Capitolo 1

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La donna dietro al bancone mi fissa con insistenza. Quasi con sospetto, oserei dire.

-Fabian Lower, hai detto? – Mi domanda per l'ennesima volta. Alzo gli occhi al cielo, ma mi limito ad annuire.

Lancio un rapido sguardo ad uno specchio alla mia sinistra. Non so perché ci sia uno specchio in un posto come questo. Probabilmente ha il solo scopo di accrescere la mia ansia.

Comunque, il cappello è al suo posto e nessuno si accorgerà dei capelli nascosti.

Nessuno si accorgerà che Fabian non è un ragazzo di diciotto anni, un po' mingherlino, bensì una ragazza di nome Scarlett.

-Stanza 405 – mi dice finalmente la donna, porgendomi un badge. –Benvenuto alla West Hills University.

Le rivolgo un cenno – devo limitarmi a parlare il meno possibile – e mi avvio verso l'ascensore.

Ho il cuore in gola, ma non lo do a vedere.

Purtroppo non ho potuto prendere una stanza singola al campus dell'università. Mi toccherà dividerla con un altro ragazzo, nella speranza che, in qualche modo, non scopra che il suo compagno di stanza è in realtà una ragazza.

Spero solo che non sia già arrivato. Quando arrivo davanti alla porta della mia camera, la osservo con un timore quasi reverenziale.

Mi sblocco solo quando sento brusio alle mie spalle, segno che altri ragazzi si stiano avvicinando.

Appena entro, trovo un piccolo piano cucina e un tavolo con delle sedie. Niente divano, però c'è una piccola tv. E poi ecco la stanza da letto, grande abbastanza da accogliere due letti, e il bagno.

Scelgo il letto più lontano dalla porta e lascio cadere il borsone per terra.

Non so quante volte mi sarò ripetuta negli ultimi mesi che è una cattiva idea. È una cattivissima idea, una delle peggiori, che semmai esistesse un libro delle idee più folli, la mia sarebbe scritta in cima.

Ho la tentazione di togliere il cappello, ma la paura che il mio compagno di stanza possa entrare da un momento all'altro è troppa. E i miei capelli, lunghi fino alle spalle, mi servono. Perché Scarlett non è ancora uscita di scena. Dovranno interpretare una parte sia Fabian, che Scarlett.

Quasi ascoltando i miei timori, sento lo scatto della porta e un istante dopo questa viene spalancata.

-Sarà impossibile collegare l'X-box a questa televisione dell'anti guerra! – Esclama una voce maschile.

-Smettila di lamentarti, Kyle. È un bel campus – replica una voce femminile.

Mi alzo dal letto ed esco dalla camera. Due paia di occhi vengono puntati su di me.

Il mio cuore batte troppo rapidamente, ma devo riuscire a controllarmi. Ormai siamo in ballo.

Avrei preferito che mi capitasse uno di quei ragazzi calmi e sulle loro come compagno di stanza. Ma questo ragazzo, Kyle, non sembra affatto il prototipo di ragazzo calmo.

L'apparenza può ingannare, ma ha l'aria da festaiolo e donnaiolo, con quel sorriso sornione e le fossette alle guance. Ha capelli spettinati castani e occhi dello stesso colore, a differenza della ragazza bionda al suo fianco.

-Piacere, Fabian – dico ai due cercando di mascherare anche se non troppo la mia vera voce.

Kyle si avvicina e mi da una pacca sulla spalla.

-Piacere mio, amico. Io sono Kyle, Kyle Thorne. Re delle feste e degli scherzi, ma anche filosofo. Andremo d'accordo, me lo sento.

Io no.

La ragazza mi rivolge un sorriso.

-Io sono Zoe, sua sorella. Non credergli, Kyle è un disastro, ma sotto sotto è una brava persona.

-Ah, tutta invidia!

Non ascolto il resto del loro battibecco e mi metto di lato per consentire loro di entrare nella piccola camera da letto. Che dovrò condividere per chissà quanto tempo con questo ragazzo.

Lo studio mentre continua a parlare con la sorella. Sorride costantemente e la fossetta sulla sua guancia non sembra avere intenzione di scomparire. Ha occhi svegli, forse troppo. Dal fisico deduco che pratichi qualche sport, football probabilmente. E dal modo in cui le sue mani vadano sempre a sistemare, o spettinare, i capelli, capisco che sono la sua fonte di vanità.

Mi riscuoto rendendomi conto di osservarli probabilmente come un maniaco.

Afferro uno zainetto all'interno del quale si trovano dei vestiti femminili – i vestiti di Scarlett – e senza dire nulla mi avvio fuori dalla porta della stanza.

So di averli lasciati spiazzati e per un istante la tentazione di rimanere ferma fuori dalla porta per sentire ciò che diranno su di me è forte, ma mi riscuoto in fretta, avviandomi verso l'ascensore.

Entro e, una volta aver chiuso le porte, lo blocco.

In un baleno tiro fuori gli altri vestiti e mi cambio quanto più rapidamente possibile. Tolgo la fascia che ho al petto indossando un normale reggiseno, indosso una maglietta, tolgo il cappello e provo a sistemare i miei capelli castano scuro che lasciati sciolti arrivano alle spalle. Qualcosa mi dice che da ora in avanti il mio rapporto con gli specchi non sarà dei migliori. Incrocio i miei occhi azzurro chiaro nello specchio, occhi che sembrano più spaventati di quanto vorrei sembrassero.

"Ce la farai, Scarlett" mi ripeto.


Angolo Freya-semi-addormentata

Duuunque, innanzitutto grazie a tutti per continuare a seguire le mie storie! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e che il personaggio di Scarlett vi piacerà almeno quanto quello di Zoe! 

Da quel poco che avete potuto vedere come vi sembra? 

Siete curiosi di sapere perché si finge un ragazzo?

E siete contenti che il protagonista sia Kyle?

A prestos!

Instagram: Freya_Dakets

Fake BoyHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin