Capitolo 10

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MEDDY'S POV

Ashton è sopra di me proprio come al mare, ho una voglia irrefrenabile di baciarlo, sentire le sue labbra sulle mie. Non so con quale forza mi spingo ad avvicinarmi sempre di più a lui, che sta facendo la stessa cosa. Ci incontriamo a metà strada, le sue labbre a un centimetro di distanza dalle mie, posso sentire il suo respiro contro il mio viso. Stiamo lì studiandoci a vicenda, ogni particolare del nostro corpo, ogni minimo movimento. Piego leggermente la testa di lato e chiudo gli occhi. Non dovrei farlo, tutto questo è sbagliato. Lo conosco si e no da 3 giorni, non posso baciare un perfetto sconosciuto. Perchè dovrei fidarmi di qualcuno che conosco a malapena? Ma lui è così gentile e premuroso, si è preoccupato di me, a lui gli importo, mi fa stare bene oserei dire anche felice. Forse mi sto illudendo ancora. Nonostante abbia appena finito una "relazione" -se possiamo chiamarla così- qualche giorno fa, nonostante sia così sbagliato, nonostante tutto sono qui e lo sto baciando, sto sentendo le sue morbide labbra appoggiate alle mie. Non sto pensando a niente tranne che a lui, e alla sua lingua che si muove in sincronia alla mia, e la sua mano destra che tiene saldamente il mio fianco destro mentre accarezza lentamente la pelle scoperta, a causa della maglietta che evidentemente si è alzata. Gli infilo una mano nei capelli tirandoglieli leggermente. Ora ci siamo solo noi e nessun'altro.

Improvvisamente sento qualcuno tossire, ci stacchiamo svogliatamente e ci giriamo entrambi. Appena vediamo chi ha appena tossito è mio padre, Ashton si alza il più velocemente da me e mi porge una mano per aiutarmi ad alzarmi.

"P-papà, non è come sembra.." dico insicura.

"Non c'è bisogno che ti giustifichi, ma vi posso dire una cosa? Il divano è più comodo del pavimento, e il letto ancora di più, perchè state per terra? Non vorrete mica pulirlo con il vostro corpo spero.."

Oddio uccidetemi, adesso.

"I giovani d'oggi!" borbotta mio padre mentre se ne va al piano di sopra.

Appena sentiamo la porta di sopra chiudersi io ed Ash scoppiamo in una risata fin troppo rumorosa visto che sentiamo mio padre riaprire la porta e urlare "Ah e un altro consiglio, fate piano o vi sentirà tutto il vicinato!"

Alle sue parole noi ridiamo ancora più forte e lo sentiamo sbuffare "Come non detto." per poi sentire la porta richiudersi con tanto di tre giri di chiave. Magari ha paura che lo stupriamo.

"Meddy forse è meglio se ci diamo una pulita e mettiamo a posto questo casino." commenta Ashton.

"Va bene Mr.Sonoordinatoeperfettino" lo prendo in giro.

"Ehi! Meddison Colder come si permette, non gli è bastata la pizza e tutto il resto? Vuole che la butti in piscina?"

"Certo come se avesse il coraggio di farlo, caro Smash le ricordo che lei salva la gente e non la uccide!"

"Ovvio, ma visto che sai nuotare posso farlo"

Comincia a guardarmi e ad avvicinarsi pericolosamente, non lo farà sul serio.

"Ash stavi scherzando vero?"

"Assolutamente no, mi hai provocato e me la paghi." scoppia a ridere e poi comincia a corrermi dietro, provo a scappare su per le scale ma lui è più veloce, mi blocca, mi butta sulla sua spalla e mi trasporta verso la piscina.

"No Ash ti prego scherzavoo!" lo imploro "Ti pregoo." mentre io continuo ad implorarlo lui non smette di ridere e quando siamo sul bordo della piscina mi dice "Pronta per un tuffo?"

"NO Ash non lo far-" non faccio in tempo a finire la frase che mi ritrovo sott'acqua. Lo stronzetto deve pagarmela.. Una voce mi distrae dai miei pensieri di vendetta verso Ashton, è mio padre.

A destructive dream » Ashton Irwin [rewriting]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora