songbird

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✒ A Jungwoo, il ragazzo dal sorriso di miele che insegnava nel mio corso di pasticceria.

30ᴛʜ ᴍᴀʀᴄʜ - 1967


     Oggi mi capitò per caso di volgere il mio sguardo al cassetto nella quale teniamo tutte le vecchie foto ingiallite di famiglia. Per pura curiosità e noia, presi un album senza prestare troppa attenzione a quel che vi era dentro. Non appena soffiai via la polvere dalla copertina, il mio cuore perse un battito. Bianca, tendente all'avorio e con ricami in oro di piccoli motivi floreali agli angoli : era l'album di foto del matrimonio dei miei genitori. Lo riconobbi subito, da piccolo io e mia madre eravamo soliti a rivivere le memorie passate di un tempo oramai perduto. Mi venne in mente la gioia nei miei occhi la prima volta che la vidi vestita con quell'abito vaporoso e pieno di diamanti ricamati sul velo di pizzo sulla foto che la ritraeva. Sorridente e negli anni più felici della sua gioventù, mostrava il suo bouquet di fiori colorati mentre si teneva a braccetto con mio padre. Un uomo robusto, elegante che faceva un bel figurino nel suo completo di lana mohair blu. Parevano usciti da un libro di fiabe e probabilmente fu l'unico giorno in cui mi pento di non esser stato accanto a loro. Perché ? Sarebbe stato piacevole conoscerlo, mio padre.
     Morì in guerra, sul campo di battaglia. Non l'avrebbe mai immaginato, vero professore. Onde evitare di parlarle di lui in questa lettera, mi perderei nelle mie stesse parole e se mi è concesso, preferirei dedicargli tempo un'altra volta.

     Sfogliando l'album mi venne in mente la sua persona, la paura di star sprecando la mia giovinezza, di non starla vivendo a pieno. Dice che mi sto tirando indietro in troppe cose ? Temo in un rimpianto futuro, ma quel che naviga nella mia mente è irrealizzabile follia rispetto alla realtà dei fatti. Se non ha ancora inteso le mie intenzioni, oh professore siamo in un mare di guai. Lei mi attrae. Fisicamente e psicologicamente. Le ho già parlato di quanto potere ha sulla mia coscienza, tanta da far perdere le foglie del mio albero della razionalità.
     Più le settimane passano, e il tempo condiviso con lei sembra divenire sempre più breve. Sarà che ha smesso di prestare così tanta attenzione su di me come prima ? Ammetto di esser diventato abbastanza abile nel maneggiare un impasto per dolci, ma ho ancora bisogno di lei e dei suoi consigli su come misurare esattamente il quantitativo di cacao da mettere nella torta al cioccolato o quante uova servono per una buona mousse. Sento la mancanza della sua presenza, dei suoi piccoli sospiri sul collo che fanno raddrizzare i peli, le sue dita affusolate tra i miei capelli mentre mi rivolge un dolce sorriso e la sua chiara voce che chiama il mio nome.

     Sto diventando pazzo ? È la follia che ha preso possesso della mia persona e mi fa parlare in questo modo ? Se è codesto l'effetto che fa un angelo mostrandosi ad un mortale come me, allora sì, credo proprio di essere pazzo per lei professore.


Da Yukhei, un adolescente dal tenero cuore di cioccolato, sciolto, dal calore delle sue mani.

ᴍᴇᴍᴏʀɪᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ᴛᴏʀᴛᴀ ᴀʟ ᴄɪᴏᴄᴄᴏʟᴀᴛᴏ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora