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Attenzione: questo capitolo può far piangere, commuovere e traumatizzare ma anche ridere.
_Bibi_b Slytherin_Pureblood_ lo so che lo aspettavate con i forconi 🤧

Ivy Lock
Meg non è una persona tranquilla e nemmeno una persona nervosa.
Meg è semplicemente Meg.
Eppure in questo istante non si sente a suo agio, come uno straniero in una nuova patria.
Harry d'altro canto le nasconde qualcosa di molto importante, qualcosa di cui ha parlato solo a poche persone: sospetta che Draco sia un mangiamorte.
Harry le è di compagnia mentre insieme percorrono le strade ghiacciate del villaggio Ivy Lock, proprio vicino alla Tana, la casa dei Weasley.
Harry vorrebbe dirle di tornare indietro, magari di trascorrere il Natale da soli a Grimmauld Place...insomma tutto pur di non vederla in difficoltà.
«Ma perché hai accettato l'invito?»si lamenta lui, aggiustandosi il cappello.
I nasi gelati dei giovani assumono un colorito quasi violaceo, ma nessuno accenna a ripararsi al caldo.
Bella domanda, Harry...
«Ron ha insistito.»sussurra Meg fermandosi a guardare una vetrina.
«Perché non hai comprato prima i regali? Che ti costava farlo ad Hogsmeade? Ora siamo qui, al gelo,  in questo posto ambiguo...» commenta Harry osservando con disgusto uno stregone che infila due dita nel naso.
Megan ha dimenticato la tradizione dei regali.
Non ne riceve uno da anni, dimenticandosi il giorno del suo compleanno e avendo trascorso le altre feste in solitudine non le è venuto in mente di comprarne nemmeno uno.
«Sta zitto, Harry.»si limita a rispondere decidendosi finalmente a entrare in un negozio di vinili magici.
(Meg)
Il mio sguardo si ferma immediatamente sulla lunga fila di vinili color pistacchio esposti nel negozio di un mago panciuto.
Harry mi guarda confuso, come se fossi pazza: mi guarda così da quando ci conosciamo.
Lascio scorrere le dita sulla copertina di un disco particolarmente malandato, poi lo prendo e lo osservo.
Harry sbuffa pesantemente e si guarda intorno, quasi annoiato.
È insopportabile.
«Harry.»
«Che c'è?!»
«Dovresti fare sesso.»
Harry per poco non inciampa in un espositore, poi mi guarda come se fossi non solo pazza ma anche eretica.
«MEG!»
«Che c'è? Sei teso, se la smettessi di seguire Draco tutto il giorno forse potresti rilassarti un po'.»sputo fuori.
«Non seguo Draco.»
Poso il vinile e guardo Harry dritto negli occhi, mentre un labbro gli trema dall'imbarazzo.
«Devo farti il discorsetto? Lo sai come funziona? Almeno conosci i-»
Harry mi mette una mano sulla bocca e mi costringe ad abbassarmi.
E rimaniamo lì, nascosti dietro il banco dei vinili.
«Ma che ti prende?»sussurro, liberandomi dalla sua stretta.
«C'è Pansy.»
Sgrano gli occhi e mi balena un'idea in mente, così mi sporgo per osservare.
Pansy osserva tra gli scaffali qualche vecchio vinile, con una smorfia di noia e nausea.
La mia attenzione si sposta di nuovo su Harry, che è arrossito come un peperone.
«Harry?»
«Mh?!»
Ritorno a guardare la Parkinson, indossa un vestito verde a quadri che si intravede dal capotto nero... si è perfino tinta le labbra di rosso.
Harry la guarda di sottecchi, ancora rosso in viso.
«Harry... te la faresti la Parkinson?»domando, con la mia solita delicatezza, mentre estraggo sigaretta e accendino dalla tasca.
«Ma che domande fai?!»
Scrollo le spalle tirando fuori il fumo, poi torno accovacciata dietro al banco, guardando davanti a me, persa nei miei pensieri.
Sirius si sarebbe divertito qui dentro... un negozio di musica, il suo universo...
Non posso fare a meno di focalizzarmi su un disco con la scritta sbiadita "Queen".
Deve essere mio.
Mi alzo lentamente, fregandomene però di essere vista da Pansy mi avvicino all'altro scaffale e afferro il vinile.
Mi accorgo poco dopo di un altro disco, uno di "Madonna" potrebbe andare bene per Ginny, chissà.
E poi questi vinili funzionano anche senza giradischi.
«Ma guarda un po' chi si vede.»la voce fastidiosamente delicata di Pansy mi fa voltare di scatto.
«Vuoi un altro ritocchino al naso, Pansy?»chiedo dolcemente con falsità.
Lei cambia espressione poi continua a parlare.
«Sai solo usare le mani? Non sei capace di parlare civilmente?!»ribatte portandosi le ciocche del caschetto bruno dietro le orecchie.
«Gira a largo»
«Quel vinile di "Madonna" mi serve, ed è l'ultimo.»cinguetta lei con aria saccente.
Harry osserva la scena e poi interviene.
«Ma se l'ha preso Meg.»
Pansy si volta sensualmente verso di lui, e gli mette una mano sulla spalla.
Le stacco la testa a breve.
«Potter, puoi dire alla tua amica di darmi il vinile?»
«No, Parkinson.»
Pansy mette il broncio e poi afferra il disco, ma io non lo mollo.

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