11. ANIMA FRAGILE

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"Ci hai preso l'abitudine a legarmi vedo"
"Quanto sei deficiente Alessia...è stata una cosa che potremmo ripetere se vorrai...magari la prossima volta mi legherai tu..." lo guardo di sottecchi per vedere se scherza ma lui è serio ed io arrossisco vistosamente "Non ti facevo una che arrossisce"
"È il caldo Stephan..non credere che la prospettiva di legarti mi faccia arrossire...deve ancora nascere il ragazzo che riesca a farmi arrossire fidati"
"A me pare che tu sia arrossita perché stai pensando a qualche scena particolarmente spinta...vedremo se magari dopo potremo esaudire qualche tuo desiderio..." mi giro verso il vetro ridendo e scuotendo la testa "Coglione che sei"
"Ora dammi la mano" lascio che lui mi prenda la mano e intrecci le sue dita alle mie...lascio anche che sposti le nostre mani unite e che le posi sulla sua gamba...mi lascio andare contro lo schienale sospirando "Sei pronta?" annuisco mentre il pilota del piccolo elicottero sale a bordo e da una controllata ai comandi "Un minuto e partiamo" la voce del pilota ci arriva in cuffia..per fortuna noi sentiamo lui ma lui non può assolutamente sentire noi che parliamo "Emozionata?" vorrei dire di no, perché quella collezione di esperienze uniche che sto facendo con lui non è affatto un bene per il mio proposito di staccarmi da Stephan fra tipo 36 ore...è mercoledì, sono da poco passate le due di pomeriggio quindi non manca molto al momento i cui dovrò guardarlo nei suoi magnifici occhi verdi e dirgli che è stato bellissimo ma come è iniziato deve finire...mi sto preparando un discorso nella mente, l'ho già cambiato tipo 40 volte..tutte le parole che mi sono venute in mente sono un completo disastro alla fine...andiamo da 'meriti di meglio' a 'non sono affatto la ragazza adatta a te' per arrivare a 'è stato bello finché è durato'...parole trite e ritrite, sentite in qualche sceneggiato scadente e che alla fine non rendono affatto giustizia al fatto che vorrei seriamente essere la ragazza adatta a lui, che vorrei essere alla sua altezza ma che soprattutto non solo è stato bellissimo ma è stata la cosa più bella della mia vita "Si...emozionata..."
"Tutto ok piccola?" il suo viso si avvicina al mio ed io non so perché ma vorrei solo bloccare quel momento...è perfetto...noi due vestiti con due magliette bianche e due paia di pantaloncini neri, i miei inguinali ma tanto Stephan ha detto che mi vedrà solo lui quindi va bene..entrambi abbiamo i capelli scombinati ma non ce ne frega nulla..io sono struccata ovviamente e lui mi ha detto che non mi vuole vedere con un filo di trucco per i prossimi due giorni...quando io gli ho detto che sembro più vecchia lui ha fatto la faccia così incazzata che ho ritrattato subito...siamo felici, cazzo se siamo felici...prendo il telefono e per la prima volta ho l'assurdo desiderio di bloccare sullo schermo quell'attimo...mi giro di modo che lui mi abbracci e scatto...alla fine ne viene fuori una foto non perfetta ma che a me piace un sacco...Stephan ha il viso parzialmente nascosto dietro di me e mi sta dando un bacio fra i capelli...i suoi occhi si notano un sacco, come sempre del resto "Sei bellissima Alessia"
"Tu sei bellissimo" ho sulla punta della lingua tante cose...vorrei dirgli che non solo è bellissimo fuori ma lo è ancora di più dentro, che mi sta regalando le più belle emozioni della mia vita e che vorrei veramente avere la testa e la concentrazione necessaria per dedicargli tutta me stessa...ma so che non sono quella giusta...lo farei soffrire...ovviamente non avrei mai dovuto iniziare quella cosa, o almeno avrei dovuto stoppare subito quella storia che fin da subito è stata diversa dalle altre..ma quando si tratta di lui e dei suoi occhi non ho la forza di dire nulla...sentiamo il motore rombare ed andare su di giri ed io gli stritolo la mano non perché abbia paura ma perché quella è una delle esperienze che solo con lui avrei potuto fare...nessun altro ragazzo avrebbe portato una semi sconosciuta su un elicottero con destinazione ignota...quando ci stacchiamo dalla terraferma batto le mani e lui ride..si, sono una ragazza che poche volte esprime le sue emozioni in modo così marcato ma lui ha la straordinaria capacità che sembra innata di saper riportare a galla un'Alessia che per troppi anni è rimasta morta e sepolta "Dove andiamo?"
"Laggiù" mentre l'elicottero si alza progressivamente seguo la direzione tracciata dal suo dito e rimango basita..Ibiza è tante cose diverse ma per la maggior parte delle persone è solo locali, casino, divertimento, sesso sfrenato e quell'aura di proibito che fanno si che da giugno a settembre sull'isola si riversino milioni di persone...Ibiza però è molto altro..è spiagge incontaminate, mare cristallino, calette nascoste e che puoi raggiungere solo camminando per chilometri nel nulla assoluto o come noi sfruttando un elicottero "È deserto quel tratto di spiaggia"
"L'idea è tipo di essere solo noi due..." da 4 anni a quella parte ho paura della solitudine...prima stavo abbastanza bene da sola anche se ho sempre ricercato il casino del gruppo...da quando Marco è morto la solitudine è sempre stata qualcosa da cui sono fuggita a gambe levate...la sera in cui ho ricevuto la morte di mio fratello mi sono ubriacata e poi ho partecipato ad una festa...la mattina successiva mi sono svegliata in un letto con tre ragazzi...ho fatto cose di cui non vado affatto fiera, anzi...e queste mille cose da cattiva ragazza che ho fatto sono il motivo per cui Stephan dovrà uscire dalla mia vita fra 36 ore o anche meno..per ora mi godo il viaggio...il pilota ci indica le varie parti di Ibiza che sorvoliamo, poi compie una curva e per almeno dieci minuti ci fa semplicemente godere del panorama "Non condividi qualcosa con le tue fan su Instagram?" lui scuote la testa e poi mi stupisce baciandomi con una dolcezza ed una tenerezza assoluta "Non voglio condividere nulla...voglio vivermi questa cosa con te" da una parte sono naturalmente contenta della sua decisione ma ogni sua parola, ogni sua ammissione di voler vivere questa piccola favola solo con me è qualcosa che fa pericolosamente vacillare la mia risolutezza e la mia decisione di spezzargli il cuore. Quando l'elicottero inizia ad abbassarsi guardo le increspature del mare e la sabbia bianca che si alza...siamo solo noi e quello fa tremendamente paura..la cosa che più mi fa paura però è quanto facilmente io mi sia calata in un ruolo che non sarà mai mio...accanto a lui è tremendamente facile assumere il ruolo della fidanzata...svegliarmi vicino a Stephan è favoloso perché quando mi volto e lo vedo sdraiato sotto le lenzuola, ancora addormentato e con quel faccino da angelo mi verrebbe da accarezzargli la guancia e da sussurrargli che andrà tutto bene...poi apre gli occhi e allora mi perdo veramente...basta fissarlo anche solo per qualche minuto in quei due pozzi verdi e ti scordi anche del tuo nome...poi c'è il suo lato più nascosto, tipo quello che è venuto fuori la notte precedente...quello che non ti aspetti assolutamente, quello che ti spiazza perché di punto in bianco ti lega e ti fa godere come non succedeva da tempo...stare con lui, la parte più strettamente fisica, è una continua scoperta...se dovessi trovare una parola che riassuma cosa è Stephan, direi assolutamente 'brividi'...accanto a lui sono brividi continui, perché in qualunque situazione trova sempre un modo per stupirti...è assurda la sua capacità di leggermi dentro, nonostante io cerchi ancora di impedirglielo..lui aggira ogni mia resistenza e non so assolutamente come faccia...ovviamente ogni piccolo fatto quotidiano assume un significato diverso se fatto con lui...le colazioni, i pranzi e le cene diventano momenti dove stai ad ascoltarlo mentre parla della sua grande passione, il calcio..e stranamente non mi annoio per niente, anzi..anche se non ho ancora capito la regola del fuorigioco mi basta che lui parli, gesticoli e poi si fermi per sorridere...anche vestirci assieme diventa un momento dove lui mi sorride attraverso lo specchio ed io non posso fare altro che ricambiare...e poi ci sono i momenti di assoluto far niente, dove lui guarda il cellulare o parla al telefono, o guarda qualche cosa al computer portatile ed io faccio finta di fare qualcosa, mentre invece sono completamente in sua balia...a volte, spessissimo anzi, mi chiedo se sia innamorata...se quel vuoto che sento quando lui mi prende la mano è il sintomo principale che quello sia amore...a volte vorrei chiedergli cosa si prova quando si è innamorati, se quella assurda paura di fare una cazzata colossale lasciandolo andare fra due giorni sia la certezza che quello che provo sia amore "Vieni" mi riscuoto quando mi accorgo che ci siamo abbassati notevolmente e che l'elicottero ci farà scendere per poi venirci a riprendere fra qualche ora...da quello che ci ha detto il pilota poco prima siamo a Cala d'Albarca, che è una delle pochissime spiagge di Ibiza che si possono ancora vivere in totale solitudine...scogliere a picco sul mare, una fitta pineta e una spiaggia di sabbia finissima che si incontra ovviamente con un mare che definire cristallino è poco...dato che l'elicottero non può raggiungere ed atterrare sulla spiaggia l'elicottero si ferma a poca distanza dalla terraferma e poi io e Stephan scendiamo la breve scaletta fino a toccare la sabbia "Che figata..si scusa non sono fine per niente a volte lo ammetto..." lui ride e poi mi raggiunge prendendomi per la vita e facendomi fare un mezzo giro "Effettivamente agli eventi formali dovresti moderare il linguaggio ma secondo me andresti benissimo alla fine"
"Eventi formali? Di cosa stai parlando?" mi sposto e mi tolgo maglietta e shorts poi entro in acqua e mi bagno le braccia ed il collo..fa un caldo assurdo e poi è un buon modo per sviare il discorso da questa assurda cosa degli eventi formali..peccato che la mia testa si stia già immaginando me e lui che sorridiamo a favore dei fotografi dopo una nostra entrata trionfale..sorrido senza neanche accorgermene ma quello che se ne accorge eccome è lui "Perché sorridi? Stai immaginando che alla domanda su chi sia la meravigliosa ragazza accanto a me risponda semplicemente che è l'amore della mia vita e che la amo alla follia?"
"Ma che cazzo dici? In realtà l'unica cosa che potrebbe allettarmi in un contesto del genere sarebbe trovare un angoletto appartato per una sveltina"
"Solo quello vero?" annuisco ma lui sa che non sarebbe solo quello...è come se mi stesse dando tremila possibilità diverse per ammettere che i sentimenti li ho messi in ballo anche io e pure parecchio ma io faccio resistenza e continuerò a farla "Guastafeste"
"Io? Ovviamente...e per rimanere in tema...senti ma in questo paradiso terrestre non sarebbe stato meglio portarci una ragazza diversa? Una che avrebbe sicuramente detto che il suo sogno da tutta una vita era passare con te una giornata in un luogo lontano da tutto e da tutti dove tu alla fine le avresti dichiarato tutto il tuo amore facendole magari anche la proposta?"
"Quella proposta?" annuisco e cerco di mantenere il tono e soprattutto l'espressione allegra anche se in realtà al solo pensiero di Stephan che chiede ad una ipotetica ragazza di passare tutta la sua vita con lui mi assale una sensazione strana..è gelosia ma è anche la paura che lui un giorno potrebbe guardare un'altra nel modo in cui adesso guarda me...lui mi guarda come qualcuno che non solo vede Alessia in superficie, non solo vede la bella ragazza che ha sempre attirato gli uomini e che si è sempre compiaciuta di questo, ma vede anche altro, molto altro, anche quello che in realtà non dovrebbe vedere "E a te andrebbe bene Alessia?" alzo le spalle e mi siedo in riva al mare, con tutto il corpo in acqua e solo la testa poggiata nel punto dove le onde lente e pigre non possono raggiungermi...ho ancora la treccia che lui mi ha fatto la sera prima e che per qualche strano motivo lui continua a volere che rimanga salda al suo posto "Ripeto..ti andrebbe bene?"
"Sai che non potrei mai essere io quella ragazza Stephan...sai benissimo che la nostra storia è qualcosa di momentaneo e lo hai accettato"
"No, non l'ho accettato Ale...ti ho detto che posso anche farti pensare di averlo accettato e posso anche comportarmi come se questa cosa mi andasse bene ma non è così e ti accorgerai che non sono uno che molla" mi si sdraia vicino ed afferra la mia mano iniziando a giocare con le mie dita "Non è mai stato solo sesso per te vero?"
"All'inizio ho pensato di poter stare con l'ennesima ragazza solo per sesso e per passare il tempo...poi mi sono accorto che ti pensavo troppo perché tu fossi l'ennesima tacca"
"Ne hai avute molte di tacche?"
"Qualcuna..." lo guardo ridendo e allora lui si corregge "...parecchie...ma ho sempre messo le cose in chiaro Alessia, non ho mai illuso nessuna...ovviamente alcune hanno cercato di convincermi che per loro potessi mettere da parte il fatto di divertirmi e basta e creare una cosa seria ma nessuna era quella giusta"
"E perché hai questo assurdo pensiero che io possa esserlo Stephan?" mi metto seduta e fisso l'orizzonte...ci sono solo pochi colori attorno a noi..l'azzurro del cielo e del mare, il marrone delle rocce a strapiombo sull'acqua, il verde della pineta, il bianco della sabbia fine...è un vero paradiso e per un secondo immagino che ogni estate sia così..scovare posti nuovi e dove non ci sia nessuno, stare a parlare per ore con l'acqua che ti lambisce il corpo, vedere come può andare "Perché sei perfetta"
"Non sono per un cazzo perfetta...anzi sono molto ma molto lontana dalla perfezione..." anche lui si mette seduto e mi bacia la spalla nuda...poi si mette dietro di me e inizia a slegarmi la treccia...non ho mai permesso realmente a nessuno di avvicinarsi a me, soprattutto dalla morte di Marco in poi..anche prima ho sempre tenuto a debita distanza tutti, tranne mio fratello..i miei genitori non mi hanno mai capita, non hanno mai capito il mio bisogno viscerale di sentirmi libera e senza legami, quella voglia di testare sempre un pochino di più i miei limiti..li ho sempre fatti ammattire ben bene, scappando nel cuore della notte a 13 anni per andare a vedere le stelle cadenti, per poi tornare soltanto il giorno dopo, con loro che avevano già chiamato la polizia...mio padre ha sempre avuto il suo rifugio nelle storie parallele che mia madre ha sempre negato lui avesse...lei era quella che già a 15 anni ogni sera mi poneva la classica domanda "Ma il fidanzato non ce l'hai?" all'inizio pensavo scherzasse e ridevo, ma ben presto avevo capito che era maledettamente seria...a quell'età avevo già dato il mio primo bacio, anzi ne avevo dati parecchi e poco dopo avevo iniziato a divertirmi seriamente...la sua faccia, dapprima sorridente e indulgente con il tempo era diventata gelida e fredda quando io le continuavo a rispondere che io non mi sarei mai innamorata né fidanzata...Stephan è il mio primo ragazzo, ma anche lui alla fine lo rimarrà per poco "Non ti ho detto che sei perfetta..hai mille difetti e ne sono più che consapevole ma per me sei perfetta...per quello che cerco io sei perfetta"
"Cerchi una come me?" lui annuisce..vedo con la coda dell'occhio che sta districando con cura maniacale i miei capelli e non so perché quella scena mi stritola il cuore in una morsa "Non valgo tutti i tuoi sforzi Stephan..."
"Vali ogni sforzo che farò per dimostrarti che anche tu sei degna di essere amata e di essere veramente felice.." lui piacerebbe un sacco a mia madre che peraltro mi ha già scritto una cosa come 30 messaggi dopo aver casualmente visto non so neanche dove il video di Manuel di due sere prima "Hai la tua vita Stephan...che penso sia già molto incasinata e piena anche senza la mia presenza...sarei qualcosa che sconvolgerebbe molti equilibri nella capitale fidati" lui ride poggiando il viso sulla pelle della mia schiena ed io rabbrividisco "A cosa devo questo brivido piccola?"
"Al vento..." in realtà il vento non c'entra nulla, proprio per niente...il brivido che lui ha sentito e che mi ha scosso da capo a piedi è semplicemente perché ogni suo gesto mi piace..non c'è una cosa di lui che non mi piaccia, non c'è un singolo dettaglio che cambierei..anche i suoi difetti alla fine li vedo come pregi e forse è proprio questo dettaglio che mi dovrebbe far dire che mi sto legando troppo a lui "Si..al vento...secondo me adori quando ti bacio..ovunque lo faccia" non glielo dirò mai ma non solo lo adoro, ho bisogno e anche parecchio del continuo contatto delle sue labbra sulla mia pelle..è come se ogni volta lui me la marchiasse e so che dopo, ogni tocco sarà diverso ed in parte sbagliato...sarà sbagliato quando qualche ragazzo mi bacerà, quando mi toccheranno e qualsiasi tocco sarà poco, sarà insignificante, sarà il nulla "Sai che adoro quando mi baci"
"E anche quando ti dico le cose carine all'orecchio..." ridacchio quando le sue labbra si avvicinano al mio orecchio e sussurrano semplicemente "Sei bellissima"
"In realtà mi piace quando mi dici le cose spinte all'orecchio" i suoi denti afferrano il lobo e lo tirano leggermente facendomi scappare un sospiro "In realtà potrei dirti qualunque cosa e ti scioglieresti comunque..." si, credo che se anche recitasse l'elenco del telefono per qualche ora starei lo stesso ad ascoltarlo e riuscirei anche a trovarci qualcosa di erotico "Confidi troppo nel tuo fascino..che ammetto sia immenso e sconfinato ma sei troppo sicuro di te"
"Diciamo che mi dai ampiamente modo di essere sicuro dato che non mi pare ti dispiaccia passare del tempo con me"
"Lo sai che mi piace stare con te.."
"Stare nel senso di essere fidanzati o stare nel senso di...stare...?"
"La seconda...ovviamente" lui ride e si sdraia trascinandomi con sé..mi ritrovo stesa sopra di lui di traverso con Stephan che mi inizia a passare le dita fra i capelli che sono diventati mossi a furia di stare costretti nella treccia "Ovviamente non ci credo ma facciamo finta di nulla" ovviamente non sono affatto credibile ma per ora mi limito a chiudere gli occhi e a farmi cullare dal ritmico movimento delle onde che ci lambiscono le gambe e dal suo cuore che sento battere sotto di me...

TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora