35. Love will tear us apart

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Titolo fregato dalla maglia di Louis e capitolo dedicato a Makeitshine00 perché è un angelo che sopporta me e tutte le mie storie. (Love u)
E okay, preparatevi psicologicamente ✨

***

Apparentemente, Liam aveva sconvolto l'esistenza dei Tomlinson non appena aveva suonato il campanello di casa loro. O almeno, così sembrava.
In realtà iniziò a venirgli qualche dubbio quando la sorella più grande di Louis (Lottie?) lo spinse da parte con un poco elegante "Togliti", gridando subito dopo "Io chiamo papà!" al resto della famiglia.
«Io i nonni!» ribatté un'altra ragazzina, più giovane e con i capelli castani.
«Brave, io andrò a- e tu chi cavolo sei?»

Liam deglutì di fronte all'uomo che gli era appena comparso davanti, a braccia incrociate sull'uscio di casa. A quanto pareva non era lui la causa di tutto quel trambusto. «Io- uhm, io sono Liam, sto cercando Louis.»
«Beh, anche noi.» replicò l'uomo, stringendogli velocemente la mano e presentandosi come "Dan" «Renditi utile e dai un'occhiata al giardino.» disse poi, dopodiché sparì di nuovo dentro casa.

Liam rimase per un attimo fermo sulla porta, a dir poco perplesso dal comportamento della famiglia, e l'istante dopo venne investito da un paio di ragazzine che corsero fuori e iniziarono a perquisire tutto il giardino come cani da caccia.
«Mi sembri piuttosto inutile, ragazzo. Conosci Doncaster?» esordì nuovamente la voce di Dan.
Liam si voltò di scatto a guardarlo. «Non- non proprio. Sono arrivato mezz'ora fa.»
L'uomo sospirò, poi annuì e gli fece cenno di salire sull'auto parcheggiata nel vialetto. «Andiamo a cercare Louis.»

Il ragazzo lo seguì cercando di non sembrare troppo scombussolato, ma in quel momento era difficile fingere che tutto fosse normale. La sera prima, da Niall, si era fatto spiegare per filo e per segno come raggiungere la casa dei Tomlinson, poi aveva passato la notte rigirandosi nel letto per l'agitazione e ora eccolo lì, a Doncaster, e Louis era disperso.
La fortuna doveva essere dalla sua parte.

«Allora, come conosci Lou?» lo riscosse Dan, lanciandogli un'occhiata veloce prima di svoltare in una stradina.
«Il mio migliore amico è, uhm- insomma... ci siamo conosciuti perché, uhm, perché loro si conoscono...?» tentò, non proprio sicuro di ciò che aveva appena detto.
Anche Dan sembrava piuttosto confuso, ma non fece commenti e si limitò ad annuire. «Non lo vediamo da ieri pomeriggio. Ha detto che sarebbe passato a trovare i suoi nonni e l'altro suo patrigno, ma non è più tornato a casa.» disse invece, il tono preoccupato mentre percorreva lentamente le strade «E non so- non so nemmeno dove cercarlo. Potrebbe essere ovunque, capisci?»

Liam annuì comprensivo, aiutandolo a guardarsi intorno man mano che procedevano. A un certo punto lasciarono la macchina e continuarono a piedi per controllare negozi e locali, ma più andavano avanti e più sembrava una missione impossibile, la gente intorno a loro aumentava e Louis non c'era da nessuna parte.
Lottie chiamò il patrigno, circa un'ora più tardi, per fargli sapere che aveva telefonato ad ogni parente e amico possibile e nessuno di loro aveva visto Louis nelle ultime ore, così salirono nuovamente in macchina e ripresero la ricerca in quel modo, anche se- non era facile, ecco. E Dan sembrava piuttosto vicino a un crollo psicologico.

«Vedrà che lo ritroveremo presto. O magari tornerà a casa lui, forse è semplicemente andato da qualche amico di cui non avete il numero.» cercò di rassicurarlo Liam, ancora al suo fianco mentre perlustravano le strade.
Dan annuì flebilmente. «Già,» espirò. Lanciò uno sguardo al ragazzo e poi si passò una mano sul volto. «È solo che- era così triste quando è arrivato, sabato. No, non solo triste, sembrava davvero... davvero distrutto. Ho promesso a Josephine di prendermi cura dei ragazzi e sto facendo un lavoro pessimo.»

Drama Queens || L.S. Where stories live. Discover now