6. Needy

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Non so cosa sia uscito fuori.

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«Ho detto di no, fine della storia»

Rosalind sbuffò guardando con rabbia suo fratello Jeremy.
Aveva invitato i suoi soliti amici a casa, dopo aver trascorso settimane di studio intenso per via del college si meritavano un po' di riposo.
Voleva partecipare anche lei, non aveva voglia di chiudersi in camera fino alla mattina successiva. Jeremy però glielo stava vietando, troppo piccola per ascoltare i discorsi dei ventitreenni.
Aveva sedici anni, non dieci, eppure agli occhi del fratello sembrava ancora una bambina.

«Vai ad aprire mentre prendo le birre in frigo» ordinò dopo aver sentito il campanello.
Rosalind si alzò dalla sedia nervosa, strascicò i piedi fino alla porta principale per poi far entrare tutta la banda.

«Ross ci sei anche tu» la salutò Thomas.

«Hey piccolina» Niall le sorrise scompigliandole i capelli. Subito le tornò il buon umore.
Adorava Niall, aveva una grande cotta per lui e le piacevano le attenzioni che le dava.

«Piccola Ross» urlò Michael dandole il cinque.
«Cos'è questo broncio?» continuò mentre lei richiudeva la porta.

«Vuole restare con noi ma le ho già detto di non rompere il cazzo e di andarsene in camera sua» si intromise Jeremy entrando in salotto con una ciotola di popcorn sotto il braccio.
Rosalind abbassò lo sguardo ferita. Non le piaceva essere trattata in quel modo davanti ai suoi amici, si sentiva umiliata.
Uno strano calore le pervase la spalla sulla quale Niall le aveva appena posato la mano.

«Falla stare con noi, non vedo che fastidio possa dare» parlò quest'ultimo.

«Troppi! Dobbiamo vederci quel nuovo film uscito da poco ed è un horror, lei ne è terrorizzata. Faremo discorsi sullo sport, sulle ragazze e sul sesso, come facciamo sempre. Non voglio si intrometta nella mia vita, può benissimo uscire con i suoi amici invece di starsene qui a provarci spudoratamente con i miei» la guardò fisso negli occhi e Rosalind per poco non si metteva a piangere.
Non lo sopportava, non lo sopportava per niente.

«Jeremy» lo riprese Thomas per fargli notare che stava esagerando.

«Chiedi scusa a tua sorella» gli ordinò Niall con tono fermo.

«Perché dovrei? Sono problemi tra me e lei, voi statene fuori cazzo!»

«Sei proprio una testa di cazzo» lo guardò Niall sprezzante.
Ed era proprio per questo che Rosalind provava interesse verso quel ragazzo, perché era dannatamente sincero. Non importa se il giudizio era positivo o negativo, lui avrebbe comunque detto la verità senza farsi troppi scrupoli, senza risparmiare nemmeno i suoi migliori amici.

«Non importa»

La voce di Rosalind tremò, si allontanò dalla presa di Niall e salì le scale sotto gli occhi indagatori di tutti.
Michael e Thomas seguirono incerti il loro amico sedendosi sul divano. Niall li raggiunse dopo qualche secondo, sbuffando con il naso. Si sedette nella poltrona e non riusciva a mandare via quel cipiglio che aveva sul viso.

«Lo sai benissimo perché non la voglio qui» parlò di nuovo Jeremy spezzando quel silenzio atroce.
Niall iniziò a giocare con il laccio della tuta rigirandoselo tra l'indice. Sapeva che Rosalind aveva una cotta per lui, una cotta gigantesca, e sapeva benissimo che non avrebbe dovuto darle tutte quelle attenzioni facendola illudere ma lui non poteva farne a meno. Era una ragazza dolcissima e la sua compagnia era una delle migliori che avesse avuto. 
Non che parlassero e si vedessero spesso, solo quando Jeremy lo invitava a casa sua e c'era anche lei.

Niall Horan Imagines Where stories live. Discover now