Cap.7.5 (Special)

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{Ehm, si... Per chi conosce le ".5" delle mie storie non avrà bisogno di spiegazioni, per chi, invece, non è accorrente di ciò farò una breve sintesi, sono una specie di 'Capitoli Speciali'.
Detto questo...

Buona lettura!!!} 

Incurante delle occhiatacce che stava avendo, la figura continuò, decisa, a camminare verso il suo avvessario, doveva fermarlo ad ogni costo, questa volta aveva superato il limite, prese la sua arma, un comune penello dalle grandi dimensioni, e lo puntò verso colui che veniva comunemente chiamato 'Error', il distruttore degli AU, Alternative Univers, o, tradotto, Universi Alternativi, questa volta aveva puntando su uno degli universi più vicini a quello originale, Under!Swamp, universo del suo amico Blue, uno dei Starsanses, preso in ostaggio dalla Villan's MOB, un'organizzazione di Sans anonimi, non proprio, sadici e ubriaconi, che non fanno altro che 'aiutare' quel... Sbruffone! Lo vide sorridere sadico per poi far uscire quei maledetti fili, ne ruppe alcuni ma altri lo colpirono, non riuscendo e prendere la sua anima, che non aveva, l'unica cosa che lo rendeva in vita era la 'Creatività', non per questo veniva definito un creatore, cosa che non era, lui era un protettore, il protettore di tutti gli AU, e non sarebbe stato un Sans glitchato a rovinargli i piani.

Iniziarono a lottare fino a quando il protettore non creò una macchia d'inchiostro sotto i piedi del distruttore, facendolo andare in un'altro punto del molti verso, sicuramente non si sarebbe fermato lì, ricostruendo i vari edifici e avendo i ringraziamenti da parte dei mostri e umani, entrò pure lui nella macchia, ritrovandosi in un luogo completamente bianco, si guardò attorno con paura, aveva vissuto la maggior parte della sua infanzia e adolescenza in quel luogo, non sapendo come uscire, se non grazie all'aiuto di qualcuno, lo guardò, era seduto per terra e stava giocando con i suoi fili, attendendo di sentire le solite cose, ormai si stancava anche di arrabbiarsi per quello scheletro pittore che non aveva anima, alzò lo sguardo, o forse c'era un'altro motivo per cui non voleva arrabbiarsi con lui ma mandò via subito quella opzione, non ci avrebbe mai più pensato, lui? Con il protettore? Ma siamo seri? 

L'altro, incrociando quello sguardo annoiato, ma qualche sfumatura di tristezza, ebbe subito un cambiamento di emozione, curiosità, il suo occhio destro prese forma di un punto interrogativo blu e l'altro di un rombo arrancione, era divertente da guardare, sembravano gli occhiali da sole di Fresh!Sans, che esprimevano ciò che pensava e sentiva, si sedette davanti a lui, non andavano d'accordo fin dalla 'prima' volta che si erano visti, ma era nelle natura del protettore aiutare chi era in difficoltà, l'altro, capendo la sua curiosità, sospirò frustrato e si prese il capo fra le mani, dopo un pò lo riguardò, perché non riusciva ad provare un singolo sentimento di odio o cos'altro nei suoi confronti? Cos'erano quei sogni che stava avendo in quel periodo? Ricordi? Impossibile! Lui e il protettore non potevano essere amici, ne adesso ne mani, allora perché il 'quel mondo parallelo', cioè quello dei sogni, si?
Cosa stava succedendo? 

"NoN L-Lo So-So... I-InK."

