Capitolo sei

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Stiles aprì lentamente gli occhi riconoscendo immediatamente il soffitto di camera sua. Era sotto le coperte, le scarpe buttate malamente sul pavimento, ma nessuno sembrava esseri lì con lui.

Si mise seduto guardandosi attentamente intorno, non ricordava di essersi messo a letto. L'ultima cosa che ricordava era esser in bagno e di aver sentito un dolore talmente forte da non essere riuscito a rimanere in piedi, chiamando a gran voce il nonno per ricevere dell'aiuto.

Lentamente si alzò, posando i piedi per terra si accorse di avere addosso il pigiama. Non credeva che il nonno si sarebbe preoccupato tanto di cambiargli i vestiti. Fuori dalla finestra il cielo era già buio e le stelle ben visibili.

Aprì la porta di camera sua, guardando lungo il corridoio alla ricerca del nonno, ma dell'anziano non vi era alcuna traccia. Andò al piano di sotto, pronto a prepararsi qualcosa per cenare, approfittando di essere finalmente rimasto solo. Aveva una gran voglia di farsi quella fetta di carne che da giorni aveva tenuto da parte nel freezer.

Appena mise piede in cucina si bloccò vedendo il padre seduto a tavola con davanti dei fascicoli ed un bicchiere di whiskey. Aveva l'espressione stanca e gli occhi coperti da uno strato di stanchezza che non aveva mai visto; sembrava sul punto di addormentarsi lì a tavola.

« Papà. » chiamò dolcemente toccandogli una spalla, distogliendolo dai suoi fogli « Sei esausto, vai a letto. » disse togliendogli il bicchiere da mano e chiudendo i fascicoli riponendo le carte con attenzione. L'uomo annuì lentamente, alzandosi dalla scomoda sedia di legno « Tuo nonno mi ha detto che eri andato a dormire subito dopo cena, è successo qualcosa per farti svegliare? » domandò posando la grande mano calda sulla guancia del figlio, carezzandolo dolcemente cercando di vedere nei suoi occhi lo sguardo della sua Claudia.

Stiles si morse la lingua, rendendosi conto che il nonno l'aveva fregato nuovamente raccontando al padre che avesse già cenato. Sarebbe sembrato strano se si sarebbe messo a cucinare e Noah avrebbe scoperto tutta la verità su Elias, cosa che Stiles voleva assolutamente evitare.

« Tutto okay, non preoccuparti. » rispose con un sorriso tirato, accompagnando il padre verso le scale, vedendolo particolarmente traballante, forse aveva bevuto fin troppo.

Noah sorrise « Al Ballo ti accompagnerà Laura Hale, ti va bene? » domandò con un singhiozzo, la mano stretta al corrimano delle scale per non cadere « Quella ragazza è così gentile. » aggiunse facendo sorridere a sua volta Stiles.

Era perfetto! Non avere suo nonno come accompagnatore era semplicemente quello che gli serviva. Al Ballo si sarebbe liberato quasi subito di Matt e sarebbe andato a cercare Derek. Dio, doveva mandargli immediatamente un messaggio.

Una volta assicuratosi che il padre fosse a letto, il ragazzo tornò in camera sua. Prese il cellulare dal comodino e aprì l'applicazione per inviare messaggi. Con dita tremati d'eccitazione cercò il numero di Derek che aveva salvato sotto la semplice lettera "D".

Preso da quell'euforia si era perfino scordato del suo malore, quello che lo aveva fatto svenire per via del dolore.

(23:43) Der, al Ballo mi accompagnerà tua sorella, me lo ha appena detto mio padre! È una notizia fantastica.

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Laura guardò il fratello seduto sul divano di casa sua con il broncio, le gambe incrociate ed un libro scolastico posate su di esse. Da quando era arrivato non aveva spiccicato parola, chiudendosi in un mutismo quasi preoccupante. Non sapeva cosa fosse accaduto e non aveva nemmeno provato a chiederlo.

Si era limitata a lasciarlo in pace mentre preparava la cena insieme a Hector, cercando di concentrarsi sulle sue doti culinarie cercando di comprendere come preparare un pasto senza dar fuoco alla cucina.

Make me fallWhere stories live. Discover now