15. CIAO...

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Rigiro la mano, la faccio ruotare a destra e a sinistra e cerco di catturare uno dei primi raggi di sole di quella giornata...sono le sei e mezza di mattina e avrò dormito su per giù una cosa tipo  20 minuti scarsi..per il resto sono stata a fissare il soffitto o in alternativa il ragazzo sdraiato accanto a me...per lunghi tratti della notte lui ha ricambiato il mio sguardo...a volte invece ha chiuso gli occhi per riposarsi, come in quel momento...dorme a pancia sotto, con il lenzuolo che gli copre le gambe...copre poi è una parola grossa dato che ha attorcigliato il tessuto bianco attorno alle gambe che per la maggior parte quindi sono scoperte "È bello vero?" sorrido alla sua domanda ed annuisco "Si è bello ma continuo a pensare che tu sia stato completamente folle a darmelo..hai aspettato anni, ed ora lo vieni a dare a me che sono un disastro ambulante..."
"Sei un disastro ambulante bellissimo però e sei ancora più bella solo con l'anello addosso..quello ed il mio odore..." arrossisco ed incastro il viso nel cuscino "Hai la capacità assurda ed unica di rendermi totalmente succube e dipendente da te.." lui sorride e poi gira il viso "È l'alba cazzo...abbiamo giusto il tempo di fare colazione e poi di prendere la macchina e tornare al 'Destino'..ci mettiamo almeno un'ora e mezza"
"Allora abbiamo tempo anche per un saluto come si deve"
"È un arrivederci vero?" annuisco e gli scivolo sopra, incollando il mio seno alla sua schiena "Si...non so quando ci rivedremo ma ci rivedremo...e poi decideremo cosa fare.." quell'anello è arrivato inaspettato...in un primo momento avrei voluto solo farlo scomparire perché sembrava pesarmi come un macigno attorno al dito. Poi improvvisamente l'avevo guardato e mi ero sembrato..giusto...si, era eccessivo nel senso che io e lui ci conoscevamo da 6 giorni ma in fondo non era accompagnato da nessuna domanda..era una sorta di ricordo di quei giorni anche perché la lontananza che adesso si sarebbe messa fra di noi avrebbe messo a dura prova quello che era appena nato fra me e Stephan "La mai proposta di venire a Roma è sempre valida"
"E la mia risposta pure...non farò la mantenuta Stephan...non è proprio il ruolo adatto a me..mi farebbe sentire come quelle puttane che stanno a casa tutto il giorno in attesa che il loro protettore torni...non andrebbe bene né per me né per te" mi alzo e mi metto seduta sul letto stropicciandomi gli occhi...sono esausta e non solo a livello fisico. È come se Stephan prosciugasse tutte o buona parte delle mie energie mentali e nervose "Dove vai?"
"A farmi una doccia" mi alzo e sfuggendo al suo tocco mi sposto "Non guardarmi il culo tu"
"Difficile se cammini in linea retta davanti ai miei occhi con il culo scoperto..." gli faccio il dito medio ma continuo a sculettare..quando arrivo alla porta del bagno mi giro "Sono passabile anche nella parte anteriore spero"
"Non commento..." mi lancia il cuscino ma io faccio in tempo a chiudere la porta...Stephan ha la capacità di stemperare sempre in qualche modo i piccoli momenti di tensione che nascono fra di noi...l'orologio che ticchetta inesorabile è come se fosse una scure sopra le nostre teste. Sono nervosa e sono che anche lui lo è...apro l'acqua della doccia e controllo la temperatura poi urlo "El Shaarawy...se vuoi fare la doccia con me devi muoverti" l'orario è folle, perché di solito chiudo gli occhi a quell'ora...io e lui siamo stati assieme sei giorni prima esattamente a quell'ora...è assurdo pensare che ora un anello suo campeggia al mio dito..è stupendo soprattutto perché quel verde smeraldo mi ricorderà sempre il colore dei suoi occhi "Stephan..." apro la porta e guardo verso il letto ma lo trovo vuoto "Stephan...dove diavolo sei?" faccio un passo in avanti e mi accorgo troppo tardi di due mani che mi afferrano per la vita e mi sollevano da terra "Presa...ed ora la punizione per avermi lasciato nel letto da solo..non si fa assolutamente Alessia...pensa che domattina mi dovrò svegliare nel mio letto a Savona, tutto solo, senza te vicino"
"Cucciolo lui..." ad immaginarlo svegliarsi tutto solo nel suo letto mi viene un attacco acuto di mancanza...gli lascio un bacio sulla spalla ma poi urlo quando lui mi dà una pacca sul fondoschiena "E questa per cosa era?"
