Capitolo 10 - La botta

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E in questo momento odio me stessa, odio tutti quelli che mi stanno attorno e odio Dario più di chiunque altro.
Odio Dario, che fino a ieri era accanto a me e ora sta baciando un'altra ragazza. Tengo il drink che ho in mano e mi avvicino. Glilo lancio addosso, sporcandolo tutto. Si gira verso di me e mi guarda. Accena qualche parola che non sento.
Trattengo le lacrime, non voglio sembrare debole davanti a lui, torno dalle ragazze.
"Scusatemi tanto." scappo piangendo.
Cerco Cesare tra la folla di gente, con gli occhi offuscati dalle lacrime.
Continuo a cercarlo finché non lo trovo e gli vado incontro piangendo e cercando un suo abbraccio.
Mi stringe.
"Ti prego, torniamo a casa." parlo strozzata dal pianto.
Cesare accenna un saluto, per poi uscire dal locale insieme a me.
Saliamo in macchina. Mi fa qualche domanda, ma sono troppo in crisi per potergli rispondere, finché non sento quel nome.
"È colpa di Dario?" chiede.
"Sì." rispondo singhiozzando.
Arriviamo a casa e ci sediamo sul divano, una volta che mi sono calmata spiego per filo e per segno la situazione a Cesare che mi abbraccia e mi stringe forte.
"Avevi ragione Cesare" dico piangendo a dirotto.
"Volevi solo il mio bene, volevi che io non soffrissi." continuo.
Lui senza dire una parola mi continua ad abbracciare.
"Passerà...è solo un momentaccio. La fuori ci sono ragazzi che fatebbero di tutto per stare con una ragazza come te." mi accarezza la testa.
"Non voglio soffrire ancora di più Cesare..."
"Vedrai che non sarà così, tranquilla." mi sorride.
Torno a dormire strozzata dalle lacrime, la mattina mi sveglio peggio che in hangover.
Mi guardo allo specchio, sporca di quel poco trucco che mi è rimasto la sera prima. Spazzolo i capelli castani spettinati mi butto sotto la doccia fredda. Mi sento vuota.
Uscita dalla doccia mi vesto e mi guardo ancora una volta allo specchio.
Accendo una sigaretta, la prima volta che fumo in bagno. Non mi basta per calmarmi. Tiro un pugno allo specchio, spaccandolo e tagliandomi le nocche.
Cesare spalanca la porta ed entra in bagno.
Mi abbraccia.
"Calma, ci sono io qua con te..." mi stringe forte per qualche secondo per poi andare a prendere del disinfettante e una benelda. Mi fascia le nocche.
"Andiamo." Mi fa cenno di seguirlo in salotto e farmi sedere sul divano.
Va in cucina e quando torna mi porta una brioche calda e un caffè.
"Mi perdonerai per averti trattato male?" La mia voce è tremolante.
"Ti ho già perdonata." Mi guarda con sorriso rassicurante.
Mangio la brioche e bevo il mio caffè.
Passo tutta la giornata sul divano mentre Cesu va a registrare.
Il giorno dopo mi sveglio presto e mi preparo per andare a scuola. A scuola il tempo passa in fretta.
E passano altre tanto in fretta i giorni,  monotoni. Non sono più andata alle riprese di Space Valley. Non voglio vedere Dario.

Photography // Space Valley [N.P]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora