1° Capitolo : Mad World

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“Prendi la tua vita e fanne quello che vuoi. Prendila e distruggila. Se le regole sono state create significa che devono essere distrutte. Tutto il mondo dovrebbe essere distrutto: ogni piccolo pezzo di terreno dovrebbe piegarsi fino alla distruzione solo al mio passare. “

Frederick Buston ha sempre pensato che la vita fosse bella e che andasse vissuta intensamente.

I pensieri, trapelati nella sua mente, insinuandosi voracemente, sono riusciti a fare di lui un’ ottimista.

Ma i pensieri vanno e vengono ed adesso il suo ottimismo ha abbandonato il cervello per cedere il posto a pensieri di distruzione.

Era un ragazzo semplice: capelli corvini, occhi verdi, robusto ma non troppo , lettore accanito e mai voluto da nessuno , indifferentemente dal sesso: insomma il tipico ragazzo sfigato.

Tutto cominciò all’età di 17 anni. Dopo l’ennesimo rifiuto da parte di una ragazza, ogni cellula del suo corpo chiedeva una possibilità per sentirsi appagata. Si chiedeva che cosa accadesse con le ragazze e le persone in generale.

L’intuizione gli giunse di soprassalto, alla mezzanotte di una notte qualunque: ogni volta essendo se stesso rovinava tutto, anzi, distruggeva tutto! Cosciente di tale cosa prese una decisione semplice ,ma alquanto definitiva: se ogni cosa che faceva gli procurava dolore, e tutto ciò non importava mai a nessuno, allora avrebbe rimediato facendo provare lui dolore agli altri , per poter così semplicemente bilanciare il suo più che turbato animo. La distruzione sarebbe stata la sua strada. Ma ciò che diede inizio alla sua nuova vita , non fu solo un semplice e furioso desiderio di vendetta , ma un modo per sentirsi , per una volta, superiore : poter essere in grado di scegliere della vita degli altri , come un dio.

Certo, il suo comportamento potrebbe essere frainteso e totalmente non capito , ma continuando a leggere , forse , capirete il suo modo di vivere . Semplicemente dite che la sua vita e il suo sentiero sono dettati dalla pazzia, perché i vostri occhi e i vostri animi sono corrotti dalle emozioni dettate dalla società. Tutte le emozioni che voi provate sono solo cose prestabilite: le emozioni inspiegabili, quelle sono le emozioni vere (questo è ciò che lui mi disse).

Se ancora non capite cosa intendo, sicuramente continuando a leggere capirete perché il ragazzo anglo italiano intraprese il cammino della distruzione. Spero che alla fine possiate comprenderlo … o per lo meno capire perché ha fatto tutto ciò , e tentare di perdonarlo.

Roma. Casa Buston.

21 Dicembre 2010 Ore 15:50

Oramai erano passati molti anni dalla prima volta che Frederick iniziò a distruggere (nell’ambito di amicizie e amori , si intende).

- Papà secondo te sono strano? – chiese un giorno a suo padre .

-No … beh, in realtà a te non piace essere come la massa! – rispose lui.

Suo padre era un uomo molto colto, tuttavia non capì subito il modo di vedere le cose del figlio . Era un uomo sulla cinquantina, alto quasi un metro e ottanta, occhi celesti e capelli corvini. Era spesso intento a riparare qualsiasi oggetto della casa: a volte , Frederick pensava che li rompesse lui stesso per poi successivamente aggiustarli. Era simpatico, anche se appariva inizialmente timido per chi non lo conoscesse. Beh … confesso che anche all’inizio della conoscenza con il giovane Buston fu “abbastanza timido”. Non fu un vero padre per suo figlio fino all’ età di sei anni . Il giorno in cui Gerald Buston fu per la prima volta un vero padre , il figlio se lo ricordava vividamente :

- Allora Frederick, vuoi che andiamo al cinema? . – chiese il padre.

- Certo papà – sorrise vivacemente e quasi incredulo il bambino spensierato di un tempo .

The philosphy of destruction .Where stories live. Discover now