"Perché sei troppo bella..." rido ma impreco ben presto quando lui mi sbatte letteralmente sotto il getto della doccia, girando improvvisamente la manopola sul freddo "Cazzo ma quanto sei scemo" lui tenta di sfuggire alle mie mani ma riesco a posargliele in vita e a tirarlo verso di me facendo finire anche lui sotto al getto gelido "Merda....è gelata"
"Colpa tua" giro la manopola ma fin troppo dato che di botto l'acqua diventa bollente "Cazzo amore...ti amo ma a volte sei proprio insopportabile" alla fine regoliamo l'acqua su una temperatura accettabile poi chiudiamo le ante della doccia prima di allagare tutto il bagno "Ritiri quello che hai detto prima Alessia per favore? Sai che non saresti la mia mantenuta..."
"Lo so ma agli occhi di tutti lo sarei..."
"Pensavo che te ne fregassi di più di quello che dicono gli altri..." l'ho sempre fatto ma quando si tratta di noi due non ci riesco "Fino a quando parlano di me va bene ma se mettono in dubbio te o quello che c'è fra di noi mi girano altamente e lo sai"
"Allora ci tieni veramente" mi pizzica il fianco prima di prendere il bagnoschiuma ed iniziare a lavarmi "Se non te ne fossi accorto ho un anello tuo al dito...e per me questo conta..sai come la penso, dobbiamo ancora fare una marea di strada e come hai detto te cadremo ancora e ci faremo male ma se attaccano me attaccano anche te indirettamente e questo non me lo perdonerei mai..non voglio che mettano in dubbio quello che stiamo creando"
"Vedi che sei la ragazza perfetta per me? Però non ho bisogno che tu mi difenda Alessia...ho imparato a farlo da solo.." annuisco mentre mi giro dandogli modo di lavarmi la schiena "Ma sei pur sempre un personaggio pubblico e se posso preservare quello che sei e quanto vali intendo farlo.." non ho mai avuto nessuno di cui mi importasse veramente a parte Marco. Lui però era pur sempre mio fratello e sapevo che aveva le spalle larghe per sopportare le schifezze che quotidianamente il mondo esterno gli faceva piovere addosso...Stephan anche se sono sicura abbia ormai imparato a sopportare in buona parte le critiche e tutte le cazzate che scrivono e dicono è puro in un certo qual modo ed io intendo fare in modo che lo rimanga il più a lungo possibile "Posso rimanere qui con te? Prendiamo la moto e ce ne scappiamo via in giro per Ibiza"
"E cosa facciamo? Dai Stephan non fare lo stupido" mi abbraccia da dietro posando le sue labbra sul mio collo mentre l'acqua cade sopra di noi "Viviamo del nostro amore...non ho voglia di tornare in Italia..quasi sicuramente dovrò andare a Roma per parlare con la società..."
"Potrebbero venderti?" mi fa girare e mi prende il viso fra le mani "Boh...non voglio pensarci"
"Ma devi..non puoi mica nasconderti ad Ibiza e scappare..e parla una che è scappata sempre e comunque dalle responsabilità....so che dovunque andrai, qualunque sarà la tua decisione dimostrerai quanto vali...ok? Io rimarrò qua...ma in qualunque momento potrai chiamarmi"
"E potremo fare quelle chiamate in cui te rimani senza nulla addosso?"
"Assolutamente no....non faremo sesso telefonico e non faremo videochiamate da bollino rosso" lui scoppia a ridere prima di spingermi la testa sotto l'acqua "Si certo...iniziamo già stasera?"
"No Stephan...te l'ho detto...se voglio diventare a tutti gli effetti la fidanzata di un calciatore devo iniziare a comportarmi seriamente...prima di tutto dobbiamo limitare l'attività sessuale...al massimo tre volte a settimana"
"Tre giorni su sette? Ce la fai?"
"Non ho detto tre giorni...tre volte a settimana..." mi spinge contro la parete e posa le mani ai lati della mia testa "Tre volte...cioè fammi capire...tre volte in cui tu urlerai il mio nome...a settimana..." annuisco "Sei consapevole che stanotte hai urlato tipo sei volte vero? In una notte...ora mi stai dicendo che in sette giorni lo farai tre volte"
"Si..non puoi stancarti troppo....e poi non si fanno le ore piccole..."
