6° Capitolo : I ' ve glimpse you .

67 2 3
                                    

24 Dicembre 2010. Ore 11:30.

Distretto di Polizia (Firenze)

-Allora ragazzi quello che dovete fare è molto semplice – disse mostrando dei fogli il capo del dipartimento di polizia di Firenze – Dovete semplicemente capire dove colpirà il nostro Alkatraz. Avete tutto il tempo che volete, ma mi raccomando: discrezione! Discrezione se vorrete fare delle domande , si intende.

-No no. Vorrei solo avere una mappa della parte che comprende Firenze e Roma e anche tutta la parte territoriale ad EST. – rispose assorto nei suoi pensieri Riccardo.

-Capito . Non riesco a comprendere perché vuoi delle mappe , però va bene. – disse mentre chiamò sul telefono , che era presente in ufficio , un suo collega.

Poco dopo entrò nella stanza con dei rotoli di carta in mano un ragazzo molto magro ed alto. Indossava degli occhiali molto semplici ,ed aveva un sorriso appena accennato. Il suo nome era Federico Frasca. Aveva circa 20 anni. Forse anche per questo era molto strano vederlo in un distretto di polizia. Poco dopo la sua entrata , il capo si alzò e con un sorriso annunciò :

-Eccolo qui il nostro uomo tutto fare. - ridacchiò il capo.

- Salve. – accennò un sorriso e strinse energicamente la mano ai due poliziotti : Montesani e Ricchi.

-Lui è l’agente Frasca. Ovviamente vi chiederete cosa ci fa qui un ragazzo di appena vent’anni qui . Beh la risposta è semplice: lui è un poliziotto eccelso. Ha passato tutte le prove per diventare poliziotto con il massimo dei voti ed è molto intelligente. Siccome è un giovane che vuole mettersi in gioco , dopo aver parlato con il vostro capo del distretto , Marcello Vecchi , abbiamo deciso una cosa: l’agente che vi trovate davanti a voi sarà il vostro nuovo compagno.

- Sarà un piacere lavorare con voi . – sorrise deciso e molto convinto di sé stesso Federico.

-Ben venuto nel treno dei pazzi . – rise Alessandro alzandosi e dando una leggera pacca sulla spalla sinistra del ragazzo.

-Benvenuto . – sorrise Riccardo – Io sono colui che comanderà e prenderà le decisioni in questa missione. Ovviamente il tuo aiuto , come quello del mio compagno Alessandro, sarà ben accetto .

- Grazie mille.- sorrise il ragazzo mentre prendendo una sedia si mise seduto.

-C’è un problema. Purtroppo il nostro ragazzo abita ancora nella casa con i propri famigliari. Ma ovviamente nelle ricerche principali dovrà stare a Roma. Per comodità vorrei che uno di voi lo ospiti. Se non ci sono problemi. – disse pacatamente il comandante.

-Non c’è nessun problema. Io sto a casa da solo. Se il nostro baldo giovine vorrà , io sarò più che lieto di ospitarlo. – sorrise l’agente Ricchi dando una stretta pacata alla spalla destra del ragazzo , che ora era posto seduto alla sua sinistra.

- Dai dobbiamo andare a fare delle ricerche per trovare il ragazzino. Andiamo. – si alzò Montesani prendendo con se le mappe arrotolate e salutando con un cenno del capo il maresciallo.

-Ma perché mi sembra così scorbutico? – chiese sottovoce il nuovo compagno ad Alessandro.

-E’ sempre così. Non è cattivo, prende solo troppo sul serio il lavoro. – rispose Alessandro.

-Ti ho sentito. – disse Riccardo.

-Stavo scherzando. – sorrise amichevolmente Ricchi. – Andiamo.

-Ok .- disse Frasca avviandosi insieme al nuovo collega.

Poco dopo i tre giunsero in una stanza con una scarsa luminosità. Erano presenti cinque mura. La quinta era semplicemente molto piccola e perciò non visibile, anche perché coperta da un computer . Sulle quattro pareti di cui era composta la stanza erano presenti solo fogli attaccati su lavagne di sughero. Mappe segnate da linee e con post-it apparentemente sparsi ovunque e senza una sequenza logica.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 23, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The philosphy of destruction .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora