CAPITOLO 2 ~ L'INCONTRO CON I MUNCHKIN

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Ad un certo punto Dorothy venne svegliata da un forte boato che causò la fine di quel misterioso volo. Dorothy, un po' impaurita, si rese conto che era di nuovo sulla terra ferma e mano a mano si fece coraggio ed andò ad aprire la porta mezza sfasciata e senza alcune tavole di legno. Da una piccola fessura accanto alla porta si vedeva un paesaggio misterioso, inusuale e diverso da quello classico del Kansas ma a Dorothy piaceva perché a sua opinione le parve molto interessante, luccicoso e molto colorato, quindi decise di godersela meglio e aprire la porta. Dopo l'apertura vide, in lontananza un ruscello che nasceva da una piccola sorgente lì vicino. L'acqua era limpidissima: dalla sorgente l'acqua nasceva in un colore aquamarina, mentre scendeva, invece, si colorava di una specie di azzurro chiaro... poi mano a mano che scendeva sempre più scuro e sempre più scuro fino a che l'acqua stessa aveva creato un piccolo laghetto che accoglieva un'acqua color blu oltremare. Intorno alla sorgente c'erano un sacco di alberi ingombranti pieni di frutti succosi e molto maturi alla vista. Dorothy, sorpresa, fece un altro passo in avanti e così facendo uscì dalla casetta. Ad un certo punto, da un piccolissimo sentiero alla destra della sorgente Dorothy vide camminare e venire verso di lei una fila di nanetti disposti in fila indiana. C'erano donne e uomini vestiti in modo molto diverso. Le donne avevano un vestito lungo dal petto fino ai piedi color oro e rosso a strisce. Gli uomini, invece, si distinguevano da esse indossando una camicia bianca e un completo formato da giacca e pantaloni color argento e blu scuro che luccicava alla luce del sole. Dorothy, dall'uscio di casa, si girò verso la sua sinistra e vide una grande piazza con un trono fatto di rubini rossi. Stette a fissarlo per circa 5 secondi e dopo quell'esatto tempo vi comparve sopra una regina stupenda, alta e magra che indossava un abito bianco e argentato. I nanetti vennero sempre più avanti indirizzandosi verso la regina e iniziarono a parlarle nelle orecchie. Poi la regina prese voce in capitolo e disse: "Ciao, straniera! Chi sei e cosa ci fai qui?" - " C-c-ciao, io mi chiamo Dorothy, vengo dal Kansas e sono venuta qui innocentemente e per caso perché un ciclone che s'è abbattuto su casa mia mi ha trasportato fin qui." - rispose Dorothy. - "Bene ragazza, mi sembri molto saggia ma non sei venuta qui così innocentemente come hai detto perché, beh, dietro alla tua casa, - e la regina indicò con il dito la parte posteriore della casa - si vedono le gambe e le scarpe argentate e brillanti della strega cattiva dell'Est. - " Mio dio ma io non lo sapevo che avrei potuto ucciderla ... non è stata colpa mia!" - rispose Dorothy stupefatta. - "Al contrario io penso di Si, - la regina disse - anche se è stata la tua casa ad ucciderla, la proprietaria di quest'ultima sei tu, quindi... Dal tronde, cara mia Dorothy, hai fatto un gesto molto onorevole che ha salvato tutti questi, come li chiami tu, nanetti, chiamati in realtà Munchkin, dalla schiavitù. Adesso loro ti ringrazieranno per sempre anche insieme a me, e per questo dono che ci hai dato, ti daremo in cambio le scarpette che appartenevano alla strega dell'Est. "-"NO, vi prego non dovete darmele, io sono orgogliosa di quello che ho fatto per voi ma non posso accettarle. Più che altro avrei un desiderio da chiedervi, regina."- ribattè Dorothy. - " Certo Dorothy, noi siamo tutt'orecchi." - " Beh, - disse Dorothy vergognosa - in realtà il mio più grande desiderio è quello di tornare nel Kansas, a casa mia. - " Grazie della fiducia che riponi in noi piccola, ma non possiamo aiutarti in questo. Per questo tipo di desiderio ti serve un mago, e visto che questa è una terra piena di streghe ma anche di maghi, ti consiglierei un mago molto famoso e potente. Il mago di Oz. Lui si che potrebbe riportarti in qualche modo nel Kansas." - disse la regina. - " Grazie per questo consiglio ma come raggiungo questo mago?" - chiese Dorothy incuriosita. - "Domanda più facile non può esistere per me, cara... basta che indossi senza fare storie quelle scarpe argentate che ti proteggeranno grazie al loro potere magico e che segui questo sentiero fatto di mattoni dorati che parte da qui a 200m, fino ad arrivare alla città di Smeraldo. Su quel percorso puoi camminare solo con quelle scarpe altrimenti la luce del sole rifletterà sui mattoni dorati del sentiero e si scagliera sopra di te riducendoti in briciole o cenere." - spiegò la regina a Dorothy. - Dopo quella spiegazione Dorothy accettò e salutò tutti i Munchkin avviandosi dritta e spedita verso l'inizio del sentiero.

IL MAGO DI OZWhere stories live. Discover now