19.

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"Fede non vieni ad abbracciarmi?" A metà tra il sorpresa e lo sbigottita posai le birre e sorrisi. Mio fratello maggiore era in piedi davanti al bancone con le braccia aperte, pronto ad accogliermi. "Will.. ma che ci fai qui a Torino?" gli chiesi e mi tuffai sul suo petto facendomi sollevare. "Io e Shane abbiamo sentito Cristina ieri pomeriggio e ci ha accennato della lite con la moglie di Martin." io abbassai lo sguardo e sospirai. "Già, purtroppo." "Ehi.." mio fratello mi sollevò il mento, "noi siamo qui per te. Avevamo in mente di salire ma non era ancora deciso niente, poi abbiamo sentito che nostra sorella vuole fare la teppista e siamo venuti in soccorso." Risi insieme a lui e gli tirai un pugno scherzoso sul braccio. "Il mio bambolotto dov'è?" chiesi alludendo a Shane. "Il demente sta dormendo sul divano di casa tua. Siamo partiti all'improvviso e non ha dormito molto, è un po' stanco dopo il weekend a Rimini." Io lo guardai sorpresa. "Weekend a Rimini?" "Bhè, sì. È andato a trovare Carolina." "Uuuhh ma allora è una cosa seria. Sono felice per lui, per loro."

Presi mio fratello per mano e lo portai a un tavolino lontano da occhi indiscreti dove Martina si divertiva a immergere i biscotti nella cioccolata soda. "Piccola volevo presentarti una persona." Lei si staccò dalla sua merenda e mi guardò curiosa. "Chi Fefè?" "Lui tesoro." Presi il braccio di mio fratello e lo portai davanti a lei. "Mio fratello William, il ragazzo della foto con il cavallo, ti ricordi?" mio fratello si piegò sulle ginocchia per essere alla pari con lei. "Ciao piccolina." Lei gli mostrò uno dei suoi sorrisi migliori e gli diede un bacino sulla guancia. "Ciao Willy. Sì che mi ricordo Fefè." "Willy?" disse mio fratello sorpreso facendomi ridere. "Sì brother, gliel'ho suggerito io il nomignolo." Lui mi si avvicinò con fare da finto minaccioso. "Poi facciamo i conti eh.." disse per poi scoppiare a ridere.
"Che facciamo stasera, mangiamo tutti insieme?" mi chiese William addentando con foga una ciambellina glassata. "Chiedo a Martin appena lo sento dopo gli allenamenti ma non credo ci siano problemi, anzi non vede l'ora di conoscervi di persona." "Lui?" "Sì, lui vuole conoscervi, siete la mia famiglia." "Sapessi quanto vogliamo conoscerlo noi" disse mio fratello contenendo a fatica l'ansia e la gioia di conoscere il suo idolo.

Per tutto il pomeriggio mio fratello tenne occupata Martina e io, tra un cliente e l'altro, trovavo sempre il modo di spiarli e di vedere quanto mio fratello fosse bravo con lei. William amava i bambini e nonostante fosse giovane mi sarebbe piaciuto vederlo nel ruolo di padre.
Il mio turno al bar non era ancora finito e sicuramente nemmeno la sessione di allenamento di Martin, ma il mio cellulare squillò e sul display comparve il suo nome facendomi subito sorridere. "Amore mio, che ci fai con il cellulare in mano a quest'ora?" Lo sentii sospirare per la stanchezza. "Nada amore, volevo sentirte. Sono corso in bagno e ne ho approfittato." rise per poi ripetermi per l'ennesima volta quanto mi amava. "Senti bebito, volevo chiederti una cosa." "Dime todo amore." "Sono saliti i miei fratelli da Milano e pensavo che se ti andava potevamo cenare tutti insieme così li conosci con calma." Martin fece finta di pensarci e di propendere per un no tentennando, ma sentendomi dispiaciuta scoppiò a ridere accettando con piacere. "Certo amore, li facciamo venire da noi a casa così stiamo più comodi e invita anche Cristina." "Oh amore grazie, sono felice e non vedo l'ora." "La cosa importante para mi è vederte felice. Amore vado a finire gli allenamenti, ci vediamo stasera." "Ok bebito, a stasera." Chiusi la comunicazione e andai da Martina e William a comunicargli i programmi della serata e, specialmente mio fratello, ne furono entusiasti.

Quando staccai era ancora presto per riunirci a casa, così decidi di passare a casa dove stavo con Cristina per stritolare mio fratello Shane. Amavo entrambi i miei fratelli ma con Shane c'era qualcosa di davvero speciale, forse perché era il più piccolo, forse perché lo avevo praticamente cresciuto io da quando erano morti i nostri genitori o forse perché mi proteggeva come un leone con i cuccioli. Appena misi piede in casa mia e di Cristina feci appena in tempo a salutare la mia amica che Shane mi alzò da terra facendomi volteggiare e coprendomi di baci. "Sorellina.." urlò nelle mie orecchie, "mi sei mancata da morire." Mi posò a terra e io potei accarezzarlo e osservarlo in tutto il suo splendore. "Anche tu tesoro, tanto. Lei.." mi spostai di lato. "È Martina, la piccola di casa Caceres." "Ciao." disse lei intimidita mentre mio fratello si abbassava sulle ginocchia. "Ciao bambolina, che bella sei." Lui le pizzicò teneramente il naso e lei arrossì. "Assomigli tanto al tuo papà, lo sai piccolina?" lei annuì e gli sorrise. Bene, anche i miei fratelli l'avevano conquistata. Sorridevo mentre li osservavo, poi spostai lo sguardo su William e Cristina che si baciavano con dolcezza sulla porta della cucina. Erano proprio innamorati, non c'era dubbio, e come per me e Martin era stato un colpo di fulmine. Per un istante mi apparve l'immagine di Natalia che minacciava di riprendersi la sua famiglia, ma era ovvio che l'avrebbe fatto solo per dispetto e per tenersi stretti la fama e i soldi di Martin. Non glielo avrei permesso, questo era poco ma sicuro.

