three

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La sera prima, Oliver è crollato subito dopo essere arrivati in camera, dopo un paio di sigarette, ho deciso di chiudere occhio anch'io, perché nonostante tutto, ero sfinito anch'io. Ho levato la T-shirt, e il jeans, e mi sono infilato nelle lenzuola solamente con i boxer. Faceva caldissimo, è stata una nottata afosa, quasi sentivo di non poter più respirare, durante la notte mi scoprivo continuamente delle lenzuola, ma era tutto inutile. Non è stata proprio una bella dormita, inoltre mi giravo in continuazione da un lato all'altro in cerca della posizione adatta per riuscire a prendere sonno, sentivo gli occhi stanchi ma nonostante ciò rimanevano aperti costantemente, e quando avevo finalmente trovato il modo per dormire, Oliver nel mentre si rigirava tra le lenzuola, mi spintonava involontariamente, quando dormiva era decisamente ingombrante, occupava quasi tutto il letto. Inoltre non sapevo che Oliver russasse, ieri né ho avuto la conferma, ebbene sì, era davvero insopportabile, però poi lo guardavo, lo fissavo e rimanevo lì senza rendermi conto, a capire il perché, fosse così dannatamente bello, i suoi capelli castano chiaro quasi sul biondo, erano spettinati e disordinati, la bocca perennemente aperta, e le gambe completamente divaricate che invadeva il mio spazio, con la pancia schiacciata sul materasso...
Una voglia pazza.. I brividi sulla schiena, le mani su di lui, ed io sul suo petto, la cosa più bella di questo mondo, la sensazione più bella che si può provare [..]

«Buongiorno» sento una voce davanti a me, e una mano che mi scompiglia i capelli ribelli. «Ehy, buongiorno a te» mi fa un grande sorriso e mi accarezza la schiena.
«Hai dormito bene stanotte?» «Oh, beh non un granché..» se solo avesse idea di quello che ho passato mentre lui russava rumorosamente. «Come mai Elio?» Alza le sopracciglia di scatto. «Avevo molto caldo»
Mi alzo, estraggo il jeans da un cassetto e li infilo. Si avvicina osservandomi dalla testa ai piedi, come se stesse scrutando qualcosa molto attentamente, faccio per allacciarmi il jeans, quando lui porta la mano sul mio membro. «È abbastanza duro» Gli prendo i fianchi e lo stringo a me, lo vedo abbassarsi lentamente. Lascia baci umidi sul collo, caccia fuori la lingua e prosegue fino al petto, allunga la mano e sbottona i pantaloni. Mentre si fa strada sempre più giù, i brividi cominciano a farsi sentire, e gemito, accorgendosene, mi abbassa i boxer e comincia a succhiare, dalla mia bocca escono gemiti sempre più forti, uno dietro l'altro, stringo fra le mie mani i suoi capelli e gli muovo la testa spingendola sempre verso di me affinché mi facesse eccitare sempre più. Porta le mani sulle mie spalle e pian piano si alza, usando nuovamente la lingua per risalire più su.
«Ti piace?» Mi sussurra mordendomi il lobo dell'orecchio «Sì, molto» Continui suoni fuori escono dalla mie labbra «Ti prego continua» Sorride malizioso e continua a succhiare la mia pelle, alternando con i morsi. Mi spinge sul letto toccandomi dappertutto, finché sentiamo bussare alla porta. «Merda, chi sarà?» Dice irritato, aggrotta la fronte e si sistema velocemente i capelli.
«È ora della colazione signori, vi invito a scendere di sotto, se sempre volete mangiare qualcosa, prima di uscire»
«Scendiamo fra due minuti, grazie»
Mi guarda disteso sul letto, furioso.
«Ha interrotto il nostro momento» Si stende anche lui e mi fa sedere su di lui accarezzandomi le guance. «Dopo ti porto in un bellissimo posto, va bene?» «Dove mi porti?» «Curioso eh?» «Curioso come un bambino direi. Mi fai sentire così stupido.» Lui ridacchia rumorosamente toccandosi la pancia, sembra scoppiare «Ora scendiamo così mangiamo qualcosa, va benee?»
Mi alzo dal letto, e scendiamo giù [...]

«Prendiamo un po' di torta al cioccolato, e due caffè, grazie. Vuoi qualcos'altro Elio?»
Scuoto velocemente la testa, ci spostiamo al tavolo e cominciamo a mangiare quella roba squisita. Oliver è ghiotto di torte, penso che se sapessi cucinare, o almeno se avessi almeno qualche minima idea di cosa fosse la cucina, Oliver mi chiederebbe di preparare torte una dietro l'altra senza sosta, e lui mangerebbe tutto senza stancarsi mai. Mi immagino una vita, noi due, completamente indipendenti, e soli, dimenticati da tutti, una casa tutta per noi e un lavoro che ci possa mantenere. Sarebbe magnifico, ma nel mentre fantastico su di noi, Oliver avvicina la sua mano alla mia faccia scuotendola. «Eehylà. Tutto bene? Mi stai ascoltando?»
Deglutisco rumorosamente di scatto e finalmente gli presto attenzione. «Ahm, si si. Stavo solo..»
«Solo.. Cosa?» «Stavo pensando a dove mi porterai!» alzo il piede e gli tocco la gamba, facendo su e giù.
Lui sorride, sembra piacergli. «Ti diverte vedermi curioso e pensieroso?»
«Curioso sì, ma pensieroso?»
«Già, pensieroso. Penso ad una vita intera con te, senza mai separarmi un minuto da te.»
Vedo quelle bellissime guance rosee e soffici sollevarsi, e gli occhi chiari socchiudersi lentamente abbassando lo sguardo. Allunga la mano accarezzandomi, si guarda intorno, «Io voglio passare con te ogni singolo momento della mia vita. Non preoccuparti.» Mi volge un ultimo sguardo, e un ultimo sorriso, e si alza «Ora Elio, usciamo, torneremo stasera, ma non troppo tardi.»
Prendo tutto l'occorrente, ci infiliamo in macchina e ci avviamo nel suo posto segreto. [...]

Posiziono le gambe sopra le sue mentre lui è alla guida e mi distendo poggiando la testa al finestrino. «Accendi la radio, ascoltiamo qualcosa di interessante» «Subito» Gli rispondo prontamente.
Cambia diversi canali, per poi trovare la canzone giusta.

E i volontari laici
Scendevano in pigiama per le scale
Per aiutare i prigionieri
Facevano le bende con lenzuola

E i cittadini attoniti
Fingevano di non capire niente
Per aiutare i disertori
E chi scappava in occidente

Radio Varsavia
L'ultimo appello è da dimenticare

-Radio Varsavia, Franco Battiato.

«Adoro questa, è stupenda.» dice sospirando «Non è vero?»
«Tanto bella quanto te.» Sorride guardando la strada, distoglie lo sguardo e mi fissa negli occhi intensamente ed io mi sciolgo
particolarmente questa volta.
«Guarda la strada non guardare me, non ti distrarre o faremo un incidente. » Gli dico scherzosamente spintonandolo con il piede.
«Ti guarderei sempre e comunque, niente incidenti.. »

CMBYN ⠀ོWhere stories live. Discover now