Fake Boy

Capitolo 10

Anche in stanza Kyle è particolarmente taciturno.

Sto preparando una frittata per cena e gli chiedo se ne vuole anche lui, ma non sembra sentirmi.

- Devo uscire. Ci si vede dopo - dice ad un certo punto.

Resto un istante immobile prima di parlare.

-Posso venire con te? - gli chiedo.

Si volta di scatto, fissandomi.

-Di tutte le volte che ti ho proposto di venire con me, hai scelto la peggiore.

Faccio spallucce.

-Non ho voglia di restare dentro stasera - mento.

Kyle incrocia le braccia al petto.

-Ho delle faccende private da sbrigare. Magari puoi organizzarti con quel tuo amichetto, Hp...

-Dell - lo correggo.

-Proprio lui.

Stringo le labbra in una lama, dopodiché annuisco.

-D'accordo. Ci vediamo dopo allora.

Kyle non risponde nemmeno ed esce dalla stanza.

Attendo qualche istante durante il quale tento di mangiare quanta più frittata possibile, dopodiché mi precipito fuori dalla stanza e poi giù per le scale.

Quando esco per strada, lo scorgo appena prima che svolti per una via secondaria e lo seguo.

Kyle non sembra farci caso, ma in ogni caso non passa molto tempo prima che entri all'interno di un locale, un pub.

Lo seguo al suo interno, provando a non farmi notare.

Il locale è molto grande.

C'è poca luce, odore di alcool, un tavolo da biliardo e in fondo, seduti a dei divanetti appartati, Xavier e il gruppo.

Naturalmente Kyle si avvia verso la loro direzione.

Peccato che io non possa fare altrettanto e debba limitarmi ad osservarli a distanza.

Almeno finché la mia attenzione non viene catturata ad Dell. Come me, anche lui cerca di passare inosservato e come me, anche lui sembra puntare al gruppo di Xavier.

Cosa diamine ci fa qui quel ragazzino?

Di soppiatto, mi avvicino a lui e poggio una mano sul suo braccio.

Lui fa letteralmente un salto in aria e si volta di scatto con aria terrorizzata, ma non appena mi vede si rilassa visibilmente.

-Ciao... co-cosa ci fai tu qui? – Balbetta.

-Potrei chiederti la stessa cosa – rispondo inarcando un sopracciglio.

Dell deglutisce nervoso.

-A-avevo voglia di fare u-una passeggiata – risponde sistemando gli occhiali.

-Non è vero. Stai spiando Xavier e gli altri membri della confraternita.

Dell spalanca gli occhi.

-Sai anche tu della confraternita?

Faccio spallucce.

-Ovvio. Mi piacerebbe entrare a farne parte.

Se possibile Dell spalanca gli occhi ancora di più.

-No... ecco vedi, non ti consiglio di entrare nei Black Eagles, la confraternita di Xavier. Non è... non è raccomandabile.

-Allora tu perché sei qui?