"Alessia...ma sei seria?" cerco di rimanere seria per tipo trenta secondi ma al ventesimo secondo già sto sorridendo "Si, dobbiamo stilare una serie di regole...ferree...niente sesso di mattina...e quando il giorno dopo devi giocare..e dopo le partite"
"Ma dopo le partite devo scaricare la tensione...e comunque questo presuppone che tu starai con me tipo sempre...quindi vuol dire che stai prendendo in seria considerazione la possibilità di venire a Roma..o no?" scuoto la testa ma rido "No...era un ipotesi..." mi vendico e gli spingo la testa sotto il getto d'acqua...è il suo turno di mandarmi a quel paese. Prendo lo shampoo e mi lavo i capelli poi faccio lo stesso con lui..il suo sguardo non mi molla un secondo...tantissimi ragazzi mi hanno guardato con quello sguardo ed io gliel'ho lasciato fare...la maggior parte poi non hanno avuto nulla di me se non un mio saluto e la visione del mio fondoschiena che si allontanava...lui è l'unico che mi fa sempre rimescolare qualcosa dentro...è assurda la reazione istintiva che il mio corpo ha al suo guardarmi...sento accendersi immancabilmente qualcosa al centro del petto e anche molto più in basso "Ammettilo che vuoi fare come quelle conversazioni dove alla fine ti ritrovi ad ansimare al telefono immaginando che le mie mani ti stiano toccando..." scuoto la testa anche se so che fare quelle conversazioni con lui sarebbe bellissimo..la mia paura è che possano farmi sentire ancora di più la sua mancanza alla fine...so che però se me lo chiedesse rimarrei al telefono con lui per ore ed ore "Bugiarda" gli faccio la linguaccia e poi apro di botto l'anta della doccia...sguscio fuori prima che lui possa capire cosa sto facendo...io sono già in bagno che tento di asciugarmi alla buona mentre Stephan chiude l'acqua "Oltre che bugiarda sei stronza forte...scappa veloce perché se ti prendo sarà molto peggio per te" slitto sul pavimento ed esco dal bagno mentre lui mette piede fuori dalla doccia e si annoda un asciugamano in vita "Dammi un pochino di vantaggio"
"Ce l'hai già il vantaggio..sfruttalo" corro fuori dalla camera e giù per la scala rischiando di cappottarmi almeno tre volte...lui cammina velocemente dietro di me "Alessia...Alessia...attenta che a giocare con il fuoco ci si brucia poi"
"E chi ti dice che il mio intento non sia proprio quello?" rallento e lui mi arriva a pochi centimetri..mi giro verso di lui ed indietreggio mentre Stephan avanza...abbiamo sgocciolato e stiamo continuando a farlo per mezza villa e sono le sette di mattina tipo..follia pura "Sei...bellissima cazzo" lo dice in un modo che abbatte l'ultima piccola resistenza che ancora rimaneva in piedi dentro di me...faccio cadere l'asciugamano acchiappato velocemente in bagno poco prima e cammino all'indietro verso il divano..Stephan mi blocca per un polso e mi tira verso di sé...gli slaccio l'asciugamano messo in vita e mi incollo a lui..siamo entrambi quasi ancora completamente bagnati e il contatto fra le nostre pelli già bollenti è assurdamente erotico "Mi mancherà fare l'amore con te Ste"
"Anche a me Alessia...non sai neanche quanto..." mi fa sdraiare e mi sale sopra...entra dentro di me senza darmi il tempo di riprendere fiato "Abbiamo combinato un disastro"
"Tu sei un disastro...mi hai incasinato la vita da morire piccola..."
"È una brutta cosa?" spingo il bacino contro il suo inarcando la schiena "No, è bellissima...quindi sei pregata di continuare a fare quello che stai facendo" sorrido e in quel momento mi rendo conto di non aver minimamente pensato a quello che dovrà essere da adesso in poi il mio comportamento al 'Destino'. Ovviamente non potrò più fare quello che facevo prima e non voglio neanche farlo...dei due quella che forse si trova più incasinata sono io...fisso l'anello e decido che ci penserò a tempo debito, quando Stephan sarà lontano e non occuperà per intero tutti i miei pensieri...se sono avvinghiata a lui riesco solo a pensare ad una cosa...gran casino...un gran bel casino...ma pur sempre qualcosa a cui non ero assolutamente preparata..

TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIAWo Geschichten leben. Entdecke jetzt