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Foresta Proibita
Il ragazzo è chino sul pover uomo steso a terra, senza forze.
Harry Potter disperato cerca in tutti i modi di proteggere Sirius Black.
Quell'uomo che poco tempo fa era considerato un assassino, un traditore...adesso è l'unica via di salvezza per Harry.
Sirius Black, d'altronde è il suo padrino, era il migliore amico di James. Peter Minus, invece, è colui che ha tradito James e Lily.
Il Felpato adesso sta morendo.


Irlanda
Preparo il mio baule, metto i pochi indumenti che ho. La maggior parte sono tuniche bianche o nere, poi la mia bacchetta.
Non basta.
Silente appare proprio in questo momento.
«Ho pensato che potresti comprare qualcosa a Londra, che dici?»propone.
«Diagon Alley è rischioso immagino.»farfuglio.
«Ti accompagno nel mondo dei babbani Megan, così non correrai rischi e inoltre potrai comprare cose di vario tipo, ti piacerà. O permetterai al tuo stato di purosangue di prevalere?»
Sbuffo e mi siedo sul materasso.
«Sai benissimo che da bambina ci sono già stata. Posso andarci quando sarò ad Hogwarts,almeno?»domando speranzosa.
Silente si siede accanto a me.
«Non sarai tu Meg, lo sai? Non vivrai nel castello come hai sempre fatto, ti sistemo nel mio studio, solo io ne ho l'accesso.»
Alzo gli occhi al cielo, mi guardo le braccia, sono troppo pallide.
Poi mi rifletto nel piccolo specchio accanto alla credenza.
«Affare fatto. Mi va bene.»
Mi alzo e chiudo il baule.
«Come sempre non devi uscire, ti darò io il permesso per farlo.»
«Quanto dista Londra da qui?»
Vorrei tanto capire dove mi trovo, visto che l'ha tenuto segreto anche a me.
«Non molto, siamo in Irlanda mia cara.»sorride capendo le mie intenzioni.
«Ti scorterò domani.»
Annuisco.

Hogwarts
«Bombarda!»urla Hermione Granger facendo saltare in aria la cella di Sirius Black.
Fierobecco, l'ippogrifo sopravvissuto, si avvicina ad Harry per ottenere una carezza.
Sirius intanto esce abbracciando Harry.
«Sei libero!»afferma con gioia il ragazzo.
Sirius mette dietro l'orecchio una ciocca di capelli neri che gli ricadono sulla fronte, si sistema i sudici stracci che indossa, senza smettere di sorridere, con gli occhi grigi che gli luccicano.
«Sirius, sei scappato trasformandoti in felpato, cioè in cane, ma cosa ti ha fatto restare lucido? Come hai fatto a non impazzire?»domanda Potter curioso.
«A volte la vendetta è l'unica strada che permette di non impazzire, specialmente quando si è reclusi o esiliati per colpa di altri
Hermione rimane affascinata dalle parole dell'uomo, le assorbe in un niente.
«Ci vediamo Harry.»
Sirius si mette a cavalcioni su Fierobecco e con una piccola spinta volano via.
L'ippogrifo inizia a sorvolare la scuola, elevandosi sempre di più, ancora e ancora.

 (Meg)
Trascino il mio baule fuori da quella capanna finalmente, inizio a respirare un'aria diversa.
«Sei pronta Meg?»domanda Silente prendendomi la mano.
«Pronta.»confermo.
Entrambi ci smaterializziamo nel suo studio. Appena i miei occhi si rendono conto di ciò che vedono mi porto le mani alla bocca.
Continuo a non sentire nulla.
«È così...»
«Diverso?»
«Sono stata qui, ricordi? Non è cambiato niente.»osservo.
«Bene mia cara, sistemati pure, la notte ristorerà i pensieri.»
Con uno schiocco di dita le luci si spengono.
Dentro di me mille domande e mille riflessioni sorgono.
Sono a casa, sono ad Hogwarts.
Forse potrò portare a termine la mia vendetta, riuscirò nel mio intento.
Vedrò il figlio di James e Lily.
Mi sistemo su un letto comodo accanto alla scrivania di Albus.
L'ha preparato per me, e mi ha anche fatto trovare alcuni vestiti nuovi.


Accendo una piccola candela e mi affaccio al grande finestrone.
La luna è alta in cielo e inevitabilmente penso a un mio amico... Remus Lupin.
Chissà dove si trova, forse è riuscito a controllare le sue trasformazioni da lupo mannaro.
Ammiro tutte le costellazioni, so ancora riconoscere ogni singola stella del firmamento.
A un certo punto, vedo qualcosa volare in cielo, che rallenta.
Un animale molto grande con in groppa una persona, che non riesco a distinguere.
Piano piano rallentano il loro percorso.
L'uomo mi fissa, o almeno così mi pare da lontano, ma io non riesco a capire chi sia.
Stringo forte il lembo della mia tunica, mi accascio sul letto.
Ho una stretta nel petto, molto leggera ma intensa, come se il mio cuore...avesse ripreso a battere.
Nah, non può essere, il mio cuore è fermo. Io non sento nulla.
Infatti il movimento cessa subito.
Il mio respiro ritorna regolare e noto che non c'è più traccia dell'uomo e del grande animale.
Chiudo le tende del finestrone e mi costringo a dormire, anche se sarà difficile.

Born To DieWhere stories live. Discover now