53. Era giá successo

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Adhara Flint era stata cresciuta con rigide regole. Con dei valori. Con il terrore di non essere all'altezza, di fare cattiva impressione, di deludere le aspettative.
Sua madre, con quella freddezza che l'aveva sempre contraddistinta, le aveva inculcato nella mente delle norme da rispettare se non voleva essere considerata una sgualdrina.
Ma Adhara sapeva che dentro se stessa c'era qualcosa di sbagliato. C'era sempre stato.
Era come una nebbiolina nera che si insinuava nella sua mente e la portava via, lontana da tutto ciò che avrebbe dovuto essere; ed era impossibile resistere. 

-Non lasciare i capelli sciolti, sembreresti una selvaggia.-
Eppure lei era felice quando sentiva il vento scompigliarglieli, era felice quando li sentiva cadere liberi lungo la sua schiena.

-Non sederti per terra, non vorrai mica sporcarti e sembrare un maschiaccio.-
Eppure per lei il divertimento maggiore era sempre stato quello di sdraiarsi nei prati a guardare il cielo che mutava sopra di se e saltare nelle pozzanghere di fango. 

-Non vestirti in quel modo non vorrai sembrare una sgualdrina.-
Eppure, nascosti tra reggiseni e mutande di cotone color pastello, ce n'erano altri. Reggiseni rossi, neri, bordeaux, reggiseni con laccetti, corpetti. Li aveva sempre indossati di nascosto, sotto i propri abiti sempre abbottonati fino al collo, come una sorta di ribellione silenziosa a quell'immagine costruita da sua madre nei minimi particolari. Un immagine che non avrebbe mai dovuto far pensare a lei come una sgualdrina.

Ma in quel momento lei ci si sentiva. Sentiva tutto quello di sbagliato che c'era in lei e lo vedeva nell'immagine riflessa nello specchio di fronte.
Non si riconobbe.
Il rossetto era sbavato, mischiato al sangue di Tom. Il sangue di lui, come al solito, era su di lei, sulla sua pelle. Perché finiva sempre per ritrovarsi il suo sangue addosso? 
Quella sostanza rossa la macchiava. La vita di Tom la macchiava. Uno schiaffo di rosso sulla sua pelle diafana. Pelle macchiata anche da altri segni lasciati da lui; i segni del suo tocco su di lei. Era tutto vero. Era successo sul serio. 
L'unica cosa che riconobbe fu la sensazione di smarrimento che la investiva come un'onda ogni volta che succedeva qualcosa di destabilizzante con Tom.
Si sentì terribilmente sporca. Si era mostrata per quello che era. 
Si era lasciata toccare in quelun modo da Tom. Aveva tradito il proprio ragazzo con Tom e se Nott non lo avesse interrotti chissá fino a che punto si sarebbe spinta?
Quella storia doveva finire. Ma come poteva finire se doveva subire ogni giorno lo strazio di avere  di fronte agli occhi l'oggetto dei suoi più intimi ed oscuri desideri? 
Come pteva impedire a se stessa di venire sopraffatta da quella nebbia nera che da tutta la vita la portava a voler fare il contrario di ciò che le veniva imposto?
Come poteva fingere di non sentire ancora addosso le mani di Tom che le graffiavano i fianchi, le sue labbra che esploravano la sua pelle, lui che la toccava come se fosse la cosa piu preziosa al mondo, come se senza di lei non potesse esistere. 
I suoi occhi che la scrutavano, la incendiavano, che non la lasciavano un attimo, che diventavano tutto il suo mondo inghiottendo tutto il resto. Che la facevano sentire così piccola e smarrita. 
Quanto tempo aveva passato quell'estate a non riuscire a tenere aperti gli occhi la notte? Lei non riusciva piú a guardare il buio perché le ricordava i suoi occhi.
Come faceva a evitare che lui entrasse di nuovo nella sua vita e radesse tutto al suolo? Come faceva a cancellarlo? 
Mentre l'acqua tiepida della doccia le tamburellava sulla schiena, Adhara realizzò qualcosa che la gelò sul posto.

Era giá successo.
Era già entrato nuovamente nella sua vita.
Aveva giá raso al suolo tutto.
Non c'era modo per cancellarlo.
Non c'era mai stato.
Era,
giá,
successo. 

Si appoggiò con le mani al muro di fronte a se, incassò la testa tra le spalle e pianse.

Capitolo corto, piccola introspezione nei sentimenti di Adhara, sempre più smarrita e confusa. Che ne dite, volete un viaggio simile anche nella mente di Tom?


Amortentia - A Tom Riddle StoryWhere stories live. Discover now