Rispose alla domanda silenziosa dell'altro, con la sua solita voce glitchata, l'altro iniziò a pensare, e se stava iniziando a ricordare? Sarebbe una catastrofe! Il Multi Verso voleva che lui dimenticasse ciò che avevano passato assieme, non voleva che il Bene e il male si unissero in un'unica cosa, è una cosa abbastanza cattiva da pensare ma erano questi i voleri di colui che aveva creato il loro Universo, che conteneva altri e diversi Universi, lo so lo so, è un casino detto così, ma... Capitemi, non sò come spiegarvelo.
Voleva abbracciarlo, ma poi ricordò della sua fobia, tutta colpa sua, iniziò a pensare, era tutta colpa sua, iniziò a sentire delle gocce sulle sue 'guance' e vide che l'altro stava sgranando gli occhi, stava piangendo, cosa abbastanza rara se fatta da lui, si asciugò velocemente le lacrime, non voleva farsi vedere così da lui, anche se, in passato, era un vero e proprio piagnucolone, un Cry Baby detto alla Chara.

Però non riusciva a fermarsi, iniziò a singhiozzare e a piangere più forte, lo scheletro con i glitch lo guardava allarmato, non sapeva cosa doveva fare, non aveva mai consolato qualcuno che piangeva, perché mai farlo?, lui pensava solo a distruggere mica a consolare mostri e persone, si guardò attorno, con una sirena che indicava allarme rosso nella sua mente, fece ciò che temeva sempre, creò un contatto fisico con il più piccolo, ciò non gli recò paura, anzi, era come se fosse un tranquillizzante, quasi come se fossero i suoi occhiali, sentì l'altro stringerlo e affondare il capo nella sua spalla, bagnado la felpa, nessuno sapeva che consolazione stare nelle sue braccia, quando erano piccoli non si era abbracciati così spesso e voleva che quel momento si fermasse, perché stare tra le sue braccia era una gran bella cosa.

Quando si staccarono, per malavoglia di entrambi, nessuno dei due volle guardare l'altro, il protettore aveva le guance arcobalenate mentre il distruttore era ingiallito (?), se vi state chiedendo come uno scheletro può arrossire, che non è neanche il termine giusto nella loro condizione, non saprei rispondervi, ma, continuando con la storia, il pittore si alzò per primo e, dopo aver salutato l'altro, se ne andò, mentre la sua mente urlava 'Mai più!', lo scheletro glitchato ebbe l'impressione di avere un vuoto, che non sapeva come colmare, forse con la presenza dell'altro, scosse il capo, no!, non doveva pensarci, il solo pensiero di rivederlo lo rendeva... Disgustato? No, non lo era. E cosa allora? Era di nuovo a punto di partenza, con più domande di prima e con meno risposte per associarle a loro, aveva bisogno di qualcuno che sapesse come aiutarlo e sapeva chi.

(...)

"Io direi che saresti innamorato, amico, ma trattandosi di te sarebbe una cosa impossibile. Ma dimmi, chi è la sfortunata?"

Rispose con una risata sarcastica mentre guardava l'umana di quel universo giocare con suo figlio, poi guardò lo scheletro, abbandonare la distruzione per la sua famiglia, davvero un gesto carino da parte sua, se non fosse Horror!Sans, lo scheletro cannibale, già lo aveva sorpreso che non avesse ucciso quell'umana per la fame, figuriamoci creare una famiglia.

"Non dimmi che è un maschio! Okay, amico, non ho nulla in contrario con l'orientamento sessuale dei miei amici però... Cazzo! Adesso sono curioso, chi è?"

Maschio? Ink si poteva considerare un maschio? Trattenne una risata mentre l'altro lo guardava stranito, con i suoi modi di fare si poteva dire che fosse più una ragazza che un ragazzo, sospirò per poi andare in agitazione, solo ora aveva compreso, lui? Innamorato di... Quel stupido protettore? Ma mai nella sua misera vita! Eppure, l'amico aveva detto così, anche lui aveva passato questo lato confusionario, secondo i suoi racconti non sapeva neanche se fosse vero amore o possessione, vide una palla molto colorata, soprattutto di rosso, chissà perché, rotolare verso di lui, il bambino, che assomigliava molto alla madre se non fosse per i capelli albini e gli occhi, si avvicinò a lui, gli sorrise per poi andare dalla madre per continuare a giocare.

[Continua...]

I'm not crazy (Asylum!Sans x Reader)Where stories live. Discover now