I rintocchi dell'orologio antico che io e Cristina avevamo in salotto mi fecero tornare alla realtà. Erano le sette, mezz'ora più tardi sarebbe arrivato Martin dagli allenamenti e noi eravamo ancora in alto mare con la cena. Ok, dovevamo sbrigarci. Decisi di andare per prima a casa di Martin con Martina così, mentre lei si preparava, io avrei avuto tempo di preparare qualcosa per cena. Dissi a Cristina e ai miei fratelli di venire da noi per le otto e mi avviai.
Dopo la doccia Martina insistette per indossare un vestitino a balze bianco e rosa mentre io ne scelsi uno comodo e semplice blu opaco per muovermi meglio tra i fornelli. Mi misi un grembiule davanti per non sporcarmi e iniziai a preparare il condimento per la pasta, un sugo semplice con una leggera punta di formaggio spalmabile per addolcirlo, e dei filetti di pesce al forno con un po'di verdure grigliate.

Avevo appena chiuso il forno con il pesce e acceso la griglia per scaldarla prima dell'uso, quando Martin entrò silenzioso e mi posò una lunga serie di baci su tutto il collo. "Mmmhh.. buonasera bebito. Ti consiglio di stare attento a quello che fai." "Porqué amorcita?" mi chiese lui concentrato sulla mia pelle. "Perché non voglio rischiare di far tardi con la cena anche se.." mi girai e incrociai le braccia dietro al suo collo "non mi dispiacerebbe replicare quello che abbiamo fatto stamattina in questa cucina." Martin alzò un sopracciglio e si morse il labbro provocandomi. "Bhè.. creo que esta noche nessuno potrà impedircelo." Incollò le labbra alle mie indugiando più del dovuto e poi finalmente approfondì il bacio passando nella mia bocca il sapore di fragola che la sua lingua e le sue labbra sprigionavano. Appena il campanello suonò lui mi sorrise e andò ad accogliere Cristina e i miei fratelli che scalpitavano pestando lo zerbino.

"Buona sera a tutti, benvenuti." Cristina, che già aveva conosciuto Martin, entrò con calma nonostante la timidezza mentre i miei fratelli si imbambolarono a guardarlo mentre lui si accostava alla porta per lasciarli passare. "Brutti scemi, Martin non vi mangia, dai entrate." dissi loro scatenando le risate di tutti. "S-sì Fede, arriviamo eh." balbettò Shane. Martin chiuse la porta e, mentre io mi spupazzavo Martina, lui si presentava ai miei fratelli. Si strinsero la mano e iniziarono a parlare di calcio, Juve, mondiale e chi più ne ha più ne metta. Io, Cristina e la piccola stavamo in cucina, loro in salotto davanti ai salatini. "Rimarrai sempre alla Juve vero?" chiese Shane con una pizzetta in mano. "Bhè, creo que sì, non quiero cambiare squadra proprio ora." lo tranquillizzò Martin.
Poco dopo eravamo tutti allo stesso tavolo, io vicina a Martin, mio fratello William incollato a Cristina e Martina impegnata ad osservare i tatuaggi di Shane. La cena era piaciuta molto a tutti fortunatamente e la serata stava andando bene, sembrava di essere un gruppo di amici che si conosceva da tempo.

Io e Martin rimanemmo soli dopo una fetta di torta e qualche bicchiere di spumante, i miei fratelli e Cristina erano andati via verso le 23 e Martina era crollata poco prima. Sentii le mani del mio fidanzato posarsi sui miei fianchi e salire fino stringermi il seno mentre le sue labbra carnose torturavano la spalla e il collo. "Ora bebita creo que.." si fermò per farmi un succhiotto che subito dopo morse appena. "Possiamo continuare lo que abbiamo interrotto prima de cena." proseguì incitato dai miei sospiri. Annuii appena. "Io non aspetto altro amore." gli dissi baciando ogni singolo angolo del suo viso perfetto. Mi lasciai sollevare e prendere in braccio e non feci resistenza quando mi adagiò sul letto e iniziò a spogliarmi con calma. Io feci lo stesso con lui e ci lasciammo travolgere dalla passione.

Nessuno, però, poteva immaginare che proprio in quel momento Natalia stava architettando il suo personale e perfido piano per separare me da Martin e sua figlia.

NdA- Eccomi puntuale ragazze!! Scusate l'attesa, spero che il capitolo vi piaccia. Un abbraccio, Fede

Mi destino es junto a ti - Fede || Martin CaceresWhere stories live. Discover now