Capitolo 19

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Giorgio's pov
Il padre del mio ragazzo mi ha appena cacciato di casa.. Mi ha appena insultato a telefono.. perché devo subire questo.. perché.

Chiamo un po' matteo(stormy) per distrarmi e spiegargli tutto infondo è l'unico che mi capisce.

*Chiamata in corso Matteo..*
M: "Oi fra dimmi"
G: "Matteo senti ho bisogno di te.. so che sei a Palermo da come ho visto dalle storie potresti venire a casa mia parliamo da vicino?"
M: "Certo!"

*Chiude la chiamata*

mentre ero sul divano con i gomiti pogiati sulle mie cosce e le mie mani sopra la mia faccia sentì bussare alla porta. Mi alzai di botto e andai ad aprire a Matteo che aveva appena bussato.
Lo abbraccio e ricambia con molta passione...

Ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare
G "Grazie di essere venuto Fra.." Dico con gli occhi lucidi "volevo parlarti del viaggio in spagna.. beh abbiamo incontrato il padre di pietro e pietro mi ha confessato che suo padre è omofobo. Era nel nostro stesso albergo per lavoro e ci vide mano nella mano e inizió a sospettare poi ci vide mentre ci baciammo è da lì io e pietro non siamo usciti dalla camera.. quando l'ho accompagnato a casa il padre mi ha cacciato fuori con una spinta.Ho chiamato a pietro per sapere come stesse ma rispose il padre minaccioso"
M: "beh fra mi dispiace tantissimo... ma dai vedi la realtà cazzo infondo meriti me!"

Rido ovviamente perché era palesemente ironico.
Mentre rido inizia a guardarmi seriamente negli occhi e si avvicino sempre di più toccandomi la coscia in modo delicato e soave
M: "Non scherzo affatto Giorgino" sussurrò per poi baciarmi.

Pietro's pov
Padre: "Senti Pietro se vuoi continuare a vivere in questa casa lascia quel fottuitissimo ragazzo"
P: "No. Papá cosa c'è di male nell'amare qualcuno?Che sia maschio o femmina l'amore è amore. Sai che ti dico me ne vado, si me ne vado da lui. Addio scordatevi di me."

Mio padre mi guardò con faccia infastidita e nervosa alzando un sopracciglio mentre mi fissava negli occhi.
Me ne andai in camera a fare le valige e mi diressi a casa di giorgio.

La porta era aperta così entrai
P: "amo scusa ora ti spiego tutt... GIORGIO!" non finí la parola che vidi lui sul divano che si limonava matteo.

Si alzò di scatto.
G: "Piccolo.. non è come credi"
P: "Piccolo sto cazzo mi fai schifo."
Dissi per poi andarmene sbattendo la porta dietro di me..

iniziò a piovere e a farsi buio non sapevo dove dormire così mi misi in un vicolo appartato a piangere un po'.. Un bel po..

Un amore diverso || MurryTekWhere stories live. Discover now