Prologo

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Ciao a tutti ☺️ ecco il primo capitolo di questo mio esperimento! Dato che adoro le fanfiction su Tom Riddle ho pensato di scriverne una anche io! Gli avvenimenti non coincideranno esattamente con quelli presenti nei libri perchè con la mia trama non riuscivo a rispettarli e spero che mi perdonerete 😇 e spero che vi piacerà la mia storia!

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13 marzo 1945

Adhara Flint era seduta nel bagno delle ragazze del primo piano e cercava di trattenere le lacrime.
Tom Riddle le aveva rubato gli anni che avrebbero dovuto essere i migliori della sua vita. Glieli aveva rubati, le aveva rubato la gioia, le aveva rubato l'amore, il suo cuore e la sua anima. E li aveva fatti a brandelli. Ripetutamente. L'ultima volta, poche ore prima.

"Tu non conti niente, sei solo un ostacolo stupida mocciosa. E ora vattene."

Quelle parole l'avevano ferita profondamente e lei aveva capito che forse tutti quegli anni erano stati solo una menzogna. Che lui non sarebbe mai stato in grado di amarla come lei amava Tom.

Che in fondo, non puoi salvare chi non vuole essere salvato.

Improvvisamente sentì un rumore al di fuori della porta del gabinetto e si alzò per andare a controllare chi potesse essere.
Dentro al suo cuore sperava di conoscere la risposta. Sperava che lui avesse capito. Molto spesso durante quegli anni gli ci era voluto un pò di tempo per schiarirsi le idee e cercare di accettare e di capire le emozioni che provava e che gli erano così estranee. Sperava che avrebbero potuto parlare, così lei avrebbe trovato il coraggio per confidargli ciò che doveva dirgli ormai da un mese e che ormai iniziava a pesare come un macigno. Non sapeva come lui l'avrebbe presa. Sapeva che probabilmente tutta quella storia sarebbe stata vista come una vergogna dalle persone ma lei era convinta che, nonostante la loro giovane etá, lui avrebbe capito. Sperava che avrebbero potuto trovare insieme una soluzione, perché sarebbe scesa fino all'inferno per Tom se fosse stato necessario.

Appoggiò la mano sulla fredda maniglia della porta e fece un respiro profondo.
-Tom?- disse facendo scattare la serratura.
Nessuna risposta. Probabilmente era lui davvero e la stava aspettando davanti ai lavandini come era giá capitato in precedenza.
Aprì la porta, un moto di speranza nel cuore.
Ma l'ultima cosa che vide furono due enormi occhi gialli.

45 minuti dopo, Tom Riddle entrò nel bagno con l'idea di scendere nella Camera dei Segreti per schiarirsi le idee riguardo a quella stupida ragazzina che gli incasinava la mente. Non appena aprì la porta capì che qualcosa non andava. C'era molta acqua sul pavimento, tutti i lavandini erano aperti.
Si avvicinò ad essi ma qualcosa alla sua sinistra attirò la sua attenzione. C'era qualcuno riverso a terra. Una ragazza.
Sguainò la bacchetta e si avvicinò con circospezione. La ragazza era rivolta con la faccia a terra. Guardò più da vicino e vide una collana molto familiare appesa al suo collo. Sentì il cuore perdere alcuni battiti. Girò la ragazza (che era fredda e rigida) per poterla guardare in viso e il mondo gli crollò addosso.
Per prima cosa, con mani tremanti le chiuse gli occhi che erano rimasti sgranati. Poi le baciò le palpebre.
La tenne tra le braccia stringendola forte e pregando che la vita ricominciasse a scorrere nelle sue vene ma non successe.
Non pianse. Non ci riuscì. L'unica cosa che riusciva a pensare era "Scusami, é tutta colpa mia".

Li trovarono dopo qualche ora. Lui era chino su di lei che la cullava tra le braccia e non sentì che lo chiamavano, non sentì che gli facevano domande.
Sentì però, che gliela volevano togliere dalle braccia. Si oppose con tutta la sua forza.
-Non. Dovete. Toccarla.- ringhiò stringendola ancora di più a se.
Alla fine, dopo un periodo di tempo indefinito, riuscirono a separarlo da lei e la portarono via verso l'infermeria anche se non c'era più niente da fare. Li seguì senza rendersi conto di tutti i presenti che assistevano alla scena. Senza sentire i bisbigli che correvano tra gli alunni.
Fu dichiarata ufficialmente morta per cause allora sconosciute.
Lui però, sapeva cosa l'aveva uccisa.
E non se lo sarebbe mai perdonato.
Gli concessero di stare un altro pò al suo capezzale.
Lei sembrava in pace. Lui, la pace non l'avrebbe sentita mai più.
Tolse delicatamente il medaglione dal collo della ragazza e lo indossò.
Poi la guardò un'ultima volta. Era bellissima anche ora. I capelli lunghi le incorniciavano il viso e scendevano sul cuscino e lungo il suo corpo in morbide onde. Quante volte li aveva presi tra le mani? Quante volte si era soffermato a sentire il profumo di vaniglia che emanavano? Quante volte lei si era lamentata perché lui glieli aveva schiacciati con il suo corpo quando avevano dormito assieme? Quante volte si era stupito rendendosi conto che anche un mostro come lui poteva provare delle emozioni ed essere importante per qualcuno senza dover usare la violenza per ottenere fedeltà?
Lui non gliel'aveva mai detto che dormire con lei era stata una delle esperienze migliori della sua vita. Che aveva aspettato mille volte che lei aprisse gli occhi, venerandola in silenzio mentre lei dormiva. Che aveva passato lunghe ore a cercare di indovinare quali immagini potessero scorrere sotto le palpebre chiuse di Adhara in quei momenti.
Anche allora, per un attimo, aveva sperato che lei stesse solo dormendo e che li aprisse.
Avrebbe desiderato così tanto rivedere il colore dei suoi occhi. Quel luccichio che avevano quando rideva o quando lui la faceva arrabbiare.
Era sempre stata così piena di vita che non avrebbe mai immaginato di poterla vedere ridotta cosí un giorno. Nemmeno nei suoi peggiori incubi.
Lei era morta senza avere alcuna risposta alla domanda che gli aveva fatto poche ore prima. Era morta senza sapere che un essere egoista e crudele come lui, un essere che teoricamente non avrebbe mai dovuto essere in grado di provare alcun sentimento, la amava più della sua stessa vita.

Sentì il freddo e la nebbia insinuarsi nel suo cuore dove precedentemente c'erano i sentimenti che provava per Adhara.
Un solo pensiero nella mente.
"Nulla sarà più come prima."

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Amortentia - A Tom Riddle StoryWhere stories live. Discover now