelato di m***a <<Che cos'ha?>> sentii domandare da Aaron <<È ancora incazzata con il profe di inglese…e non ha tutti i suoi torti>> disse Thomas mettendomi un braccio intorno alle spalle, <<Deve morire male quel b******o figlio di buona donna>> dissi, ma ero talmente arrabbiata, però, che non mi accorsi di aver detto tutto in singalese <<Amore parla la nostra lingua che la tua lingua non la sappiamo>> disse Thomas ridendo insieme agli altri <<Quando sono incazzata tendo a parlare in singalese, comunque ho detto che deve morire male quel b******o figlio di buona donna>> dissi cercando di mantenere la calma per quanto mi fosse possibile <<Dai lo vedrai ancora per poco dato che c'è le vacanze di Natale, aspetta ma tu sei cattolica?>> domandò Jake e tutti mi guardarono curiosi <<Certo>> risposi annuendo <<Meno male, e con chi lo festeggiavi il Natale in Sri Lanka?>> domandò Carol <<Di solito io e mio fratello maggiore portavamo i nostri fratellini a scegliersi i regali, mentre nostra madre andava in qualche locale ad ubriacarsi>> raccontai pensando subito ai miei fratelli e a cosa avrebbero fatto loro per Natale <<Non avete mai organizzato pranzi di famiglia, sai dove si mangia tanto e vengono parenti che manco conoscevi>> domandò Jake scioccato <<No, che io ricordi no>> dissi <<Wow strana famiglia la tua>> commentò Aaron sorpreso <<Non sai quanto>> dissi annuendo, dopo qualche minuto di silenzio il primo a riparlare fu Thomas <<Beh, che dici andiamo?>> mi domandò, annuii e dopo aver salutato tutti ce ne andammo.
Quando arrivammo a casa Thomas si mise a cucinare e io mi misi subito a studiare.
Dopo mezz'ora che studiavo Thomas venne a chiamarmi per mangiare, così chiusi i libri e mi diressi in cucina con lui, aveva preparato gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, che io adoravo.
Dopo un po' che mangiavamo in religioso silenzio Thomas parlò <<Io per Natale pensavo di andare dalla mia famiglia a Toronto, e pensavo che tu potevi venire con me>> disse, e quasi mi strozzai con l'acqua <<Voglio presentarti ai miei genitori e a mio fratello come mia ragazza ufficiale>> mi spiegò <<Beh…non lo so>> dissi sentendo il panico crescere dentro di me <<E se poi non gli piaccio, e se fanno qualche domanda strana, oddio che faccio?!>> dissi facendomi prendere dal panico, finendo in iper-ventilazione <<Hey stai calma tu gli piacerai sicuramente, e non ti preoccupare gli dirò di non fare domande molto personali, però, devi stare calma, ok?>> disse ed annuii.
Quando finimmo di mangiare ripulimmo e ci mettemmo a guardare un po' di TV in salotto, poi Thomas chiamò sua madre per darle la notizia <<Pronto, mamma? Sono Thomas>> disse mettendo in vivavoce la chiamata <<Amore! Come
stai?>> domandò una voce dolce dall'altra parte del telefono <<Molto bene mamma, senti per Natale verrei a passare le vacanze a casa>> disse tenendomi la mano <<Oh certo tesoro>> disse la madre felice <<Ti volevo dire che con me porterò un'altra persona>> disse Thomas, rimanendo sul vago, e dall'altra parte non si sentì nulla, finché ad un tratto si sentii un urlo che ci ruppe i timpani <<Mamma stai bene?>> domandò Thomas preoccupato <<Sì certo, non ci credo che porterai a casa una ragazza>> disse la donna eccitata <<Ma io non ti ho detto che è una ragazza>> disse Thomas <<No, ma l'ho intuito, a presto tesoro>> disse la donna e riattaccò <<Tipa strana tua madre>> dissi dopo qualche secondo di silenzio <<Non sai quanto>> disse ridendo.

Ciao gente, ottantunesimo capitolo, che ve ne pare?
Votate e commentate.
Alla prossima gente✨✌
~Noe~

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