CAPITOLO 4 ~ IL SALVATAGGIO DELL'UOMO DI LATTA

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-"Attenta Dorothy qui facciamo attenzione devi cercare di mettere i tacchi nelle parti che sono scoperte dalla terra altrimenti sai anche te cosa ti succederà." - disse a Dorothy lo spaventapasseri. Mano a mano che avanzavano videro una casa in legno molto diversa da quelle dei Munchkin, e da quel particolare Dorothy capì che non era più nel territorio dei Munchkin. Sopra il tetto della casa apparve una strega con una scopa. Era tutta vestita di nero e aveva in viso un colorito biancastro, due occhi verde scuro e una bocca con labbra color rosso sangue, capelli neri e un capello violaceo a punta in testa. Quando Dorothy e lo spaventapasseri alzarono gli occhi e la videro si spaventarono molto e Dorothy iniziò a cercare di parlare con lei, dicendo: " Salve, ma lei chi è? Mi pareva di averla uccisa senza volerlo con la mia casa piombata al suolo. Erro? - e la strega rispose perfida e senza pietà: "Sì, piccola pulce, erri, perché non hai ucciso me ma hai ucciso mia sorella, la strega dell'Est. Ma Io, Io, che sono immortale non mi ucciderai. Io sono sua sorella, la strega dell'Ovest e sono molto più potente quindi non ti conviene scherzare e giocare con me perché te ne pentirai. Ed ora, visto che mi sono presentata, ti dirò cosa ci faccio qui. Sono venuta per riprendermi quelle scarpette che appartenevano a mia sorella. Quindi dammele immediatamente se non vuoi che il tuo odioso spaventapasseri muoia grazie ad una palla di fuoco che tirerò da quassù!" - " Io non ti posso dare queste scarpette, perché me le hanno regalate i Munchkin e mi servono per percorrere questo sentiero." - rispose Dorothy offesa. - " Bene, cara, tu non vuoi rendere quello che mi spetta, e allora anch'io ti toglierò quello che ti spetta, come tu hai fatto con me! Ah ah ah ah." - Così la strega, con una formula magica fece apparire nell'aria, a circa 15cm dal suo volto, una palla infuocata di diametro 8cm e la sbattè violentemente contro lo spaventapasseri che non ce la fece a schivarla e iniziò a bruciarsi. Poi aggiunse: " Bene, maledetta bambina, ti avevo avvertito di non prenderti gioco di me, ma te non mi hai ascoltato, così ora riscaldati con il fuoco ardente che ti sta donando il tuo amico. Ricordati, cara, che non è finita qui, ci rivedremo, ci rivedremo, ah ah ah ah." - Allora Dorothy inizio a soffiare con tutto il fiato che aveva verso la fiamma e riuscì finalmente a salvare lo spaventapasseri. Poco dopo, sentirono provenire dal dietro di loro un leggero gemito. Si voltarono ed iniziarono a fare piccoli passi verso quel suono che si faceva sempre più acuto e vicino. Arrivarono di fronte ad un cespuglio, lo oltrepassarono girandogli attorno, uno da destra e l'altra da sinistra, cogliendo in pieno con una testata un gigantesco pezzo di latta che li divideva. Si sedettero dal colpo, poi si alzarono insieme in piedi e lo spaventapasseri andò dalla parte di Dorothy ed insieme videro un volto tutto grigio e di latta che sembrava che parlasse muovendo la bocca e dicendo:" Uliu ", poi aggiungeva:" Nella bucca!" - e i due amici tradussero quelle parole in "Olio, nella bocca!". Poi videro alla loro destra un tavolino di legno con sopra un oliatore e capirono tutto. Iniziarono ad oliare le labbra di quell' uomo per cercare di farlo parlare meglio e di capire quello che voleva dire. Così fu fatto e dopo una strisciata di labbra iniziò a dire ai due amici dove lo dovevano ancora oliare. E così loro fecero. Alla fine del lavoro iniziarono a parlare e discorrendo arrivarono alla domanda:" Ma voi dove state andando?" - chiese l'uomo di latta. - "Noi stiamo andando verso la città di Smeraldo dove incontreremo il mago di Oz che a lui darà un cervello e a me farà tornare nel Kansas, a casa mia." - rispose Dorothy. - " Ragazzi se veramente questo mago esaudisce i desideri, darà anche a me un cuore? - chiese dubbioso l'uomo di latta. -" Secondo me sì, - rispose lo spaventapasseri. - potresti unirti a noi, giusto Dorothy? - "Certo, - rispose Dorothy felice di avere un nuovo membro, nonché amico nel gruppo. Ma come fai a non avere un cuore? - Beh, vedi, non ce l'ho perché grazie ad un incantesimo, la strega dell'ovest mi fece tagliare dalla mia stessa ascia una gamba mentre spaccavo la legna qui fuori, così, un fabbro qui vicino, mi ricostruì la gamba sostituendola con una protesi di latta. Dalla sua sfera magica, però, la strega vide che il fabbro me l'aveva ricostruita e quindi riprovò stavolta con l'altra gamba, ma anche con quella risolvetti, così provò con un braccio e poi con l'altro ma invano. Infine provò con mozzarmi la testa ma il fabbro fu in grado di ricostruirlo anche quella e infine provò con il petto e mi sfragellò tutti gli organi vitali. Così il fabbro mi provò a rifare anche il petto ma solo per l'aspetto esteriore perché non fu in grado di rifarmi nessun organo, neanche il cervello." - raccontò l'uomo di latta. -"Ma come fai a volere un cuore anziché un cervello?" - ribattè lo spaventapasseri. -" Beh, vedi spaventapasseri, io ho amato molte persone in passato e ho anche provato grandi emozioni avendo un cuore. Ma con il cervello non ho fatto molto. Quindi per mia esperienza, se dovrei scegliere tra avere di nuovo un cuore o un cervello, sceglierei il cuore."
Dopo questo dialogo si rimisero in cammino con l'aggiunta di un membro, l'uomo di latta.

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